lunedì 14 gennaio 2008

Il risanamento delle spesa pubblica



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Le finanze pubbliche vanno bene: il rapporto tra deficit rispetto al Pil è sceso all'1,3%.
E’ il dato migliore dal 1999 ed è il miglior risultato del governo Prodi.
Nessuno può negare la capacita del Premier di centro sinistra di far quadrare i conti.
Invece, dall’altro lato, c’è la difficoltà dei salariati e dei pensionati: la stessa ISTAT ha fatto osservare l’affanno di molte famiglie, specialmente le più povere.
Il caro mutui, il costo della vita per i beni di prima necessità, gli affitti e anche il riscaldamento pesano su chi ha appena il denaro per arrivare alla fine del mese, contando gli spiccioli.
Questo fatto è però insolito per un governo di sinistra: preoccuparsi di più della finanza che delle necessità della gente non fa parte della tradizione politica di questa componente politica.
Il deficit della spesa pubblica è da risanare, ma come e in quanto tempo?
Soprattutto cosa si deve fare?
La tassazione colpisce sempre qualcuno, ma pure i tagli danneggiano i ceti popolari e medi.
Arduino Rossi

Riforma alla francese o alla tedesca

E’ meglio un sistema alla francese o alla tedesca?
Alla tedesca si parla di un sistema federale, con regioni forti e un proporzionale corretto.
Alla francese si intende invece un sistema centralizzato nella capitale, con un presidente della repubblica che decide e ha in mano il potere esecutivo.
Le due realtà sono molte differenti e interessano in modo diverso i nostri partiti, oso dire con simpatie trasversali alle coalizioni: i partiti minori preferirebbero un metodo tedesco, che li assicura con una loro presenza decisionale in parlamento, anche se c’è lo sbarramento del minimo percentuale dei voti, può essere del 3% e del 5%.
Il metodo francese premierebbe le grandi coalizioni e le…segreterie che le dirigono, mandando in alternanza, a dirigere il Paese, presidenti di destra e di manca, con molti poteri decisionali.
Tutto questo capita mentre il governo Prodi sta passando il suo più brutto periodo, dopo le elezioni politiche.
Ci sono complotti?
Si vogliono creare nuove coalizioni?
Arduino Rossi

Energia e ambiente

Quello che stupisce è il continuo intervento della politica in questa questione, che è soprattutto tecnica: sono gli esperti del settore che devono discutere, accapigliarsi e trovare delle soluzioni economicamente realizzabili e compatibili dal punto di vista ambientale.
Purtroppo altri interessi di parte, nazionali e forse pure internazionali, pesano sulle scelte energetiche italiane: non ci sono prove di ciò che affermo, ma molti comportamenti sono sospetti.
Abbiamo il partito del nucleare, quello delle energie alternative, abbiamo chi propone premi per chi risparmia energia, ma poi non si arriva quasi mai a qualcosa di serio, soprattutto non si limitano, se non addirittura, si eliminano gli intoppi burocratici, spesso senza scopo logico e razionale.
Il libero mercato dell’energia è da noi ancora un sogno: i privati vorrebbero, in alcuni casi, produrre energia, pure pulita, ma si trovano inghippi e difficoltà di ogni genere.
Si va dal comune, piccolo o grande, che ostacola, impedisce, talvolta per timbri e pastoie insensate, agli enti di controllo che colpiscono, con lungaggini infinite.
Inoltre nessuno vuole vicino a casa qualsiasi torre, centrale, sia eolica che nucleare.
Arduino Rossi

Golfo Persico e gli attriti Usa Iran.

Chi ha interesse a giocare con il fuoco?
E’ sicuro che gli speculatori hanno dei grandi vantaggi da queste crisi: in questo periodo il petrolio iniziava a calare il suo incredibile prezzo e proprio in questo periodo cinque imbarcazioni dei Pasdaran stavano rischiando di immolarsi per fare qualche danno alle navi degli Stati Uniti.
La crisi dell’energia nucleare iraniano è da poco rientrata o è stata contenuta dalla diplomazia internazionale.
La crisi pachistana non è esplosa in una guerra civile: a questo punto si rischia uno scontro con la vecchia tecnica delle cannoniere.
E’ un fatto storico antico quanto la storia: una scaramuccia può giustificare una risposta adeguata che innesta un conflitto di vaste proporzioni.
Se questo può consolare bisogna ricordare che la speculazione è al rialzo, ma poi c’è pure quella a ribasso, quindi dovremmo vedere il prezzo dell’oro nero calare, se non crollare.
Sono troppo ottimista?
Arduino Rossi

sabato 12 gennaio 2008

I gatti ......assassinati


I Gatti sono animaletti che stanno con noi da almeno 5.000 anni: furono gli antichi egiziani ad adottarli, a venerarli come quasi divinità.
Servivano nei grandi granai, a difesa di quella ...maledizione che era ed è costituita dai topi: spesso gli interi raccolti erano distrutti da questi roditori.
Inoltre i topi hanno sempre portato, come veicolo di infezione, malattie terribili.
Così l'uomo ha imparato a rispettare e a stimare i gatti: animali puliti, riservati, indipendenti e affettuosi.
Per secoli i felini domestici non hanno avuto grandi problemi, tranne durante le carestie e l'epoca della caccia alle streghe, che erano visti come strumento di Satana e portavoci del Diavolo.
Furono pure loro gettati sui roghi delle streghe, loro padrone, specialmente se neri.
Oggi invece siamo in un'epoca iper igienista: i gatti sono simbolo di un passato ....popolare, da case popolari.
Nei condomini sono odiati, perseguitati, avvelenati, nonostante la normativa severa che li dovrebbe proteggere, nonostante le leggi che puniscono chi sparge veleno nell'ambiente.
I nemici delle cacchine, dei miagolii notturni, non si fermano davanti a nulla.
Questi irriducibili dell'ordine condominiale si muovono nelle tenebre, rischiano la prigione, la vita dei bambini, che potrebbero toccare le esche avvelenate, la salute di tutti, con la diffusione di veleni, che si aggiungono ai già numerosi che respiriamo e mangiamo tutti i giorni, ma non hanno titubanze: i gatti sporcano il prato all'inglese, sono indecorosi.
Non c'è nulla da fare: la cacchina dei mici offende la decenza e il buon nome del palazzo, così signore isteriche urlano e minacciano, mentre i mariti eseguono, disperdendo bocconi all'arsenico, pure a mani nude.
Come finisce il dramma?
I gatti muoiono tra atroci dolori, anziani e bambini subiscono un danno psicologico e reale, ma soprattutto tornano in superfice i topi e i ratti.
A quel punto i "geni" del condominio .....signorile decidono di chiamare gli esperti per derattizzare, spendendo soldi e diffondendo altro veleno nel loro ambiente.
E' da escludere che con questa decisione si riesca a risolvere il problema dei roditori, nessuno se ne è liberato su questa terra sino ad oggi: alla fine questi amanti delle pantegane assumeranno tali dosi di sostanze tossiche da fare loro la fine del ....topo.
Arduino Rossi


La stampa in Italia è libera?

Siamo messi male, siamo al 35 esimo posto nel mondo.
Cosa manca in Italia?
C'è una concentrazione pubblica e privata della stampa: forse per questo motivo i giornali sono spesso indirizzati a favore o contro questo o quello.
Abbiamo delle vere campagne di stampa che ricordano i peggiori regimi totalitari.
Due culture hanno cattivi abitudini: la cattolica e la comunista.
La prima vede i cattivi come peccatori da ravvedere, mentre la seconda cerca un personaggio da esaltare e un malvagio da mostrare per i suoi difetti, un nemico del popolo.
Quanti nemici del popolo sono passati nella cultura italiana, prima erano demonizzati, poi esorcizzati con lo scherno.
Chiaramente tutto questo è possibile, perché l'Italia è ancora quella di Pierpaolo Pasolini, con un popolo analfabeta e una borghesia ignorante.
Questa semplicistica divisione del bene e del male, manichea, infantile, questo modo.........cretino di denigrare l'oppositore, così da annullare le sue idee, prosegue in modo rozzo.
Quello che stupisce è la tendenza di una parte della stampa ad aggredire il tale avversario o l'altro personaggio, simbolo del male: abbiamo avuto di tutto e di più: terroristi e gente che era stata posta accanto, nonostante loro, ai terroristi, uomini di destra e di sinistra.
Erano colpevoli o innocenti: si può dire che sia il potere mediatico a decidere chi sarà assolto e chi sarà condannato.
Abbiamo tanti processi farsa, ridicoli, che ci hanno messo sotto i riflettori internazionali, ma come in un regime, l'opinione pubblica interna non sapeva nulla delle critiche estere.
Arduino Rossi

Prodi è sempre a rischio, ma non troppo

Il governo Prodi potrà cadere per gennaio?
Sino ad oggi non si è ancora riusciti a passare dalla Prima Repubblica a una Seconda Repubblica, questa attuale nessuno ha il coraggio di definirla la nuova Repubblica Italiana: non è né maggioritaria, né proporzionale, né federale, né accentrato a Roma.
Silvio Berlusconi come sta?
Se cade il governo Prodi vede sicuramente allontanarsi la riforma radio televisiva e se ne parlerà alla prossima legislatura, salvo qualche tradimento della sua coalizione, che lo spiazzerebbe ancora: questo in passato è già capitato.
Dicono i cinesi: "Grande è la confusione sotto il cielo!"
Noi italiani, per quanto riguarda situazioni caotiche e intricate, siamo dei veri maestri ed è sempre difficile prevedere il futuro politico.
Voglio osare, anche senza avere con me una sfera di cristallo: non credo che Prodi cadrà a gennaio, non subito almeno.
Tutte queste dichiarazioni di guerra servono probabilmente a favorire un rimpasto di governo, a spingere a destra o a manca la politica governativa.
Il risultato finale è il solito: abbiamo un crescente sentimento di ostilità contro la politica, stato d'animo che con il tempo potrebbe diventare pericoloso.
Abbiamo i soliti giochi, da corte bizantina, nei palazzi del potere.
Arduino Rossi