sabato 8 dicembre 2007

Il neonato pedofilo della regione Toscana


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Arduino Rossi

La Regione Toscana ha proposto un cartello contro la ...discriminazione sessuale, presentando l'immagine di un bambino, un neonato, con il braccialetto indicante come sesso di appartenenza l'omosessualità: si afferma, in questa immagine propagandistica, che omosessuali si nasce.
Ora non so cosa dica la scienza, né tanto meno cosa affermano le astruse teorie, alla moda o no, dei signori strizza cervelli, ma il dubbio atroce continua a esistere.
La natura ha diviso le specie più evolute in maschi e femmine per modificare i suoi...costumi con la specie umana?
Ora i soliti....etologi mi correggeranno: chiedo scusa sono un po'.....tradizionalista e non capisco le sottigliezze di certi uomini di cultura.
A proposito si dice uomo di cultura o di....coltura?
La questione è tipica di una discussione da dopo pranzo, quando si è al limite di una bella indigestione e i discorsi che escono sono adeguati alla situazione.
Invece la Regione Toscana, con i soldi dei contribuenti, ha deciso di fare una campagna ...democratica e liberatoria, progressista.
Gli enti pubblici non dovrebbero trattare gli interessi di tutti i cittadini?
Se uno non fosse d'accordo con la campagna in questione si trova dei soldi i meno in tasca, servizi in meno, perché qualcuno, in quella regione, ha scelto di spendere il denaro pubblico per illuminarlo, con idee moderne che a lui non garbano.
Si vede che qualcuno, nella regione Toscana, si considera un'avanguardia del popolo, come un tempo credevano di essere i leninisti: sono loro che guidano il popolo e per questo possono spendere dei denari per rendere colto il volgo ignorante.
Niente di male nel propagandare le proprie idee, ma per favore usate i vostri soldini la prossima volta e non quelli dei contribuenti.
Io sono del parere che sia addirittura un reato, una forma di appropriazione indebita, ma io non sono un esperto di giurisprudenza e lasciamo ai giudici il parere sulla questione: dubito che ci sia un solo giudice che possa aprire un fascicolo contro i responsabili della regione Toscana, ma questa è tutta un'altra storia.

La legge Levi sui Blog

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nacce possano essere processate?
Sì, sicuramente: la regolamentazione per questi casi può essere considerata valida.
Invece c'è il timore che da questa nuova legge si passi poi a limitare la libertà di espressione, con qualche celato metodo ricattatorio e coercitivo, tipico della politica nazionale: secondo fonti internazionali l'Italia è al 35° posto per quanto riguarda la libertà di stampa.
Oltre all'obbligo di iscrizione dei giornali online al Roc (registro operatori della comunicazione), c'è pure la notizia di aiuti all'editoria.
Come finiranno questi soldi e a chi andranno?
Si spera che qualcosa possa terminare proprio per la stampa online, quella libera ovviamente.
Io sono del parere che alla fine questa legge non muterà molto il panorama di Internet: non ci sarà la chiusura in massa del 99% dei blog.
Non conviene a nessuno ostacolare questo mezzo e non è possibile arrestarne lo sviluppo: neppure le dittature riescono a contenere il flusso di libertà che ne esce.

La crisi possibile del governo Prodi


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Arduino Rossi

Il governo Prodi vive sul filo del rasoio e potrebbe cadere per il raffreddore, con relativa assenza, di un paio di senatori, in caso di voto di fiducia.
La nostra Prima Repubblica aveva un sistema proporzionale, che premiava le micro formazioni, pure quelle che riuscivano ad ottenere circa 50 mila voti, quelli necessari per eleggere un solo deputato, in un collegio elettorale.
Era la frammentazione e la premiazione del localismo, ma il sistema delle alleanze era tale che, dopo una crisi di governo, se ne faceva subito un altro: si avevano continui rimpasti, in stile tutto italico.
La Prima Repubblica ha fatto la fine che tutti ricordiamo, invece il sistema elettorale maggioritario, proposto da un referendum, non è mai stato totalmente applicato.
Pare proprio che i nostri governanti non amino essere a capo di coalizioni che non siano pure maggioranze assoluto nel Paese.
Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: il Presidente del Consiglio deve stare sempre in equilibrio e tutti i suoi sforzi stanno nella ricerca di compromessi.
Così non si governa: allora si vuole un sistema bipartitico o con due grandi schieramenti, alla tedesca, ma con una forte caratteristica maggioritaria.
Mi spiego meglio: la maggioranza può essere assoluta, con più del 50% o relativa, ovvero far governare la formazione che riceve più voti e venga premiata con più deputati delle altre formazioni separate e frammentate.
In questo sistema si avrebbe una grande governabilità, perché basterebbe pure il 40% o anche meno per detenere il potere politico.
Che si può dire?
Con un maggioritario autentico il potere centrale sarebbe ancora più distante dalla gente della strada di oggi: bisogna ricordarsi, nonostante le affermazioni di rito dopo le elezioni, che i governi difendono, prima di tutto, gli interessi di chi li ha votati e poi anche di chi non li ha votati.

Prodi e il potere

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Arduino Rossi

Prodi resterà al potere ancora un po', forse mesi, forse tutta la legislatura.
Cadrà quando avrà esaurito le sue funzioni?
Forse Prodi dovrà andare a casa, come sperano le opposizioni, quando qualcuno si accorgerà che lui e altri come lui sono un po'....superati.
Cosa non va nell'attuale maggioranza di governo?
Cosa non andava nella precedente coalizione al potere?
Non c'è un governo attento alla realtà attuale: la grande zavorra che appesantisce il Paese è ...la burocrazia.
Anni fa Berlusconi aveva promesso di ridurre il numero delle tasse a una decina, di semplificare tutta la normativa, di rendere efficiente e razionale l'apparato burocratico.
E' certo che, per modificare in modo sensato un mondo formato da centinaia di migliaia di leggi e cavilli legali, milioni di interpretazioni e tonnellate di circolari chiarificatrici occorrerebbe una rivoluzione, non una violenta sommossa popolare, ma un'intelligente ristrutturazione degli uffici.
Servirebbero pochi principi: il primo è quello di semplificare tutto per non ostacolare e complicare la vita, inutilmente, a chi agisce nel mondo dell'imprenditoria.
La seconda è quella di dare uno scopo valido ogni atto pubblico, finalizzandolo a qualcosa di utile, come controlli contro l'evasione fiscale, o per proteggere l'ambiente e il patrimonio artistico,.....
Dovrebbero scomparire tutte le norme che sono ormai sorpassate, che servono solo a dare lavoro agli impiegati, tanto per dare qualche stipendio in più.
Davanti a queste situazioni la risposta della politica è stata quella di proporre una legge non molto chiara su Internet e i blog: qualcuno ha urlato, parlando di attentato alla libertà di opinione.
Sinceramente le guerre tra De Magistris e Mastella ci distrae da altri problemi: la questione giudiziaria di Mastella terminerà fra anni.
E' questo il dramma nazionale: qualsiasi causa, qualsiasi atto pubblico si blocca, è rallentato da mille procedure, spesso senza nessuna utilità pratica.
Se la giustizia fosse rapida potremmo avere un'archiviazione o un processo per Mastella entro pochi mesi.
Così sapremmo chi è calunniato e chi è nel torto.

Premio Nobel, ma sei scemo!

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Arduino Rossi

Se un misero mortale dice una sciocchezza nessuno ci fa caso, ma se è uno scienziato allora tutti drizzano le orecchie e ascoltano con attenzione.
A questo punto è legittimo chiedersi chi sono questi grandi lumi dell'umanità.
Sono dei geni dalla scienza infusa?
Sanno di tutto di più?
Sono dei perfetti imbecilli al di fuori del loro settore scientifico?
Quante stupidaggine sono passate alla storia perché sono state affermate da quel tale, tanto intelligente?
C'è una teoria scientifica che considera il cervello diviso in due settori, due emisferi, due lobi con delle caratteristiche separate: la matematica, le arti figurative si collocano a destra, mentre il linguaggio e la sua logica sono a sinistra dei nostri cervelli.
Pare che pure questa teoria è un po' superata, ma ciò che conta è capire che se uno conosce molto bene una materia non significa che sappia ogni cosa, non vuol dire, che fuori del suo settore, non possa esprimere perfette stupidaggini.
Ora facciamo la prova del nove: mettiamo in bocca a un demente, a un noto...... cretino le stesse frasi dette dal grande cervellone.
Cosa si otterrà?
Avremmo uno squallido esito.

La classe politica

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Arduino Rossi

Scusate se torno sulla questione della classe politica e i suoi difetti, ma pare proprio che il sistema Italia si morda la coda: i nostri rappresentanti non sono molto simpatici, anzi spesso sono criticati.
Sono pochi coloro che seguono il “culto della personalità” di questo o quel politico: in genere sono i militanti ad adorare i detentori del bastone del comando, che sono persone poco stimate dalla maggioranza delle persone.
Sotto tutti i nostri amici, che ci governano, ci sono …gli amici degli amici, che formano una speciale catena, definiamola di San Antonio.
Tutti si fanno favori? Tutti tengono famiglia?
Sopra o a sostegno dei politici chi c’è?
Secondo la vecchia interpretazione marxista ci sono i capitalisti, coloro che detengono il potere finanziario.
E’ proprio così?
Non credo che lo sia come si immaginava la propaganda comunista di altri tempi: non abbiamo ricconi con il cilindro e il sigaro, ma semplicemente tanti interessi, anche piccoli, anche i nostri, che permettono al…sistema di reggersi.
Il nostro capitalismo è un po’ all’italiana, un po’ famigliare, con tante stampelle, datele dai politici, che spesso favoriscono il tale e non il tizio, non sostenitore della corrente, del partito.
Sono situazioni della Prima Repubblica?
Pare che il vecchiume, che inizia a puzzare, resista a tutte le riforme possibili per colpa o per merito di interessi particolareggiati e particolari: se l’ufficio delle ….tasse funzionasse a dovere si dovrebbe pagare tutto e non si svicolerebbe dai controlli.
E’ meglio che le cose vadano così come vanno, sembra che dicono molti contribuenti, ma poi non ci lamentiamo dei disguidi, delle inefficienze.

Sbatti il mostro in prima pagina

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Arduino Rossi

Un tempo si diceva: sbatti il mostro in prima pagina.
Era il vecchio metodo giornalistico usato dalla stampa cartacea per farsi notare e battere la concorrenza.
Non c'è nulla di nuovo?
Purtroppo no, queste forme esagerate, entrano in tutte le case e non tutti sono pronti a filtrare come si deve il messaggio televisivo, magari spegnendo il televisore, se è necessario.
Si ricercano fatti anormali, orripilanti, di follia criminale, per mostrarli come eventi che avvengono dietro l'angolo, nella casa del vicino un po' solitario e scontroso.
Pare tutto ovvio, quasi banale, quasi quotidiano, ma tutto questo appartiene invece alla pazzia, si spera rara e demenziale.
Intervistare un assassino, semi-demente o demente e presentare al grande pubblico le sue stravaganze, le sue voglie, i suoi appetiti significa voler terrorizzare ancora di più la gente: può solo portare una grande sensazione di timore, di insicurezza.
Ci sono già abbastanza pregiudizi tra le persone, ostilità insensate senza che si debba cercare l'orco nel collega di lavoro.
Inoltre lo spirito aggressivo e la voglia di sopraffare l'altro sta veramente spingendo tutto oltre il limite dell'umano: la follia è da curare non è da esibire. non mettiamo i mostri nello zoo mediatico.