venerdì 5 settembre 2008

I fanulloni sono stati precettati



Sostieni l'editoria indipendente: acquista questo e-book su Lulu.




LINK-UTILI


Sono stati così 25.000 i dipendenti pubblici che hanno “preferito” restare al caldo, dietro le loro scrivanie e non hanno marcato visita, come si diceva un tempo nel gergo militare.
Sono tutti contenti?
No, ovviamente!
Oltre a chi è rimasto a lavorare nonostante l'afa, ci sono i sindacati, tutti dalla Cisl Cgil e Uil, con le sigle dei sindacati di base, dei gruppi autonomi di categoria: tutti assieme non sono felici.
I tagli sono stati consistenti, senza contrattazione e poi c'è la questione del trattamento diverso per i lavoratori dipendenti da quelli pubblici.
Brunetta è entusiasta e parla di miglior efficienza nei servizi svolti, fatto però da dimostrare e difficilmente misurabile con semplici valutazioni.
Era necessario un ministro tutto di un pezzo per mandare al lavoro i fannulloni?
Sono tutti fannulloni quelli che sono tornati al lavoro?
Gli assenti che sono rimasti a casa sono tutti autentici ammalati?
Un medico mi ha confidato che tra i pubblici dipendenti c'era il terrore nei primi giorni dell'entrata in vigore del Decreto Brunetta.
Persone non al massimo della salute erano andate al posto di lavoro, per non perdere parte dello stipendio, per non avere problemi con la visita fiscale.
Tutti questi dipendenti, in un certo senso precettati, renderanno di più?
Ora lo stesso ministro si è accorto che dovrà usare anche la carota, per far funzionare i pubblici servizi.
A questo punto ci sono dolori: i dipendenti pubblici sono persone stanche di non vedersi valorizzati per il lavoro veramente svolto.
Il merito è legato a fattori misteriosi quasi sempre.

Il nobili sono ancora prepotenti



Sostieni l'editoria indipendente: acquista questo e-book su Lulu.




LINK-UTILI


Mi è capitato un fatto incredibile, o almeno che ha dell'incredibile per me: un tizio (non faccio nomi) mi ha detto che, per un insulto su un blog a un nobile, o meglio agli antenati di costui, ha fatto scatenare un putiferio.
Un tizio sosteneva, commentando un comunicato, che quelli, i nobili in questione, avevano fatto i soldi sulla pelle dei suoi avi, contadini.
Il “potente” signorotto ha presentato una denuncia alla polizia postale per difendere l'onore di famiglia.
Tutti noi sappiamo che la polizia postale ha tante cose da fare: non c'è casella postale che non sia invasa da e.mail di truffatori che organizzano imbrogli, c'è il terrorismo che naviga su Internet, ci sono i farabutti che si impossessano dei dati delle persone per rubare l'identità, per truffe o altro.'
Ci sono i pedofili e spesso le nostre segnalazioni finiscono nell'archivio della polizia, se non le nostre denunce, per il gran numero di misfatti che capitano tutti i santi giorni nella rete.
Ora pare che il nobile sia riuscito a ottenere notizie precise sul suo calunniatore, o presunte tale, ottenendo l'indirizzo informatico: si vede che ci sono persone che arrivano dove noi non possiamo neppure sperare di avvicinarci.
Le domande che mi pongo sono tante, ma una in particolare mi interessa.
Siamo tornati nel Medioevo?

venerdì 8 agosto 2008

Lo spettacolo della pena capitale



Sostieni l'editoria indipendente: acquista questo e-book su Lulu.






LINK-UTILI



La pena di morte potrebbe essere uno spettacolo popolare, anche se servono stomaci forti per vederla: se fosse diffusa veramente, su Internet, anche in televisione, batterebbe tutto e tutti,
In fondo il condannato a morte è uno sconfitto, che si è fatto catturare come un fesso.
Se ora lo friggono sulla sedia elettrica se lo merita, ma non per le sue colpe, perché non è riuscito a sfuggire ai giudici.
Inoltre tra la gente il desiderio di giustizia sommaria è grande: in molti si augurano che i colpevoli paghino, anche con la vita e non per tutta la vita, come è giusto per gli assassini.
La tensione sale e il senso della pietà scende, con la tolleranza e la voglia di perdonare, o almeno concedere ai colpevoli il tempo di pentirsi durante la pena.
Si sa che pure le incertezze economiche, la paura del futuro, per sé e per i propri figli, fa salire l'istinto di autodifesa, che si sfoga con i colpevoli o presunti tali.
Il capro espiatorio era un capretto di un anno, che il popolo di Israele mandava praticamente a morire nel deserto, in espiazione dei peccati di tutto il popolo.
Questo è un metodo usato da tutti i poteri, quando le cose vanno male:
si prende uno o più di uno, su cui caricare le emozioni negative della gente e lo si punisce in modo esemplare.
Ci furono gli ebrei, le streghe, gli eretici, ma pure i cristiani, gli armeni, i cinesi per alcune popolazioni asiatiche, che furono accusati di ogni nefandezza, per poi colpirli, emarginarli, massacrarli.
I pogrom nella Russia zarista, i neri impiccati dagli incappucciati del Ku Klux Klan nel Sud degli Stati Uniti, gli armeni nella Turchia dell'inizio del Novecento sono l'esempio negativo, quasi classico, di odio insensato, irrazionale, usato dal potere ufficiale per allentare la tensione interna.
La gente desidera giustizia sommaria?
Arduino Rossi

Il gestaccio di Bossi alla bandiera



Sostieni l'editoria indipendente: acquista questo e-book su Lulu.




LINK-UTILI


I gruppi comunisti, in passato, erano più amanti della Patria del capo indiscusso della Lega Nord: è un fatto strano e un po' lascia perplessi.
I simboli, per un certo modo di considerare la politica e la Nazione, sono sacri: guai ad insultarli.
Infatti esistono delle leggi che condannano il vilipendio alla bandiera: probabilmente ci sarà un seguito giudiziario di questa vicenda, che darà inevitabilmente altra pubblicità a Bossi.
Portare in tribunale per un gesto di ribellione un leader politico, non in ottime condizioni fisiche, è il miglior modo di renderlo popolare presso la sua base.
Ora il Pd vuole chiarezza e sostiene che i leghisti attacchino l'unità nazionale, proprio dal cuore del potere.
Ora è impensabile che gli uomini di un partito con cariche istituzionali così importanti, con Ministri e la partecipazione diretta al governo dello Stato Italiano, possano desiderare di smembrare l'Italia: andrebbe contro i loro interessi.
Alla peggio spingeranno al federalismo, visto come panacea per tutti i mali.
Facciamo il riassunto della situazione: Bossi fa un gestaccio, la destra minimizza e la sinistra urla allo scandalo.
Si sostiene che Silvio Berlusconi sia ricattato dalla Lega, che il Paese si potrebbe frantumare.
I portavoce della maggioranza invece sostengono che si cerchi lo scandalo per non vedere e far vedere i grandi risultati del governo, un esempio le strade pulite a Napoli.
Sì, tutto finisce in un battibecco su argomenti un po' datati: il vittimismo della maggioranza, le accuse, ripetute mille volte della sinistra, i giudici visti come eroi o come infami, a seconda della posizione politica.
Questi giudici sono politicizzati?
Sono a servizio dei comunisti?
Sono gli amici dei nemici di Berlusconi?
Sono dei combattenti solitari contro il male?
Sono.......?
Io invece ho la sensazione che qualcuno reciti delle parti da copione e le ripeta sempre allo stesso modo, cambiando scena e teatro, ma non argomenti.
Sì, forse cercano di allontanare la nostra attenzione da altre questioni, serie e gravi, che ci pendono sulla testa.
La recessione, la crisi delle famiglie, anche dal punto di vista economico, il lavoro per i giovani, l'ambiente, l'energia che non c'è, il terrorismo, l'invecchiamento della popolazione sono problemi grandi come macigni: speriamo che dall'autunno si ricominci a parlare di queste faccende.
Arduino Rossi

La lentezza della Pubblica Amministrazione



Sostieni l'editoria indipendente: acquista questo e-book su Lulu.




LINK-UTILI


Le lentezze e le lungaggini, che i cittadini trovano insopportabili, non sono sempre per colpa dell'ultimo "fesso" che sta dietro allo sportello: spesso chi sta allo sportello è uno che deve rispondere a mille persone, che si sente dire anche parolacce e dopo una giornata zeppa di problemi, è pure accusato di essere un fannullone.
Invece negli uffici accanto ci sono dirigenti incapaci, (non sempre, ma talvolta), ci sono impiegati dediti all'attività di "lecca piedi", mestiere molto apprezzato da quasi tutti i dirigenti pubblici, che amano essere ossequiati, lodati.
Di chi si parlerà male?
E' ovvio, del "fesso" che sta allo sportello, o nell'ultima stanza, tra due o tre pile di scartoffie: saranno loro quelli indicati come fannulloni.
Sì, nel Pubblico Impiego ci sono tanti personaggi simili al famoso ragionier Fantozzi, tanti poveracci in archivi polverosi.
In un fatto le nostre amministrazioni sono avanti: sono state le prime a inventare il mondo virtuale.
Sì, intendo quel mondo fantastico dove la realtà oggettiva è stravolta, modificata.
Il nostro Brunetta cosa sta facendo?
Semplicemente tagliando un po' di malattia, riducendo gli incentivi, che prima cadevano a pioggia, o peggio, solo nelle tasche degli amici dei capi.
Il merito esiste nel pubblico impiego?
Qualche eroe, che impedisce il crollo totale della burocrazia resiste, ma non è mai riconosciuto: ciò che conta è il merito "politico".
Arduino Rossi

Finalmente hanno catturato il criminale di guerra Radovan Karadzic.



Sostieni l'editoria indipendente: acquista questo e-book su Lulu.




LINK-UTILI


Scusate se ripropongo la questione serbo-bosniaca non in chiave religiosa, etnica, culturale, ma solo come violenze compiute da criminali sulla popolazione inerte, specialmente sui civili.
Tutto diventa diverso: le vittime, tutte e indiscriminatamente, devono avere giustizia.
Non devono attendere quella divina, ma meritano una risposta chiara, anche processuale.
A proposito! Cosa fa oggi chi non mosse un dito, quando i massacri erano in corso?
Esiste pure una responsabilità morale dei politici e perché no, dei giornalisti che non raccontarono la verità, tutta la verità, nient'altro che la verità.
Con questo non voglio propormi come la fonte del vero: cerco solo di capire e di districarmi in un mare di mezze bugie.
Mi scordavo: sono felice che un criminale come Karadzic sia finito in prigione.
Peccato che sia solo uno.
Mancano all'appello tanti altri responsabili di quei massacri, molti poi non sono neppure ricercati.
Arduino Rossi

L'unica giustizia che si fa in Italia è sulla stampa



Sostieni l'editoria indipendente: acquista questo e-book su Lulu.




LINK-UTILI


L'unica giustizia che si fa in Italia è sulla stampa, ma non è tutta colpa dei giornalisti: i processi sono troppo lunghi: quando gli imputati non sono assolti, i procedimenti cadono in prescrizione, ovvero non si giunge a una sentenza definitiva.
Questo principio della prescrizione è un diritto di tutti gli accusati: non si può tenere sotto processo per anni un presunto innocente.
Proprio questa impunità dei politici, di tutti i politici, fa infuriare la gente: il dubbio che si cerchi di insabbiare, con successo, i processi a carico dei politici, è
forte.
Ora pure la sinistra ha le sue "vittime", da parte della giustizia politicizzata, o presunta tale.
Se questi giudici vogliono in prigione, a tutti i costi, dei politici innocenti avranno uno scopo?
Lo fanno per la loro parte politica, di destro o di sinistra?
Lo fanno per essere visti in televisione?
Agirebbero, secondo questa tesi, per mania di protagonismo e voglia di finire sotto i riflettori
Certi giudici quindi avrebbero la stessa voglia di apparire delle veline in carriera?
Solo l'Onorevole Di Pietro invece continua la sua battaglia per i giudici e l'indipendenza della giustizia: con lui ci sono molti Magistrati, una parte dell'opinione pubblica, quella spronata da Beppe Grillo per esempio.
Ora la questione principale sta nel capire quanto c'è di vero e quanto c'è di fasullo.
I politici sono furbetti e mascalzoni?
Sono vittime di una caccia alle streghe?
Arduino Rossi