venerdì 8 agosto 2008

Alitalia e la sua crisi



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Quando c'era l'AirFrane non mi pare che qualche compagnia aerea si sia esposta in affermazioni cosi provocanti.
Si vede che contro la Francia non conviene arrischiarsi, mentre la povera Italia abbassa sempre la testa: non so se ci sia Paese al mondo come il nostro, che dà così tanta importanza alla stampa estera e all'opinione di questo o quello, rigorosamente straniero.
E' vero che in Italia non si rispetta il libero mercato?
Sì, ma sono i piccoli patiscono: sono artigiani, piccoli imprenditori, soprattutto i nuovi potenziali futuri imprenditori che sono ostacolati dalla burocrazia.
Oggi lo voglio dire senza remore: c'è tra certi burocrati una chiara volontà negativa, con lungaggini per impedire attività concorrenziali.
Non posso immaginare che una potenza come Ryanair possa essere maltratta, ostacolata, se non di più di quello che si fa ad ogni società, per le lungaggini delle pratiche burocratiche.
Ora il comportamento del governo italiano, di questa legislatura e pure di quella precedente, è simile negli intenti a tutti quelli del Mondo: forse da noi gli sprechi non hanno mai fine e ci dissanguano.
Quanto pesa per l'immagine dell'Italia una compagnia aerea efficiente e senza debiti?
L'immagine conta parecchio, come le strade pulite a Napoli, come il rispetto che meritiamo all'estero per i nostri costumi, i nostri gusti, le nostre tradizioni.
Arduino Rossi