mercoledì 15 ottobre 2008

Alitalia, Alitalia e ancora Alitalia.

(Alitalia, fallimento riassetto salvataggio compania aerea CAI vendita aerei aereo)
C’è una pioggia di notizie, contrastanti, difficili da valutare, da capire, da interpretare: un fatto è sicuro, dentro la trattativa ci sono degli interessi contrastanti, dei comportamenti poco limpidi, almeno dal punto di vista politico.
La CGIL dice di non essere la responsabile della rottura della trattativa, ma la società rischia la bancarotta da un momento all’altro, la sospensione dei voli e anche il fallimento.
Berlusconi sostiene che tutta la colpa è del sindacalismo radicale, mentre chi non firma sostiene di essere pronto a siglare i fogli con col contratto, ma…….
E’ un gioco al rialzo, con l’accordo già pronto sotto banco?
Si vuole far fallire la compagnia aerea nazionale e dare la colpa alla sinistra, alla destra, ai sindacati, a questo e quello, poi rilevare ciò che rimane per 4 soldi?
Come finirà è prevedibile: il gioco di Berlusconi, strategia scaltra, è quella di estromettere la CGIL dalla trattativa, per poi isolarla nel Paese, anche dalle altre sigle sindacali, poi concludere l’affare Alitalia.
Così avrebbe una vittoria economica, oltre a quella politica, contro un gruppo sindacale a Lui avverso.
I vertici della CGIL si fanno prendere per il naso in questo modo?
Forse anzi sicuramente hanno pure loro la loro strategia: forse vogliono estraniarsi dalla trattativa per poi incolpare i disservizi e gli abusi, oltre la perdita di posti di lavori per la nuova Alitalia, piccola, piccola.
Si può dire che tutti strillano e fanno le loro politiche contrapposte, sbraitate e zeppe di doppi significati, da leggere tra le righe.

Contrasto tra gruppi diversi etnici nel nostro Paese

(etnia razza e razzismo razzismi Italia extracomunitari contrasti sociali intergrazione)


Il fenomeno di contrasto tra gruppi diversi etnici nel nostro Paese sta prendendo forme ed espressioni tragiche: l’omicidio del ragazzo nero a Milano ha scatenato una manifestazione di protesta che serve solo ad inasprire gli animi: la violenza scaturita in quel frangente forse era dovuta al razzismo, forse no, ma certamente portare tutto sul piano sociale, con mobilitazioni che avranno l’unico risultato di spingere sempre più persone ad “odiare” gli stranieri, non è una strategia vincente.
In troppi non sanno che le parole spesso diventano armi: bisogna raffreddare gli animi di uno scontro finito in una rissa con un morto è doveroso.
Esistono responsabilità individuali e non sociali altrimenti quella che è la maggioranza silenziosa, o almeno una parte di essa, potrebbe decidere di spostarsi verso atteggiamenti e comportamenti sempre più ostili verso i nuovi arrivati.
Non è poi uno scontro razzista, ma un contrasto dovuto a diversi usi, a mancanze di leggi e regole certe: fare chiarezza e pretendere il rispetto di tutte le leggi, compreso quelle che riguardano i contratti di lavoro, sta alla base di una pacifica convivenza, altrimenti tutto precipiterà e quello che si vede all’orizzonte è nero, molto scuro, da tempesta oso dire para-nazista.
Sono certo che in molti, a sinistra non si sono ancora accorti di questo e rischiano di finire nella pentola di un futuro nefasto: le strategie politiche devono essere intelligenti o si rischia molto, troppo.
Arduino Rossi

Latte cinese? No, grazie.

(Cina cinese cineserie latte importato sequestri guai importazioni illegali)

Latte cinese? No, grazie.
Il governo assicura che da noi il latte cinese non c'è, lo afferma il sottosegretario alla salute Francesca Martini, i carabinieri del Nas hanno effettuato dei controlli a Firenze e a Milano nei negozi che vendono prodotti cinesi ed etnici.
Si sono sequestrati 6 quintali e mezzo di biscotti di origine cinese: sono in corso verifiche per controllare un'eventuale tossicità.
E' stata questa del latte inquinato una grande sconfitta di immagine, che peserà sulle esportazioni cinesi?
Poco o nulla, almeno per quel mondo che non ha alternative, o prodotti di basso costo e scadenti o nulla.
Il fenomeno delle merci pericolose tocca pure il settore dei farmaci e riguarda sempre la gente più povera di questo pianeta: in molti si curano con farmaci inutili o molto pericolosi alla salute.
Altri prodotti, non alimentari arrivano da noi senza quelle norme che impone l'Unione Europea, con regole severe, ma necessarie per difendere le nostre saluti sempre più aggredite da troppe tossicità.
Purtroppo i cosiddetti prodotti taroccati superano sicuramente, in troppi casi, i controlli alle frontiere, entrano nelle nostre case senza che ce ne accorgiamo: ormai tutti gli oggetti di basso costo, in plastica in genere, tutti i giocattoli sono Made in China.
Tantissimi abiti, borse, anche originali e di marca, sono prodotte là, nel gigante asiatico, che sta diventando la prima potenza economica mondiale: è solo questione di tempo.
Bastano i controlli alle frontiere?
Sono sufficienti i sequestri dei Nas?
Un fatto è certo: la speculazione e lo sfruttamento della manodopera a bassissimo costo della Cina, la speculazione a ribasso per ridurre i costi di produzione ed avere margini di guadagno sempre più alti, la ricerca di merci che assomigliano a quelle di alta qualità, per mostrarsi alla moda a tutti i costi ci sta facendo perdere la battaglia per una vita sana, lontana da sostanze inquinanti, almeno il più possibile.
Arduino Rossi

I paletti del bullismo e le incertezze educative.

(bullo bulli bullismo maleducazione maleducati disadattamento giovanile adolescenti violenza prepotenza)

I paletti del bullismo e le incertezze educative.
Il problema è però complesso e non così semplice come appare a una prima osservazione.
I bulli, secondo il mio parere, si dividono in due categorie: i primi sono i figli di mamma e di papà tolleranti anzi permissivi, che hanno fatto credere al “monellaccio” di essere il padrone del mondo e a cui tutto è permesso.
Il secondo gruppo di “predatori giovanili” sono formati da ragazzi mal inseriti, ma di carattere forte, quindi dei potenziali delinquenti, dei ribelli a tutto e a tutti, in pratica degli emarginati.
Questi poveretti fanno soffrire qualche ragazzo o ragazza, meritano una sana “rieducazione” e anche un reinserimento nella società, con metodi buoni o duri che siano, ma devono essere indirizzati verso prospettive positive.
Il gruppo dei ragazzoni viziati invece è il più numeroso: sono quelli che hanno avuto tutto, che non conoscono il no e quindi “possono” trattare il compagno di banco come fosse un pupazzo su cui sfogarsi.
Questo gruppo però non è tanto figlio del disagio sociale, ma sono figli nostri, delle nostre ambizioni, delle nostre competizioni e della nostra sete di denaro, di status symbol.
Sono il prodotto di tanti non valori o di scemenze che escono dalla televisione, dai discorsi dei papà in carriera, dalla cultura trionfante in questi anni.
Cosa fanno i nostri bulli?
Applicano senza troppe remore ciò che vedono, sentono, percepiscono.
A questo punto il voto in condotta è sufficiente, è utile?
Temo che servirà a poco, forse faciliterà l’esclusione di molti disadattati e null’altro.
Arduino Rossi
Le analisi che vedono un odio generalizzato degli italiani verso gli stranieri, che cercano di soffiare sul fuoco per ravvivare situazioni di contrasto, portandoli verso forzature ideologiche, come al solito provocheranno altri problemi, anche gravi.
Non si può legare al razzismo qualsiasi episodio di criminalità tra italiani: forse ci sono delle incomprensioni culturali, ma l’odio etnico è un’altra faccenda.
E’ qualcosa che si radica nei popoli in anni, che deriva da teorie razziste note e scritte da persone, ahimè, colte e pure intelligenti: si giustifica spesso con un’interpretazione distorta della storia, quanto meno vista solo come contrasto tra popoli dominanti e popoli oppressi.
Quindi per parlare di razzismo bisognerebbe avere pure una letteratura, dei romanzi, dei poemi nazionali che lo favoriscono: questo da noi non c’è, invece in altri popoli la riscossa contro l’oppressore bianco, o le teorie di superiorità verso le altre etnie, sono presenti e diffuse.
I popoli anglosassoni possiedono tutta una letteratura che giustifica il colonialismo paternalista.
Esistono poi, sempre a Nord delle Alpi, le interpretazioni del darvinismo rivolto al sociale, con deformazioni gravi: ci sono popoli destinati a dominare il mondo, secondo queste teorie ancora pericolose.
E’ tutta robaccia datata, vecchia di almeno un secolo, ma ha fatto il suo danno e continua a provocare guai nelle menti: però noi popoli del Sud Europa, con un marginale passato da colonialisti, (escludendo la Spagna e il Portogallo con un passato coloniale da poco concluso) siamo stati poco influenzati da certe idee, escludendo le teorie razziali del fascismo.
Invece riportare tutto a uno scontro come fossimo nei ghetti neri del Sud degli Stati Uniti è veramente ridicolo: si vede che c’è gente che vuole pescare nel pantano e confonde uno sporco massacro della Camorra come uno scontro etnico, razziale.
Riportare il discorso a un livello razionale è obbligatorio: la prima causa si trova nelle difficoltà di inserimento di decine di gruppi nazionali diversi sul nostro territorio.
Arduino Rossi

Il ritorno dei burosauri

(burocrati borocrate impiegato pubblico statale statali comunali regionali provinciali dipendenti fannulloni)

Proprio sotto il regno di re Brunetta I, la stirpe destinata all’estinzione dei Burosauri sta tornando in auge: sono esseri che fino alla caduta del fascismo erano potenti e forti.
Sino agli anni Cinquanta erano grintosi e dominavano quella penisola al Sud dell’Europa, detta penisola italica.
E’ una terra dimenticata da Dio, con tante belve pericolose, come politici, mafiosi e corrotti: sono animali predatori che terrorizzano e ingrassano sulla miseria di un genere degli italioti più deboli, bestie ingenue, quasi buone, forse non troppo scaltre.
I nostri Burosauri sono occasionalmente predatori: spesso sono dediti più alla pulizia delle carogne.
Come tutti gli animali spazzini, sono spesso alimentati da altre belve feroci, che cacciano nella savana italiana: sono i faccendieri, belve generose, disposte a cedere parte delle loro prede per un po’ territorio sicuro, libero da altri animali, da loro disprezzati, chiamati comunemente imprenditori onesti.
Le ferocia dei Borasauri è tipica del luogo e delle condizioni dell’ambiente in cui vivono: un tempo gli italiani si sapevano difendere da tutti questi animali perniciosi, ma negli ultimi anni tutto è tornato alle condizioni originarie, selvagge.
Ciò che sembrava appartenere a un’epoca lontana, spesso derisa dai membri più evoluti degli italioti, oggi pare una nuova realtà.
La natura parassitaria poi di questi bestioni del Giurassico, ancora presenti in Italia, non lascia spazio allo sviluppo di altre forme di vita più evolute.
I Burosauri vivono e si muovono in branco, singolarmente diverrebbero facili prede o morire di fame, ma tutti assieme possono essere pericolosi.
I nostri sauri degli uffici, come tutti i sauri, hanno un cervello molto piccolo, ma un’aggressività terrificante.
La penisola italica resterà per sempre terra di Burosari e altri animali “preistorici”?
Arduino Rossi

Alitalia, tutto OK.

(Alitalia Veltroni Berluscono PD Pdl Idv piloti pilota aerei compania di volo)
Il segretario del PD Veltroni ha affermato senza tanti tentennamenti: "E' quanto mi aspettavo ed è quanto avevo detto che sarebbe accaduto.”
Dopo l’ultima dichiarazione di Epifani, tutta riassicurante, nasce qualche dubbio sulla verità di una sua affermazione precedente, quando sosteneva che il segretario della CGIL era lui e non c’erano padroni politici: qualcuno potrebbe sospettare che invece l’intervento di Veltroni, degli ultimi giorni, abbia portato la tranquillità sociale.
Perché lo ha fatto?
I motivi sono parecchi e sospetti pure, ma si sa che la fantasia galoppa spesso e si rischia di fare della fantapolitica.
Il ministro per lo Sviluppo, Scajola, è felice: “ ….entro stasera alle 20 possano aderire al piano presentato, con alcune aggiunte apportate dalla Cai, anche i piloti e gli assistenti di volo. Cai ha ripresentato la proposta iniziale con i chiarimenti richiesti e con l'impegno a scegliere un partner internazionale….”.
Solo pochi giorni fa sembrava tutto perduto ed ora si parla pure di un partner straniero, da fonti giornalistiche Air France potrebbe prendersi dal 10 al 20% della società che controllerà Alitalia, ma altri invece confidano nella tedesca Luftwaffer: si vedrà in seguito con chi si alleerà la nuova e minuta Alitalia, privata e senza debiti.
Il finale è stato pure più bello di quello che avevo “profetizzato”: l’accordo c’è stato senza strappi, ma qualche dubbio persiste.
Perché tutto questo rumore da clima di campagna elettorale?
Perché tante accuse per nulla, per poi mettersi d’accordo con serenità?
Arduino Rossi
E’ terminata un’epoca?
L’economia mondiale è in crisi e questo si somma sulla crisi nazionale: il sistema dei consumi a tutti i costi, con i debiti che verranno pagati nel futuro sta peggiorando, ormai è al collasso.
Ora dovremo tornare a una visione della spesa più oculata, come si diceva un tempo: questo riguarda le nuove generazioni che si indebitano sino a 40 anni per una casa.
Ora si dovrà dare un maggior valore al denaro, pure al risparmio, tornando a scelte antiche e sempre funzionanti.
Sarà così?
In Italia in troppi si sentono progrediti ripudiando gli usi dei genitori e dei nonni: un tempo si sapeva che c’erano anni buoni e meno buoni, quindi si cercava di non sprecare tutto nel periodo migliore.
Oggi la sicurezza, la superficialità rischia di trasformare molti giovani in futuri poveri: questo non dipende da quanti soldi hanno oggi, ma da quanto spendono, gettano senza preoccupazioni.
Il consumismo è la base dell’economia, ma non l’azzardo, il rischio fine a se stesso, quello porta solo a disastri, miseria o almeno tante delusioni.
Non sto facendo l’apologia del risparmio o dell’avarizia, sto consigliando solo un po’ di accortezza, in un periodo pieno di incertezze.
Arduino rossi

Il miracolo di Brunetta dove si trova?

(Brunetta statali Statali scarsi risultati modesti esiti statali agenzia fiscali pubbliche)

La maggior parte dell’opinione pubblica esulta per il successo del ministro avuto contro i fannulloni: queste battaglie ricordano altri fatti storici, come la battaglia del grano di Mussolini e altre ancora.
Il risultato ottenuto è propagandato, strombazzato ai venti.
E’ tutto vero?
Cosa si è ottenuto in realtà?
I fannulloni, nei pubblici uffici, erano e sono sempre quelli: personaggi che nella vita reale conterebbero poco, escludendo coloro che hanno una seconda attività, che si trascinano stancamente, in esistenze inutili.
Sono persone misere e tanto raccomandate.
Si potevano rimandare in ufficio in altri modi, senza punire tutti, compreso gli ammalati veri?
Sì, sarebbe bastato responsabilizzare i dirigenti pubblici, dando a loro le armi per contrastare chi se ne approfittava ed era un assenteista ingiustificato.
Questo significava attaccare pure i privilegiati e gli amici dei politici: così si è preferito fare un gran polverone.
Cosa si è ottenuto?
Molti malati, veri o falsi, in meno a casa e tanti impiegati in più sul posto di lavoro.
L’efficienza e la produttività è cresciuta?
Temo che sia aumentata solo la conflittualità, ma a noi verranno propinati dati statistici belli e buoni: solo il cittadino si accorge come vanno le cose veramente, ma pure la soddisfazione “ufficiale” del pubblico degli uffici verrà indicata in ascesa.
Gli scontenti saremo noi, quando dovremo attendere mesi una semplice pratica, per iniziare un’attività o anni per avere un permesso per ristrutturare un edificio: noi però non entreremo mai nelle statistiche, almeno in quelle ufficiali.
Arduino Rossi