skip to main |
skip to sidebar


LINK-UTILI
La violenza negli stadi, la violenza politicizzata di gruppi di idioti che scimmiottano il passata, con simboli e gesti anche criminali pare non essere ancora terminata nell’oblio: nazisti, nostalgici, stalinisti duri e puri continuano ad urlare nelle nostre strade.
Indifferenti dei morti che certe ideologie hanno lasciato alle loro spalle, questi bravi ragazzoni, come i componenti di sette sataniche, non trovano altro gioco più divertente, per farsi notare, per sentirsi importanti, che quello di mettersi in "maschera", in giorni lontano dal carnevale.
Per certi ragazzi, non belli, non intelligenti, non creativi, non ricchi( in certi casi lo sono), molto annoiati, questo modo di atteggiarsi è l’unico sistema per sentirsi qualcuno: i poveretti potrebbero provocare tenerezza, se non fosse per i guai e le vittime, anche di pestaggi, che lasciano sulla loro strada.
Reagire e combattere la violenza è un dovere, anche per i violenti: il permissivismo che li favorisce spesso li porta a scelte ed a gesti senza rimedio pure per loro.
Punire subito chi si veste come se fossimo negli anni Trenta del Novecento dovrebbe essere un argomento sentito da tutte le forze politiche, di destra e di sinistra: è ora di archiviare certe giustificazioni, certi comportamenti, che hanno caratterizzato malamente tutto il Novecento.
Le mascherate vanno bene solo in certi periodi dell’anno o nei balli in maschera: vestirsi da "duri" per credersi dei superuomini ( non si capisce in quale settore culturale, scientifico, o sportivo che sia) è squallido oltre che pericoloso per i malcapitati che incappano in certi individui.
Arduino Rossi


LINK-UTILI
Voi non avete paura del futuro?
Io sì!
Forse inizio ad invecchiare e il mondo che ho sotto gli occhi non mi piace: non capisco la violenza che cresce, spesso gratuita, spesso senza giustificazioni.
Abbiamo un teppismo giovanile, di ragazzi che si divertono con sostanze stupefacenti, con alcool.
Ci sono gli extracomunitari non integrati e aggressivi, che fanno tanta paura.
L'inquinamento è sempre presente, ma pure il brutto avanza: abbiamo edifici e nuove costruzioni sempre più grige e tristi, talvolta circondate da sporcizia, anche siringhe ed esclusi, emarginati.
C'è qualcosa che non funziona nel nostro mondo: la povertà si trasforma in miseria nera, senza dignità, senza cultura popolare che la renda accettabile.
Quello che sta capitando è una grave crisi culturale: abbiamo perso la nostra anima di italiani simpatici, chiassosi.
Siamo sempre il Paese dal popolo analfabeta e dalla borghesia ignorante, come ci descriveva Pierpaolo Pasolini.
Ora a montare c'è un grande bisogno di sicurezza, che è legittimo, ma che sta uccidendo la speranza di un futuro di integrazione.
La sinistra estrema ha fallito ed ha pagato con il disastro elettorale, ma dentro tanta confusione, discorsi ferneticanti talvolta, uno sbandamento ideale ed ideologico, ci stavano i confusi tentativi di dare risposte all'emergenza ambientale, allo spreco del territorio, all'inserimento nella nosra società degli ultimi arrivati.
Ora queste faccende non sono neppure trattate, si punta tutto sulla sicurezza e per questo si è disposti a pagare molto, anche a tornare in dietro negli anni, nel passato nero.
Arduino Rossi


LINK-UTILI
L'ultima trasmissione di Michele Santoro di "Anno Zero" è stata caratterizzata dalla diffusione dei discorsi di Beppe Grillo, causando polemiche e tentativi di censura.
La censura è sempre una brutta cosa, ma l'ipocrisia ancora di più: giustificare l'esclusione dalla televisione di Beppe Grillo, delle sue argomentazioni, per il linguaggio scurrile è veramente ridicolo.
Basterebbero i bit soliti, che si usano per cancellare e coprire discorsi indecenti di molte trasmissioni, per riproporre Beppe Grillo in televisione.
Scusate, ma io odio la censura, perché è un atto "criminale", perché è un comportamento stupido, perché le idee non possono essere fermate, bloccate, mai.
Invece criticare le opinioni altrui è giusto.
Sinceramente credo che l'ultima trasmissione di Michele Santoro (di quest'anno e di questa nuova legislatura probabilmente) fosse stata condotta in questo modo non casualmente: non poteva che essere di rottura.
Chi sa di essere scacciato, prima o poi, sbatte la porta prima che qualcuno lo butti fuori, magari a calci.
Si vede che è stato un uso di arma proibita proporre Beppe Grillo integrale e scatenato: è l'anti politico per eccellenza, è il nemico dell'ordine costituito in Rai e in Mediaset, è l'odiato abolizionista dell'Ordine dei Giornalisti.
Tutto questo è per affermare che tutti hanno il diritto di esprimere le proprie opinioni, ma che non tutte le idee sono una cosa buona, da "bere" come bicchieri d'acqua fresca.
Io resto sempre del parere che in molti, nel mondo della politica nazionale, nonostante il drammatico (per qualcuno) risultato elettorale, continuano a sottovalutare il potere di Internet: Beppe Grillo, ma lo stesso Michele Santoro, possono fare a meno di stampa nazionale, di televisioni, di radio.
Arduino Rossi


LINK-UTILI
Visco ha fatto pubblicare le liste dei contribuenti con gli imponibili e le tasse pagate.
Il Garante sulla privacy ha negato di essere stato avvisato e di non aver mai dato consensi per esporre alla pubblica conoscenza quanto quadagnano, ufficialmente, gli italiani.
La destra parla di vendetta postuma degli sconfitti dalle elezioni, Grillo avvisa dei rischi per i ricchi nazionali: sequestri di persona, pizzo per Mafia e Camorra sarebbero facilitati, oltre alle rapine nelle ville.
Visco invece ribatte che lo fanno in tutto il mondo civile (esporre nome e redditi di chi paga le tasse, non le rapine nelle ville), ma forse non si accorge che in italia la criminalità organizzata è molto aggressiva e veramente i rischi sono tanti per chi possiede qualcosa al sole.
Inoltre ho un altro dubbio, pur non essendo un esperto di normative e di regolamenti.
Credo che esista, oltre alla privacy, il segreto d'ufficio: se un semplice impiegato fa nomi e cognomi di contribuenti rischia seri provvedimenti disciplinari.
Invece questo segreto, a quanto pare, non vale per i grandi capi: si vede che loro si sentono protetti o superiori.
Sanno bene che difficilmente avranno noie serie: basterà qualche buon avvocato che farà insabbiare tutte le querele, tutti i provvedimenti che la magistratura prenderà contro questa iniziativa.
Alla fine pure io avrei voluto vedere i reddititi di qualche mio amico o di altri conoscenti ricchi e meno ricchi, restando tranquillo, perché di ricchezze non ne ho proprio, come la maggioranza degli italiani.
Pure i grillini si sono schierati a favore del provvedimento: i ricconi non sono mai simpatici, un po' per invidia, un po' per desiderio di giustizia sociale.
Avremmo scoperto che il tale, che non fa nulla, che si muove in ferrarino sempre e si alza alla 20 per andare a letto alle 8 di mattina, paga meno tasse di noi: ci saremmo infuriati non poco.
Arduino Rossi


LINK-UTILI
Il 25 aprile è appena passato, tra polemiche storiche e critiche che non vogliono calmarsi: per chi, come me, questa festa fu un tempo particolarmente sentita appare tutto triste e brutto.
La lotta per la liberazione fu presentata come splendida e senza macchie: non fu così.
Ci furono momenti tragici e orrendi: le vendette furono tante e qualche volta anche personali.
Quanti furono i fucilati dopo il 25 Aprile del 1945?
La storia non dà ancora numeri certi, ma furono parecchi, sicuramente meno di quelli dei ragazzi torturati ed uccisi dai nazisti e dai fascisti durante la Repubblica di Salò.
Sul piatto della bilancia a favore della lotta partigiana ci sono le esecuzioni di civili, la deportazione degli ebrei e degli oppositori innocenti, morti nei campi di sterminio.
Non fu tutta splendida questa liberazione, ma fu certamente necessaria, giusta e doverosa, anche con qualche errore ed eccesso.
Ora rivederla solo come qualcosa che appartiene al comunismo e solo al colore rosso è sbagliato, sia come verità storica sia come beneficio che tutte le forze politiche e sociali hanno ottenuto.
La sconfitta della dittatura e la nascita di una democrazia moderna ci ha arricchiti tutti, o quasi: se vogliamo essere cinici pure dal punto di vista economico.


LINK-UTILI
Il temuto conflitto all'interno delle fazioni islamiche prosegue, probabilmente foraggiato dalle armi che vengono dal caro petrolio, che a sua volta cerca scontri militari per favorire le speculazioni: le guerre sono sempre state legate a fattori economici.
Gli scopi erano il bottino dei saccheggi, le forniture militari, l'allargamento degli imperi per avere più schiavi, più tasse riscosse, più sudditi da arruolare negli eserciti.
Pare che gli sciiti si stanno buttando contro il mondo intero, con il nucleare in Iran, con le milizie nel sud del'Irak ed oggi con il Libano, che improvvisamente ritorna un campo di battaglia.
Chi sta spingendo tutto questo?
C'è una regia di cinici speculatori?
Chi scommette sul caro petrolio certamente ha tanti interessi in gioco e qualcuno tra loro potrebbe manovrare per questa escalation militare, economica, che potrebbe portare crisi su crisi, problemi e complicazioni.
Quello che manca in tutto questo è una politica estera per la pace da parte di tutto l'Occidente: non si capisce che vantaggio potrebbe avere l'Anato ad allargarsi sino alle porte della Russia.
Bisognerebbe trattare con i grandi Stati non Occidentali per trovare accordi per evitare conflitti ancora più rovinosi, così da ottenere il disarmo nucleare dell' Iran, per un po' di pace nelle zone di transito del Petrolio, come il Corno d'Africa, la Palestina.
Se si riuscisse a non vedere il gigante dell'Est come ai tempi della Guerra Fredda sarebbe un'ottima e intelligente evoluzione, per iniziare a stemperare le tensioni, a soffocare i rumori di guerra: è ancora nei confronti della Cina e della potenza nucleare russa che la diplomazia potrebbe fare miracoli.
Arduino Rossi


LINK-UTILI
Il temuto conflitto all'interno delle fazioni islamiche prosegue, probabilmente foraggiato dalle armi che vengono dal caro petrolio, che a sua volta cerca scontri militari per favorire le speculazioni: le guerre sono sempre state legate a fattori economici.
Gli scopi erano il bottino dei saccheggi, le forniture militari, l'allargamento degli imperi per avere più schiavi, più tasse riscosse, più sudditi da arruolare negli eserciti.
Pare che gli sciiti si stanno buttando contro il mondo intero, con il nucleare in Iran, con le milizie nel sud del'Irak ed oggi con il Libano, che improvvisamente ritorna un campo di battaglia.
Chi sta spingendo tutto questo?
C'è una regia di cinici speculatori?
Chi scommette sul caro petrolio certamente ha tanti interessi in gioco e qualcuno tra loro potrebbe manovrare per questa escalation militare, economica, che potrebbe portare crisi su crisi, problemi e complicazioni.
Quello che manca in tutto questo è una politica estera per la pace da parte di tutto l'Occidente: non si capisce che vantaggio potrebbe avere l'Anato ad allargarsi sino alle porte della Russia.
Bisognerebbe trattare con i grandi Stati non Occidentali per trovare accordi per evitare conflitti ancora più rovinosi, così da ottenere il disarmo nucleare dell' Iran, per un po' di pace nelle zone di transito del Petrolio, come il Corno d'Africa, la Palestina.
Se si riuscisse a non vedere il gigante dell'Est come ai tempi della Guerra Fredda sarebbe un'ottima e intelligente evoluzione, per iniziare a stemperare le tensioni, a soffocare i rumori di guerra: è ancora nei confronti della Cina e della potenza nucleare russa che la diplomazia potrebbe fare miracoli.
Arduino Rossi