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mercoledì 15 ottobre 2008

Il miracolo di Brunetta dove si trova?

(Brunetta statali Statali scarsi risultati modesti esiti statali agenzia fiscali pubbliche)

La maggior parte dell’opinione pubblica esulta per il successo del ministro avuto contro i fannulloni: queste battaglie ricordano altri fatti storici, come la battaglia del grano di Mussolini e altre ancora.
Il risultato ottenuto è propagandato, strombazzato ai venti.
E’ tutto vero?
Cosa si è ottenuto in realtà?
I fannulloni, nei pubblici uffici, erano e sono sempre quelli: personaggi che nella vita reale conterebbero poco, escludendo coloro che hanno una seconda attività, che si trascinano stancamente, in esistenze inutili.
Sono persone misere e tanto raccomandate.
Si potevano rimandare in ufficio in altri modi, senza punire tutti, compreso gli ammalati veri?
Sì, sarebbe bastato responsabilizzare i dirigenti pubblici, dando a loro le armi per contrastare chi se ne approfittava ed era un assenteista ingiustificato.
Questo significava attaccare pure i privilegiati e gli amici dei politici: così si è preferito fare un gran polverone.
Cosa si è ottenuto?
Molti malati, veri o falsi, in meno a casa e tanti impiegati in più sul posto di lavoro.
L’efficienza e la produttività è cresciuta?
Temo che sia aumentata solo la conflittualità, ma a noi verranno propinati dati statistici belli e buoni: solo il cittadino si accorge come vanno le cose veramente, ma pure la soddisfazione “ufficiale” del pubblico degli uffici verrà indicata in ascesa.
Gli scontenti saremo noi, quando dovremo attendere mesi una semplice pratica, per iniziare un’attività o anni per avere un permesso per ristrutturare un edificio: noi però non entreremo mai nelle statistiche, almeno in quelle ufficiali.
Arduino Rossi

martedì 16 settembre 2008

Brunetta, e le consulenze


Quindi il “giustiziere delle tasse” mal spese non perdona e si inventa pure un sito online, per mostrare chi, dove, quanto sono costati questi consulenti e le loro consulenze: tutti potremo trovare tante cose, come sia importante e complicato progettare l'arredo urbano, quello che tutti hanno definito orrendo.
Sapremo quale genio dell'architettura ha rovinato questa o quella piazza con lampioni così brutti da far accapponare la pelle.
Le fioriere invece, parafrasando il Ministro, erano state scelte da quel architetto che nessuno conosceva, ma che si era fatto pagare molto bene.
Quante polemiche usciranno nelle regioni, nelle province e nei comuni, in particolare in quelli piccoli, dove tutti si conoscono: si scoprirà, in alcuni casi, che la moglie del sindaco, il figlio e tutti i cugini sono consulenti espertissimi, nonostante la loro ignoranza bestiale.
Il Bel Paese si ritroverà nelle piazze a litigare, a borbottare, a maledire.
Invece i sindaci e gli amministratori, dall'alto delle loro cariche democraticamente elette e della fiducia ricevuta alle ultime elezioni, assicureranno, con dati alla mano, che è tutto giusto, che il cugino, scusate, il tecnico si meritava tutti quei soldi.
E' tutto legittimo, tutto legale?
Molto o poco che sia certamente non è tutto in regola: ci sono situazioni non difendibili, né da destra, né da sinistra, ma si sa, quando si va a votare si sceglie il meno peggio.
Se poi non ci sono soldi per le mense della scuola materna e i bambini mangiano cibi scadenti, perché il denaro non basta, che si può fare?
Se nelle case comunali abitano, fra gli altri, i soliti architetti, avvocati, (quelli delle consulenze?) che pagano affitti miseri, miseri, mentre molti poveracci non hanno un buco, che si può fare?
Purtroppo la scelta ideologica ha spinto per troppo tempo noi italiani a preferire i nostri amministratori non per le loro reali capacità e onestà, ma solo per i loro schieramento.
Quindi chiedere giustizia, chiarimenti e pretendere perché non si sono scelti certi liberi professionisti meno costosi di altri, costosissimi, ma fuori mercato per il privato è un dovere.
Non facciamoci fregare anche questa volta: certe giustificazioni per certe spese non reggono ai dubbi e alle obbiezioni.
Non facciamoci prendere per il naso e se la faccenda supera qualsiasi valutazione sensata pretendere anche che la tale giunta, con il sindaco in testa, vada a casa, dia le dimissioni, non è un peccato mortale, che si commette contro le nostre ideologie ammuffite, di destra o di sinistra che siano.
Arduino Rossi

venerdì 5 settembre 2008

Dove sono i risultati di Brunetta?



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LINK-UTILI


La politica del Ministro Brunetta pare proprio tutta legata alla caccia ai “fannulloni”: con questo termine si intende quella categoria di persone che fanno i parassiti nel Pubblico Impiego.
Ora si è limitato a colpire, indiscriminatamente, tutti i lavoratori malati pubblici, riducendo il pagamento dei giorni di malattia, imponendo più controlli, spesso costosi.
Il risultato finale è stato una maggior presenza di dipendenti sul posto di lavoro.
E’ una buona cosa?
Il fatto sta tutto nell’organizzazione del lavoro nel pubblico impiego.
Spesso gli appalti sono di dubbia efficacia e i dati della Corte dei Conti non sbagliano: ci sono computer vecchi, strumenti di lavoro obsoleti e sono spesso pagati a caro presso, come se fossero l’ultima novità tecnologica.
Nel pubblico si lavora male e in cattive condizioni: le pratiche spesso non hanno un senso logico, uno scopo razionale, ma tante volte servono solo a riempire scaffali polverosi.
Il signor Brunetta avrebbe fatto bene a portare avanti una politica di razionalizzazione della burocrazia e di informatizzazione, mandando su Internet tutto o almeno gran parte delle procedure, evitando doppioni, concentrando in un solo ufficio o in meno uffici licenze, permessi e autorizzazioni..
Così si finirà di peregrinare da stanza a stanza, da agenzia ad agenzia, dal comune, alla provincia sino alla regione.
E’ questo il vero risparmio e la vera rivoluzione burocratica italiana: darebbe alla nostra asfissiata economia una spinta poderosa, altro che qualche strumento punitivo contro gli statali fannulloni, ma spesso pure ammalati veramente.
Arduino Rossi