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giovedì 17 aprile 2008

La disfatta elettorale della Sinistra Arcobaleno



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La grande sconfitta è "La Sinistra Arcobaleno", nata dalla fusione di Verdi, Rifondazione Comunista, dal Partito dei Comunisti Italiani: è una disfatta storica, che rischia di estromettere anche dalla Camera, per lo sbarramento del 4%, gli ultimi comunisti italiani.
Pure il Partito Socialista si è ridotto a quasi nulla, forse sotto 1%, mentre La Destra Fiamma Tricolore si attesta al 2%, ma sicuramente con un esito inferiore alle aspettative di Storace e Santanchè.
Queste elezioni sembrano aver segnato la fine dei numerosi partiti e partitini italiani: esistono ancora, ma non contano nulla.
Sono due le formazioni che hanno catalizzato la grande maggioranza del voti: il Popolo delle Libertà, con la Lega Nord e il Movimento per le Autonomie, che dovrebbe ottenere circa il 46% delle preferenza..
Il Partito democratico e il suo alleato Di Pietro Italia dei Valori si sono attestati al 39%, che non è un risultato sufficiente per sconfiggere Berlusconi.
Tutti si sono stupiti del successo di Di Pietro e della Lega, ma nessuno ha notato che sono stati i raggruppamenti politici più ostili all'Indulto.
Il bisogno di giustizia e di sicurezza ha premiato chi pretende chiarezza e lotta decisa alla corruzione, oltre chi grida contro i criminali.
Tocca a chi governerà ora non deludere la fiducia datagli dagli italiani.
Queste elezioni sono state le meno ideologizzate della storia Italiana: i voti sono stati usati contro questo o quel partito, ma non per motivi ideologici, o quanto meno molto meno del passato.
Fascismo e comunismo interessano poco agli italiani, che vogliono vedere risorti i problemi reali: la fiducia data a Berlusconi ed alleati sicuramente, come fu per Romano Prodi, non è cieca.
Arduino Rossi

Elezioni



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Le elezioni del 1948 sono lontane 60 anni da noi, ma qualcosa di quella grande ed epocale battaglia politica pare ancora presente: si parla ancora di fascismo, di comunismo, di libertà e di tricolore da proteggere dagli avversari.
Ora si stanno giocando le ultime carte, o se preferite si stanno sparando le ultime scaramucce: Silvio pare tranquillo, a torto o a ragione e si sta già comportando da padrone di casa, spostando e promettendo cariche, favori e già tratta.
Casini si pone come alternativa ai due poli, ma potrà essere l'ago della bilancia se i voti non basteranno a nessuna delle due coalizioni principali.
Le ultime bordate, che servono a dare uno scossone agli indecisi, sono pure pesanti: si parla di tradimenti da parte di Fini verso il suo elettorato, di antimafia e di rapporti mafiosi da questa e dall'altra parte.
Si chiacchiera veramente molto, ma come esattamente governeranno resta un po' misterioso: si sa che Berlusconi è anti statalista, mentre la sinistra ha buoni rapporti con le istituzioni.
Oltre alle promesse di tagli alle tasse e regali a tutti non ci si immagina come governeranno: il vero pericolo è che chiunque vinca non riesca a decidere, a fare.
Comunque attendiamo fiduciosi e dormiamo sonni tranquilli: il vincitore non stravolgerà, né modificherà l'Italia, ma nella migliore o peggiore delle ipotesi, gli darà un indirizzo.
Per cambiare questo Paese serve una volontà popolare forte o gravi situazioni economiche, che nessuna si augura: gli italiani amano la tranquillità e disdegnano i grandi mutamenti, specialmente se improvvisi.
Un fatto è certo: in questa campagna elettorale sono uscite delle proposte interessanti.
Riduzione della spesa pubblica, che non dovrebbero creare grandi disagi ai cittadini comuni, tranne ai pochi politici di professione.
Sarebbe bello vedere meno auto blu e meno politici a tempo pieno, ma pure tagli seri a quegli sprechi, che per metà sono dovuti alla negligenza, alla noncuranza dei beni pubblici e in parte sono frutto di interessi privati in atti pubblici.
Silvio Berlusconi ha proposto la perizia psichiatrica per i Magistrati e io oso ribattere che servirebbe a tutti gli uomini di potere in Italia e nel mondo: le camicie di forza ci avrebbero salvato da Stalin e da Hitler.
Arduino Rossi

lunedì 31 marzo 2008

A destra si strilla che il leader del PD li sta copiando, ridendo e maledicendo.



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Facendo la somma delle proposte prelettorali di tutti i leader, se ben mi ricordo, avremo case ai giovani e ai disoccupati, con un sussidio di mille euro al mese: quasi quasi conviene licenziarsi per stare meglio.
I pensionati potranno andare in vacanza, grazie agli aumenti, in qualche isola tropicale, a scaldarsi le ossa stanche, dopo una vita di lavoro.
I giovani avranno posti fissi, tanto sognati e mai trovati, così da poter stare a casa dal lavoro e mettersi in malattia quando avranno l'influenza e altri guai fisici che colpiscono noi mortali.
Sì, mi pare di vedere già l'Italia del dopo elezioni: con gente saltellante per la gioia nelle strade, con i politici stimati e benedetti da tutti.
Mi scordavo un particolare, ma temo che se lo siano dimenticato pure Veltroni e Berlusconi.
Dove trovano i soldi per far tutto questo?
La crescita economica per il 2008 sarà solo, se tutto andrà bene, dello 0,5% sul PIL: è una miseria che solo nei periodo di guerra si aveva in Italia, negli ultimi cento anni.
Abbiamo ancora un bel 104% sul PIL di debito da pagare e si fa sempre fatica a contenere la spesa pubblica, gli interessi: negli uffici pubblici si contano i fogli di carta che si danno agli impiegati per scrivere.
Nelle scuole non ci sono materiali didattici, la spesa per la salute cresce sempre più: le Regioni hanno bilanci in rosso da bancarotta per non dover chiudere ospedali e ambulatori.
Arduino Rossi

martedì 25 marzo 2008

Le promesse dei politici


Tutti esaltano la famiglia, da sorreggere ed aiutare, specialmente con i figli minori: speriamo che si rammentino di questa benedetta famiglia anche dopo le elezioni.
Continua la battaglia sull'ICI e sulla casa: si sbandierano mutui agevolati per giovani, abolizione dell'ICI per la prima casa, sconti vari.
Pare un grande mercato immobiliare, mentre la bolla speculativa sugli immobili pare resistere e si consolida pure in certe realtà.
Il lavoro è un altro argomento da affrontare: la sinistra lotta per stabilizzare il lavoro precario, mentre la destra vuole far lavorare sempre più gente.
I tempi che si urlava, "lavorare meno e lavorare tutti", paiono lontani.
Il lavoro dicono che ci sia: ogni parte politica si vanta di centinaia di migliaia di posti creati, mentre altri ne promettono per il futuro.
Sicuramente sono i soldi che mancano alle famiglie, ai singole, a chi ha un mutuo da pagare, a chi ha un'attività produttiva da portare avanti.
Il mio dubbio è il solito: "Come si può avere la botte piena e la moglie ubriaca?"
Io sono certo che i nostri uomini politici sanno che si può ottenere di tutto e di più: spieghino pure a noi, semplici cittadini, come sperano di ottenere tutto questo.
Arduino Rossi

lunedì 17 marzo 2008

La sinistra vince in Europa



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La sinistra vince in Francia e in Spagna: Zapatero resta in sella. è il leader ideale dei laici e multi colorati italiani, come l'arcobaleno.
E' festeggiato, ma con toni un po' mesti, in Italia la sinistra è divisa e confusa: qualcuno dice che è colpa della mafia, altri maledicono il Vaticano, simbolo, secondo loro, della nostra debolezza e sudditanza.
Mastella rifiuta la proposta di Boselli di essere il capolista per il Senato, per i socialisti: questo dopo che è stato dichiarato estraneo alle indagini, che lo avevano fatto dare le dimissioni di ministro.
Prodi si ritira dalla politica e vuole fare altre cose.
L'Italia sta mutando?
Senza la sinistra al potere dove si andrà?
Si delinea un Paese diviso in 5 parti: sinistra, centro sinistra, centro, centro destra, destra.
Inoltre ci sono gruppetti che si differenziano e sono più a destra della destra, più a sinistra della sinistra, scordavo, non mancano i centristi unici e irripetibili.
Si prospetta un'alternanza di governi di centro destra, di centro, con la sinistra, senza più la sinistra estrema, che pare andare per la sua strada, ma......nessuno può essere certo.
Sino a pochi mesi fa Prodi avrebbe governato altri 3 anni, Bertinotti sarebbe rimasto Presidente della Camera per 3 anni almeno e tutto pareva quasi stabile.
Oggi è cambiato e si parla di famiglia in difficoltà, di diritti dei lavoratori a non morire per una paga, oltretutto quasi da fame.
Arduino Rossi

Le elezioni e i stipendi bassi



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Berlusconi punta su meno tasse e tagli alla spesa statale, che dovrebbe essere resa efficiente, alla tedesca, Veltroni insiste sulla sicurezza e ne fa una delle sue priorità.
A sorpresa è arrivata la notizia che i salari netti degli italiani sono i più bassi d'Europa e la faccenda è entrata a pieno titolo nel dibattici.
Ecco che si vogliono ridurre le tasse, aumentare gli stipendi, dare la caccia ai ladri, dare sicurezza agli italiani, fare uscire il Paese dalla stagnazione economica e tante altre belle cose.
Io invece mi rendo conto che spesso queste priorità hanno la loro contro parte e le loro contraddizioni: le tasse non le pagano i soliti furbi, che però sanno come nascondere i loro capitali, prontamente.
Hanno pure ottimi avvocati e provati commercialisti.
In Europa pretendono che si continui sulla strada del risanamento e ridurre il debito pubblico, che oggi è al 104% sul PIL: solo dopo il 2010, se tutto andrà bene, scenderà sotto il 100%, sarà complicato tagliare le tasse e rispettare gli obblighi comunitari.
La sicurezza ha il suo punto debole proprio nella certezza della pena: le carceri sono piene e costano pure tanto ai contribuenti.
Le uniche soluzioni oggi proponibili sono quelle dei lavori forzati, ma sono incostituzionali, terrificanti e disumane: i carcerati almeno si speserebbero e forse darebbero un vantaggio alla comunità, ma avremmo uno Stato duro e feroce, da meritare di essere posto tra i Paesi dove i diritti civili non sono rispettati.
Ridurre le spese e gli sprechi della pubblica amministrazione comporterebbe tagliare, probabilmente, posti di lavoro, limitare i fondi alla scuola pubblica e alla sanità pubblica: gli sprechi verrebbero cancellati, o quasi, ma avremmo meno scuola e meno ospedali.
Così sembra, poi bonificare la burocrazia è difficilissimo, quasi impossibile: si farebbe prima abbattere e ricostruire da zero, che rimodernare.
Veltroni e Berlusconi conoscono bene questi problemi, ma pare che non li vogliono affrontare dettagliatamente, parlando nei particolari.
Arduino Rossi

lunedì 10 marzo 2008

Le scommesse di Berlusconi



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Non so come reagirete alla notizia della rinuncia di Mastella e alla condanna a 6 mesi di carcere di Gustavo Selva, per il fattaccio dell'ambulanza: la politica vuole volti nuovi e l'Udc propone De Mita, escluso per limiti di età dal PD.
Il quadro è quasi completo, ....scordavo: Berlusconi è passato alle scommesse e ha deciso di giocare con i broker inglesi, che lo danno vincitore.
Potrebbe rischiare qualche Euro per la vittoria di Veltroni: si prenderebbe 10 volte la somma giocata.
Mi ero dimenticato dei nostri imprenditori, che si sono arrabbiati tanto e sono già pronti a salire sul carro del prossimo vincitore, o meglio a ritornare a immischiarsi in faccende politiche, ma senza..... interessi.
Con chi stanno le imprese nazionali?
Con chi le favorisce ed è giusto, poi si sa che odiano il rosso, per incompatibilità di carattere con i comunisti, vecchi e nuovi.
Che si può dire?
I politici cambiano, qualcuno va in pensione, altri sono emarginati, ma poco si rinnova e le strategie sono sempre quelle.
Arduino Rossi

I nostri amici Radicali prenderanno il tram di Veltroni ?



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Un vecchio film del 1951 si intitolava, "Un tram che si chiama Desiderio".
E' su questo mezzo pubblico che i nostri amici vogliono salire?
E' il desiderio, la speranza di governare?
Inoltre a portare sfortuna c'è il Socialista Boselli che parla di grande sconfitta, la peggiore del dopo guerra a oggi, della sinistra italiana: nel PD in molti hanno toccato ferro, probabilmente.
Invece continua la guerra delle cifre, dei sondaggi: Veltroni sostiene che sta per raggiungere Berlusconi e si dovrà fare un accordo.
A destra gridano contro il presunto inganno e cantano già vittoria, ma spingono gli elettori a non disperdere i voti ai partitini di centro e di destra: allora questa vittoria non è così sicura.
Santachè invece accusa la legge Bossi-Fini di essere troppo blanda nei confronti degli immigrati clandestini, cercando appunto un varco a destra del PdL.
Si può dire che tutto il Paese sta mutando, rapidamente: le priorità non risolte lasciano spazio a situazioni inaccettabili, che incancreniscono.
La delusione è una cattiva consigliera e le difficoltà economiche, unite all'insicurezza per il crimine sempre più sicuro, arrogante, non promette nulla di buono.
Arduino Rossi

Come sta andando la campagna elettorale?



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C'è pure chi si sta interessando alle famiglie: è incredibile, ma è vero.
Dopo anni di politiche fiscali che ricordava tanto quella fatta in Cina per il figlio unico, ecco che qualcuno vuol rammentare ai futuri nostri rappresentanti che in Italia è diventato una faccenda da eroi crescere dei figli, sia economicamente e sia sul piano psicologico, emotivo.
I genitori sono spesso soli a combattere le molte minacce che circondano le famiglie, alcune partono dai mass media, altre dalle strade, altre sono nelle scuole pubbliche e private, con cattivi educatori, con i ragazzi spesso lasciati da soli, di fronte ai rischi della droga, del teppismo, del bullismo.
Non molto interessato a tutto questo e con una sua linea politica tutta di sinistra abbiamo Bertinotti, all'attacco del PD: inoltre vuole organizzare una manifestazione contro la RAI, per denunciare quella che Fausto ha definita un'informazione non corretta.
Se proprio si vuol essere onesti, la sua esclusione, da parte del mezzo televisivo pubblico, è palese, come per tutti i partiti minori, di centro, di destra e di sinistra.
Bossi invece desidera ardentemente mutare la Costituzione in senso federale, altrimenti chiederà all'Europa la...secessione: non è chiaro come, ma non importa sapere altro, non entriamo nei particolari.
Pare che accenni alle regioni Europee, che dovrebbero avere la meglio sull'Europa degli Stati nazionali.
Questo è un primo effetto dell'indipendenza del Kossovo?
Il pensiero del leder della Lega può essere riassunto: "Perché loro si e noi no?"
Ognuno ha il suo parere sulla questione e non rimane che rispolverare una canzone di Renato Rascel, cantata dopo le elezioni del 1948, decisive per l'Italia : ".. chi sta bene, chi sta male e chi sta a tirà a campa'......"
A proposito, come sta Bassolino?
Bertinotti lo vuole a casa, mentre in tanti, pare nel PD, lo vogliono allontanare dal suo incarico, ma Lui non cede e si sente un capro espiatorio: forse non ha tutti i torti, non è l'unico responsabile della "mondezza" nelle strade della Campania.
Sì, siamo proprio in una campagna elettorale spiazzante, dove tutti sono contro tutti: Casini vuole un dibattito televisivo con Berlusconi, come fosse lui il principale avversario del leder del PdL.
La gara per il titolo di futuro premier è aperta, i cavalli sono veramente tanti: Bertinotti, Mastella, Veltroni, Berlusconi, Daniela Santanchè per la Destra, Casini e molti altri.
Non si può che augurare: "Che vinca il migliore!"
Arduino Rossi

sabato 26 gennaio 2008

Governo tecnico o elezioni?



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Le opposizioni vogliono, pretendono nuove elezioni, ma credo che sarà quasi impossibile: qualsiasi nuova maggioranza, nata da nuove alleanze ricomposte, dovrebbe avere la forza di decidere e di fare.
In una fase di recessione queste strane alleanze, che in genere sono trasversali, possono dare risposte....impopolari, senza punire troppo questo gruppo politico o l'altro: in Italia l'impopolarità non è spesso accettata e solo quando si decidono, a torto o a ragione, di fare scelte ......coraggiose e costose, si rischia il tracollo elettorale.
Scusate se insisto, ma mi pare di guardare un film già visto e rivisto più volte: le opposizioni chiedono le lezioni, ma chi governa vuole salvarsi e certamente non desidera consegnare, senza colpo ferite, il Paese e gli altri.
Non rimane che trattare e cercare alleanze, che spesso arrivano: il potere logora chi non l'ha.
Ora mi piacerebbe invece capire, seguendo una vecchia cultura di moda anni fa, cosa ci sia sotto.
Quali sono le forze economiche che si stanno mettendo in gioco?
Quali potentati, quali associazioni e gruppi di potere si stanno scontrando, dialogando?
Che offerte e proposte ci sono?
Ho una visione della politica un po' zeppa bizantinismi?
Forse, ma ci sono troppi interessi in campo da una parte e dall'altra, perché non ci siano attenzioni e ...favori: esistono dei gruppi industriali che potrebbero guadagnare o perdere miliardi di Euro, a secondo se vincerà Prodi o sarà sconfitto.
Ci sono in dibattimento leggi che, se approvate, o lasciate cadere, potrebbero favorire o condannare gruppi imprenditoriali.
Ormai la politica è sempre più uno scontro di interessi, di affari e di affarismi: è inutile nascondersi dietro a ideali invecchiati.
Arduino Rossi