lunedì 14 luglio 2008

Posso permettermi di consigliare qualche taglio alla spesa pubblica?


Il primo risparmio lo avremmo dal taglio dei finanziamenti alla stampa di partito, il secondo dalla riduzione a metà del numero dei deputati e dei senatori, il terzo dall'eliminazioni delle Province e dalla riduzioni dei comuni piccoli, da accorpare in entità di dimensione maggiore, per risparmiare sui costi della micro burocrazia.
Un'altra forma di risparmio, con i dovuti metodi e controlli, sta nel derogare a strutture private i lavori buroratii d'ufficio.
Quanti soldi si risparmierebbero?
Miliardi di euro all'anno, ma soprattutto il risparmio funzionerà se i politici saranno meno numerosi.
Sempre di meno potranno essere gli sprechi con una gestione priva di clientelismi: i raccomandati sono peggio di una punizione divina, una piaga d'Egitto.
Il primo grande guaio italiano, la fonte di tante malformazioni sta nel gran numero di normative, nella loro confusione e le loro contraddizioni assurde, ma soprattutto nell'abilità negativa di tutti quel popolo di, avvocati azzeccagarbugli, spesso al limite della legalità, sempre oltre la lealtà e la sincerità.
C'è un mondo corrotto, o quasi corrotto, con funzionari sempre arroganti, ignoranti, anacronistici: è un peso su tutto il Paese, che se fosse eliminato, permetterebbe di trovare risorse per le famiglie, la scuola, pubblica e privata, per le pensioni e la santità, per l'ambiente e la ricerca scientifica.
E' interessante scoprire che pure nel mondo universitario questo avviene e lo sanno bene i ragazzi che frequentato l'Università: proprio tra i docenti si scopre gente con spesso problemi ....
Si dice che la paranoia, malattia mentale che spinge a sentirsi grandi e perseguitati, sia una malattia professionale dei docenti universitari: questo è quasi normale, ma se oltre al fatto di problemi di equilibrio mentali i nostri grandi professori sono pure dei non meritevoli, perché con amicizie che li hanno collocati dove si trovano.
L'Italia cambia o affoga.
Arduino Rossi

In difesa della famiglia


Dopo anni spesi a contrastare, di fatto, il ruolo della famiglia tradizionale, dopo aver reso difficilissimo la vita a chi vuole una vita normale, con figli normali, ci si accorge che la società non funziona.
Ci sono pochissimi figli e pure crescono male, molti non hanno una guida, un senso della vita.
Si è cercato di inserire nella scuola e nella società i figli degli emigranti, ma alla fine si è ottenuto un disastro sociale, che le "brave maestre", le buone professoresse, con tutte le loro buone iniziative non hanno potuto impedire: dopo tanti sforzi individuali non trova un freno il sorgere di situazioni di disagio sociale.
C'è un bullismo così spavaldo che ha pure il coraggio di alzare la voce e di cercare giustificazioni sociologiche, aiutato da quelle forze politiche e sociali, grazie a Dio, moribonde: sui giornali pagati con i soldi dei contribuenti, con il famoso miliardo di euro sprecato per mantenere pennivendoli di partito, ogni tanto riappaiono articoli divertenti di "giornalisti", che difendono il loro posto con le unghie e con i denti e proseguono con teoremi astrusi.
Se non arrivassero più i contributi pubblici dovrebbero andare a lavorare veramente.
Questa genia, residuato bellico di battaglie talvolta giuste e talvolta sbagliate, continuano a contrastare il ruolo sociale che da almeno 3.000 anni ha la famiglia, con la logica della famiglia alternativa, con banalità sul mondo moderno e la civilissima Europa
E' giunta l'ora di mandare costoro nel mercato del lavoro e pure loro proveranno la fatica di alzarsi alle sette per scaricare cassette di frutta al mercato ortofrutticolo, fare i manovali in nero, fare gli impiegatini in uffici di piccole ditte, con il padroncino dietro le spalle.
Capiranno perché molti italiani non accettino, a tali condizioni, di svolgere lavori così gravosi e mal pagati: capiranno cosa significa portare a casa un magro stipendio per mantenere i figli, senza vendere fumo sul giornale finanziato dall'amico Onorevole, con i nostri soldi.
Sto sognando?
Dipende da tutti noi mandare i parassiti a guadagnarsi il pane.
Arduino Rossi

mercoledì 2 luglio 2008

La crisi della sinistra



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Un fatto mi sorprende della sinistra italiana: c'è una destra aggressiva, xenofoba e pericolosa, ma a sinistra si continua con una retorica fuori moda.
Si parla di nazismo, di razzismo, di fascismo: ci sono alcuni personaggi seri e ridicoli che, con musi duri ed accigliati, sparano sentenze, condanne a non finire, sempre più o meno uguali.
Così la gente, il 60%, ma in futuro anche il 70% e più, è indifferente.
Si sentono sempre più frasi come queste: "Cosa me ne importa! Non voglio problemi. Non voglio zingari ed extracomunitari tra i piedi."
Qualche cervellone della sinistra parla di rieducare il popolo, anzi il popolino, con quel modo di fare tipico delle vecchie avanguardie: sono loro che capiscono, sono loro il faro del popolo.
Ormai i razzisti ridono per la scemenza di chi si strappa le vesti per ogni provocazione: io temo il futuro e lo vedo sempre più nero, soprattutto perché la schedatura è di fatto una sciocchezza, mentre non ci si accorge dei veri rischi.
Per eliminare gli emarginati è preferibile non schedarli, ma fare in modo che non esistano, che non siano mai esistiti, almeno per la burocrazia: se non hanno un nome negli schedari, un posto nell'anagrafe, li si può far scomparire.
Il nazisti volevano far credere che non furono eliminati 12 milioni di ebrei, zingari e altri esseri per loro "inferiori" ( erano tutti coloro che non rientravano nella logica della presunta razza perfetta): costoro volevano negare l'esistenza in vita dei 12 milioni di assassinati e tentano ancora oggi di farlo.
C'è un pericolo nazista in Italia, in Europa: è molto diverso dal precedente per metodi e programmi, ma è ancora più pericoloso.
Non ci sono camice nere o brune, non ha neppure una base ideologica.
Non è con la retorica che si può fermare tale rischio, ma con leggi sicure, niente buonismo, l'altra faccia del nazismo: serve una critica serrata a tutto ciò che sta sorgendo di maligno, non solo a destra, ma pure a sinistra.
Se si perde la dimensione dell'era in cui si vive si rischia di affogare nel pantano delle ideologie farfugliate, zeppe di contraddizioni e un po' folli, lasciando ritornare a galla vecchi mostri del passato, ancora vivi, in fondo al mare dell'inconscio collettivo dell'Europa.
Arduino Rossi

Le impronte digitali dei rom



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Perché usare un metodo da polizia criminale per identificare dei minorenni?
Non c'era un altro sistema?
I bambini rom hanno tantissimi diritti violati: non possono giocare, non hanno una casa decente, non hanno la scuola, non hanno un'assistenza medica valida, non hanno la possibilità di scegliere e cambiare esistenza in futuro, non hanno.......
Il diritto alla privacy per questi monelli però fa un po' ridere: sono sulle strade e a botte o con sedativi, per tenerli buoni, con pizzicotti per farli piangere, mantengono i loro genitori, o presunti tali, con la richiesta dell'elemosina, la loro privacy è violato in centomila altri modi.
La destra è punitiva, risoluta a castigare senza troppe remore, la sinistra assomiglia troppo a quelle vecchie contesse con tanta filantropia nei loro cuori nobili: danno tante caramelle ai bambini poveri, con qualche "poverino" mugugnato e una o due carezze sui capelli, poi si laveranno molto bene le mani.
Nobildonne e gli ultimi utopisti non potrebbero vivere senza quei mocciosi scalzi e sudici che danno tanto colore alle nostre città: l'imporante però è nascondere bene il portafogli.
I diritti dei minori sono cose serie e ripeto sino alla noia, pure gli zingarelli devono avere le stesse opportunità dei nostri figli, né più e né meno: non so e non credo che grazie alla schedatura si potrà sconfiggere l'accattonaggio dei bambini.
Arduino Rossi

Ufo



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Di dischi volanti se ne parla poco: ormai, dopo le bufale di alcuni esperti del settore, si tende sempre più a diventare scettici.
I fisici sorridono perché credono praticamente impossibile il superamento delle immense distanze spaziali, poi, io credo, se arrivassero esseri superiori si presenterebbero subito da loro.
Sicuramente i nostri "geni dell'astrofisica" non possono immaginare che tali menti eccelse potrebbero cercare contatti se non con loro, altrettanti esseri superiori, o così si reputano i nostri cervelloni.
Una volta si attendevano i Marziani, ma per ora ci si accontenta della scoperta, quasi certa, di un po' di ghiaccio sul pianeta rosso e pare già molto.
Di pianeti probabilmente nel Cosmo ce ne sono a milioni, forse a miliardi: su qualcuno di questi degli strani insettoni si devono essere evoluti come noi o più di noi e forse si vuole pure fare un viaggetto negli spazi siderali.
Non so se si divertono, se ci considerano interessanti o buffi.
Un po' di turismo interstellare è sempre piacevole, anche per gli omini verdi con le antenne, parenti delle cavallette.
Sì, scusate la battuta, ma forse in troppi lavorano eccessivamente e alla sera sono stanchi, hanno sonno.
Altri bevono e si fanno di peggio, specialmente di notte, poi c'è sempre chi "prende lucciole per lanterne": vede luminarie terrestri, aerei in volo o altro.
Sono troppo realista e scettico?
No, pure io vorrei conoscere questo ET, augurandomi che non sia cattivo e brutto, non mangi i bambini, non ci porti malattie incurabili, ma solo buone cose e tecnologia utile.
Peccato che non si presentino come persone educate (come alieni per bene) e continuano a giocare a nascondino.
Arduino Rossi

Oggi c'è un miliardo di PC sulla terra.



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Oggi c'è un miliardo di PC sulla terra.
Prevedere e profetizzare è quasi impossibile: non ho la sfera di cristallo, ma un fatto è certo, siamo di fronte alla più grande rivoluzione culturale del pianeta.
Ci sarà la possibilità di veder miscelate e confuse molte realtà culturali: in pratica sarà più facile comunicare con Internet e con tutto il mondo per il cinese, per l'africano, quindi conosceranno sempre più persone e idee diverse, allontanandosi sempre più delle loro culture tradizioni e dai villaggi vicini, ancora non modernizzati.
Il sincretismo si diffonderebbe in ogni luogo e nuove sette sorgeranno: io vedo in tutto questo una grande occasione per far cadere barriere.
Ho pure molti timori di "contaminazioni" negative, con il sorgere di nuovi movimenti politici, forze con rivendicazioni potenti e violente,
Non a caso Al-Qaeda usa Internet per diffondere i suoi proclami, ma per i tradizionalisti di tutto il mondo Internet potrebbe segnare la fine o l'obbligo a mutare: è il comportamento più odiato da chi ritiene che la trazione sia un pilastro dell'Universo.
Le lingue non saranno una barriera, o lo saranno sempre di meno, grazie ai traduttori automatici delle lingue.
Sarà tutto bello questo nuovo mondo con i computer, collegati a Internet?
Arduino Rossi

Il merito



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Il merito è una parola da sempre sbandierata: se ne parla, se ne sparla ed è un valore legato alla ricchezza prodotta, ovvero alla resa della merce che si produce una volta raggiunto il mercato.
Se si crea qualcosa che vale tanto, costa tanto, rende tanto si vale molto, altrimenti si è dei falliti.
E' giusto?
Non si può protestare: è colpa la dura legge che regna oggi.
Non è quella del più forte, né quella del taglione, né quella del valore ereditato dagli avi come per i nobili di un tempo: è la legge della domanda e dell'offerta, nient'altro.
Ciò che è e sarà fuori mercato che fine farà?
Terminerà alla discarica, naturalmente, forse sarà riciclato, forse sarà abbandonato alle piogge, all'inquinamento.
Le persone che non sanno più, non possono più restare nel mercato che fine faranno?
Saranno rottamati pure loro?
I dipendenti pubblici svolgono compiti che spesso non rientrano nella logica di mercato e sono spesso "improduttivi", ma necessari: è vero che la burocrazia è spesso pesante e deve essere semplificata, snellita, resa razionale ed efficiente, ma non può essere misurata con semplici calcoli economici.
La Giustizia, la buona giustizia, non può essere sacrificata, data in cambio di una cattiva applicazione della legge: la rapidità dei processi è fondamentale, ma è più importante vedere i colpevoli condannati e gli innocenti assolti.
Stiamo diventando come gli statunitensi?
L'unico valore riconosciuto sarà il denaro accumulato, guadagnato?
Arduino Rossi