sabato 26 gennaio 2008

La fine dell'epoca Prodi



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E' terminato un governo che, per libera scelta di Prodi, non dovrebbe avere un bis: poteva presentarsi dal Presidente delle Repubblica, cercando di ottenere un secondo mandato, ma questa volta il Capo del Governo ha preferito lo scontro, stanco di compromessi, che potevano solo allungare un'agonia politica, a danno del Paese.
Bisogna riconoscere a Prodi, in questa occasione, il valore e l'intelligenza politica di una scelta corretta: non sarebbe servito proseguire con una maggioranza con un solo voto in più al Senato, il sistema parlamentare sarebbe stato bloccato.
Ora bisogna attendere cosa e chi prenderà il suo posto: le ipotesi sono per un governo tecnico, con lo scopo di fare una riforma elettorale.
E' quella famosa ed attesa riforma che non arriva mai: ora non si sa quale maggioranza riuscirà a trovare un accordo, ma temo, che scaturirà una forma di governo a larghe intese.
Le elezioni sarebbero troppo dispendiose, non solo per il costo dell'apparato necessario alla consultazione, ma soprattutto per il tempo perso, in questa fase di pre recessione: non ci possiamo permettere di non decidere.
Ora vedremo cosa uscirà, ma sarà facilmente un governo di centro, o quanto meno dominato dal centro.
Senza ipotizzare stranezze, è facile immaginare qualcosa di insolito per altri Paesi democratici, ma da tempo conosciuto in Italia.
Pochi si sono accorti che già con il parlamento ottocentesco c'era qualcosa di simile, con un potere ....elastico: Agostino Depretis fu lo statista più abile del secolo XIX.
Fu capace di tenere assieme personaggi e interessi differenti: ebbe ben 9 mandati e rimase il regista del potere parlamentare dal 1876 al 1887.
Arduino Rossi

Il crollo della Borsa



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La Borsa è crollata: era dalla fine del 2001, dal 11 settembre, che non si vedeva un disastro simile: è colpa del petrolio, dei mutui troppo cari, dei debiti pubblici e privati.
In Europa non si vuole abbassare il tasso di sconto della Banca Centrale, ma a Roma pare che tutto questo sia lontano: non dobbiamo perdere un solo giorno, per molti potrebbe essere fatale.
Forse in tanti non si sono accorti, ma, se si sta bene attenti, si vedono sempre più senza tetto nelle vie, presso le stazioni: è una miseria che ha la sua origine in una società sempre più stremata, competitiva e sempre meno pietosa verso i ...deboli, gli stanchi, i malati mentali, i depressi.
I perdenti sono disprezzati e scavalcati, dopo uno sguardo che pare una sentenza.
I nostri rappresentanti cosa fanno?
Litigano e questo può essere giusto: fa parte del loro mestiere, ma il Paese ha fretta.
La Campania è inondata dalla spazzatura, i precari hanno sostituito i disoccupati e i lavoratori in nero, ma non in tutti i casi ci sono stati grandi vantaggi: la condizione di molti giovani è difficile, non sanno che futuro avranno.
Cosa si può fare?
Investire e fare investire, dare fiducia e far uscire allo scoperto i capitali, che sempre più finiscono ad ingrossare un mercato immobiliare, che non porta a nulla, anzi provoca l'aumento dei costi degli affitti.
Gli economisti dicono che l'instabilità politica aggrava la crisi economica e favorisce la fuga dei capitali, tiene lontani gli investitori.
Serve al più presto un governo, con politici dalle idee chiare: bisogna intervenire con decisione e capire dove siamo e dove andiamo: teme invece che il potere politico sia lontano decenni dalla realtà, non capisca la gravità della situazione.
Arduino Rossi

Governo tecnico o elezioni?



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Le opposizioni vogliono, pretendono nuove elezioni, ma credo che sarà quasi impossibile: qualsiasi nuova maggioranza, nata da nuove alleanze ricomposte, dovrebbe avere la forza di decidere e di fare.
In una fase di recessione queste strane alleanze, che in genere sono trasversali, possono dare risposte....impopolari, senza punire troppo questo gruppo politico o l'altro: in Italia l'impopolarità non è spesso accettata e solo quando si decidono, a torto o a ragione, di fare scelte ......coraggiose e costose, si rischia il tracollo elettorale.
Scusate se insisto, ma mi pare di guardare un film già visto e rivisto più volte: le opposizioni chiedono le lezioni, ma chi governa vuole salvarsi e certamente non desidera consegnare, senza colpo ferite, il Paese e gli altri.
Non rimane che trattare e cercare alleanze, che spesso arrivano: il potere logora chi non l'ha.
Ora mi piacerebbe invece capire, seguendo una vecchia cultura di moda anni fa, cosa ci sia sotto.
Quali sono le forze economiche che si stanno mettendo in gioco?
Quali potentati, quali associazioni e gruppi di potere si stanno scontrando, dialogando?
Che offerte e proposte ci sono?
Ho una visione della politica un po' zeppa bizantinismi?
Forse, ma ci sono troppi interessi in campo da una parte e dall'altra, perché non ci siano attenzioni e ...favori: esistono dei gruppi industriali che potrebbero guadagnare o perdere miliardi di Euro, a secondo se vincerà Prodi o sarà sconfitto.
Ci sono in dibattimento leggi che, se approvate, o lasciate cadere, potrebbero favorire o condannare gruppi imprenditoriali.
Ormai la politica è sempre più uno scontro di interessi, di affari e di affarismi: è inutile nascondersi dietro a ideali invecchiati.
Arduino Rossi

Prodi ha finito di governare



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E' terminata l'era del professore bolognese?
Forse ci sarà un nuovo governo bis, forse i tempi per un governo di larga intesa non è giunto: sicuramente non si andrà alle elezioni presto, dopo una prima crisi di governo.
Che coalizione ci sarà?
Il centro e l'UDC stanno trattando con il centro sinistra?
La sinistra radicale dove andrà? Resterà all'opposizione e inizierà a manifestare, a protestare contro?
Si vede che il Paese è sempre di centro: il centro in questione è quello che dovrebbe essere costituito dal ceto medio, con interessi ed ideali diffusi, tutti moderati e quasi sempre pacifici.
Il 90% degli italiani si sentono di ceto medio, anche se non lo sono per motivi economici.
Non amano gli estremi e gli estremismi, siamo uno dei pochi Paesi in Europa che non ha conosciuto una rivoluzione: il massimo della sovversione per noi fu raggiunto dalla Carboneria per l'Unità d'Italia.
Siamo gente tranquilla ed è una bella cosa: non crediamo che gli eventi possano mutare tutti assieme e per questo ci impegnano a ...conservare, nel bene e nel male, tutto ciò che si può salvare.
Mastella si riciclerà e con chi?
Il futuro governo dei tecnici, fatto da professionisti non politici, arriverà o no?
La classe politica riuscirà a fare una riforma elettorale che ci assicuri uno Stato solido, o almeno stabilità politica dopo le elezioni per qualche decennio?
I quesiti sono parecchi e temo che si riuscirà a dare risposte con questa legislatura: un fatto è certo, sono tanti i poteri che si stanno agitando sotto il mare della politica nazionale.
Arduino Rossi

I bassi stipendi italiani



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Sì, gli stipendiati italiani sono poveri: ci battono tutti in Europa, pure la Grecia e la Spagna, ma questo non ci assicura un posto di lavoro, anzi proprio l'apparato burocratico pesa sul sistema Italia in modo incredibile, rendendo poco conveniente investire da noi.
Ci sono aziende straniere che se ne vanno in cerca di altre situazioni produttive, pur avendo il bilancio in attivo.
Cosa non funziona nel nostro bel Paese?
La politica, o se preferite ...la casta, tanto disprezzata e odiata da comici e cittadini...ribelli, viene additata come causa di tutte le colpe.
Io invece non credo che sia tutta colpa della classe politica, eletta da noi, pur con il naso tappato spesso: il quadro è veramente complicato e dietro i politici c'è altro.
Scusate se parlo sempre di cultura, non solo quella imprenditoriale, politica, ma pure sindacale.
La lotta di classe e l'ideologia che ha retto per decenni l'idea che i...padroni fossero nemici da combattere e basta, non ha formato un sindacato moderno: mentre si attendeva la rivoluzione non ci si accorgeva che una parte della burocrazia invecchiava, montava come maionese impazzita.
Arduino Rossi

I ragazzi violenti vanno in Siberia



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Un ragazzo di 16 anni è stato condannato a sei mesi di rieducazione in un centro apposito in Siberia, perché era considerato un violento.
Questo decisione fa parte di un nuovo sistema pedagogico che nella regione dell'Assia, in Germania, è in corso da tempo.
Riproporre una vita dura e primitiva a un ragazzo troppo aggressivo, un bullo, può forse funzionare se il bambinone era cresciuto in una famiglia troppo permissiva, che assecondava e giustificava i gesti del bamboccione.
La crescita della violenza giovanile però ha diverse cause: ci sono i ragazzi troppo viziati e protetti, ma pure gli emarginati, anche se di ceto medio, con famiglie inesistenti, o in crisi.
Questi giovani sbandati sono spesso lo specchio dei genitori confusi e senza meta, ma pure di un mondo senza scopi, ideali, sentimenti, valori: non è sempre colpa delle famiglie.
Il più forte è il vincente?
Allora i bei super vitaminizzati giovanotti applicano alla lettera le idee comuni: sono prepotenti e umiliano i ...perdenti.
Peccato che spesso se la prendono con gli andicappati o semplicemente i ragazzi soli e timidi o le ragazze, perché femmine deboli, secondo i loro schemi.
Per risolvere il problema bisogna mandarli tutti in Siberia?
Io temo che proprio l'ambiente duro formerebbe in questi delinquenti in erba la determinazione ad agire: molti di loro subirebbero la durezza, sfasciando la loro personalità, facendoli cadere in vizi classici come l'alcool e la droga.
Altri diventerebbero i nuovi duri della società illegale e legale.
Arduino Rossi

venerdì 18 gennaio 2008

I nuovi laici e Papa Benedetto XVI



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Bisogna tornare sulla brutta, molto brutta faccenda della rinuncia di Benedetto XVI, all'inagurazione dell'anno accademico all'Università "La Sapienza": le parole non sono mancate e i politici hanno come al solito parlato, anche a sproposito.
Ciò che mi ha sconvolto è invece il linguaggio che ho scoperto tra i giovani contestatori, appartenenti a quei gruppi di nuovi contestatori, ribelli imitatori di altri ...rivoluzionari finiti tutti, tranne i professionisti della rivoluzione, a fare le arti liberali: oggi sono sull'altra sponda, quella della conservazione.
Il gusto di utilizzare termini retorici, ridondanti, era una prerogativa di tutti i movimenti e i movimentisti italiani: ora qui si leggono espressioni ...antiquate.
Abbiamo il fumettista esperto: ".....lasciamo il Papa nel suo palazzo di marmo e oro, costruito sul sangue."
Ci sono gli slogan contro Veltroni, Mussi e il Papa, tutti assieme, come se fossero usciti dalla stessa ...scuola.
I nemici sono tutti coloro che dicono no?
Temo che in questa generazione la lettura sia quasi sconosciuta e certe discorsi, dalla dubbia logica, dalla razionalità inesistente, nascondono gravi limiti culturali: ripetono come dischi rotti le stesse frasi che sentivo già 40 anni fa, allora ero bambino e vedevo i sessantottini strillare frasi come quelle di oggi.
Pure io ho urlato, con i miei amici, slogan anti clericali e contro i politici di allora: era un obbligo, quasi un dovere, per la mia generazione.
Ora devo riascoltare giovani arrabbiati che sbraitano, che ripetono vecchie frasi: "Basta, basta con il clero......."
Per favore, cari ragazzi, avete ottenuto il vostro momento di gloria: ora tornate a studiare, se siete veramente studenti, se invece siete fuori corso da troppo tempo andate a lavorare, che il paparino è stanco di mantenervi, deve andare in pensione, poveretto.
Arduino Rossi