giovedì 17 aprile 2008

Elezioni



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Le elezioni del 1948 sono lontane 60 anni da noi, ma qualcosa di quella grande ed epocale battaglia politica pare ancora presente: si parla ancora di fascismo, di comunismo, di libertà e di tricolore da proteggere dagli avversari.
Ora si stanno giocando le ultime carte, o se preferite si stanno sparando le ultime scaramucce: Silvio pare tranquillo, a torto o a ragione e si sta già comportando da padrone di casa, spostando e promettendo cariche, favori e già tratta.
Casini si pone come alternativa ai due poli, ma potrà essere l'ago della bilancia se i voti non basteranno a nessuna delle due coalizioni principali.
Le ultime bordate, che servono a dare uno scossone agli indecisi, sono pure pesanti: si parla di tradimenti da parte di Fini verso il suo elettorato, di antimafia e di rapporti mafiosi da questa e dall'altra parte.
Si chiacchiera veramente molto, ma come esattamente governeranno resta un po' misterioso: si sa che Berlusconi è anti statalista, mentre la sinistra ha buoni rapporti con le istituzioni.
Oltre alle promesse di tagli alle tasse e regali a tutti non ci si immagina come governeranno: il vero pericolo è che chiunque vinca non riesca a decidere, a fare.
Comunque attendiamo fiduciosi e dormiamo sonni tranquilli: il vincitore non stravolgerà, né modificherà l'Italia, ma nella migliore o peggiore delle ipotesi, gli darà un indirizzo.
Per cambiare questo Paese serve una volontà popolare forte o gravi situazioni economiche, che nessuna si augura: gli italiani amano la tranquillità e disdegnano i grandi mutamenti, specialmente se improvvisi.
Un fatto è certo: in questa campagna elettorale sono uscite delle proposte interessanti.
Riduzione della spesa pubblica, che non dovrebbero creare grandi disagi ai cittadini comuni, tranne ai pochi politici di professione.
Sarebbe bello vedere meno auto blu e meno politici a tempo pieno, ma pure tagli seri a quegli sprechi, che per metà sono dovuti alla negligenza, alla noncuranza dei beni pubblici e in parte sono frutto di interessi privati in atti pubblici.
Silvio Berlusconi ha proposto la perizia psichiatrica per i Magistrati e io oso ribattere che servirebbe a tutti gli uomini di potere in Italia e nel mondo: le camicie di forza ci avrebbero salvato da Stalin e da Hitler.
Arduino Rossi