martedì 4 dicembre 2007

Il Partito del Popolo Italiano di Silvio Berlusconi


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Berlusconi ha annuciato la nascita del Partito del popolo Italiano: vuole raggruppare in questa formazione tutto il centro destra.
Le differenze sono parecchie: la Lega è ben distante da Alleanza Nazionale e dai centristi di antico cuore democristiano.
Ognuno ha le proprie peculiarità. Che si può fare?
A sinistra invece la base ha scelto, ma anche qui non si sono notati grande manifestazioni di giubilo per questo strano partito, detto Partito Popolare, fatto un po' dai democristiani di sinistra, dagli ex-comunisti, diventati diessini e dai gruppi e gruppetti laici di differente formazione.
La politica è sempre più qualcosa che viene pilotata dall'alto?
Ora c'è la notizia che pure Luca di Montezemolo, forse, entrerà in politica: non si sa ancora quale schieramento sceglierà o se preferirà creare un nuovo partito tutto suo.
Io invece mi ricordo che non molti anni fa la politica era la seconda passione degli italiani, dopo il calcio: c'erano discussioni nei bar, nelle piazze, pure nelle famiglie.
Gli animi erano accesi e si urlava, si battevano i pugni sui tavoli, qualche volta: la gente sentiva la questione politica come una cosa sua.
Tutto questo appartiene a un passato popolare, veramente popolare, del nostro Paese.
Non si percepisce più quella grande voglia di cambiare o di migliore l'Italia come allora: il "tifo" durante le elezioni era come quello dello stadio e purtroppo c'erano violenze e ultrà esaltati, estremisti di destra e di sinistra.
Oggi questi nuovi partiti, frutto di fusioni differenti, che ci stanno portando verso uno scontro come quello statunitense, paiono artificiali e tutto sembra un po'..... forzato, esagerato.
Arduino Rossi

Prostituzione giovanile per il gioco d'azzardo


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Giocare e mettersi in gioco per sentirsi grandi, per avere qualche euro in tasca, con quella spavalderia facile è l'esca per finire in mano a gruppi criminali ben organizzati che sfruttano poi questi piccoli creditori in prostitute e prostituti per adulti, ci sono sempre loro, che si...... divertono con i minorenni.
La repressione del fenomeno è giudiziaria, giustamente: fatti simili riguardano il penale.
Colpire e reprimere chi abusa di questi ignari ragazzi è giusto, ma il lavoro principale deve essere educativo e alla fonte: non c'è nulla da fare, da anni l'unico valore è quello della ricchezza, del guadagno e dell'arricchimento.
Chi non vuole migliorare la sua condizione? Chi non disprezzerebbe una scorciatoia per non far più fatica?
Non sono ipocrita e mi unisco anch'io al gruppo di coloro che vorrebbero migliorare la propria condizione, ma tutto deve essere nel giusto.
I ragazzini cosa assimilano?
Vedono delle stupide e popolari trasmissioni televisive, ascoltano i discorsi dei coetanei che, per sentirsi importanti, raccontano di ricchezze immaginarie: capiscono che il denaro è il primo dei desideri della maggioranza delle persone.
Loro interpretano senza sfumature questa visione delle cose: i soldi diventano il tutto da avere, ottenere, senza tentennamenti, senza remore.
Altri adulti stanno alle spalle, chiamiamolo i ratti e la trappola scatta: questi ragazzini finiscono nelle fogne della nostra società, in balia dei desideri malsani di molti adulti.
Arduino Rossi

Il linciaggio mediatico


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Mi è capitato di assistere a un ...brutto dibattito televisivo: solitamente non resisto più di 5 minuti alle fregnacce dette, alle assurdità logiche e razionali affermate.
Quella sera, un po' per noia, un po' per curiosità sono rimasto sino alla fine.
Si parlava di Don Gelmini e della sua vicenda: le accuse presentate in tribunale.
Ho provato paura. Sì, mi sono spaventato di come si possa essere trattati, insultati, disprezzati dalla stampa, dai mezzi di informazione impunemente.
Ciò che mi ha sorpreso negativamente non è stato il caso del prete: ufficialmente si sa poco o nulla, non c'è ancora un'incriminazione e neppure qualcosa di ufficiale da parte dei magistrati.
Non voglio neppure schierarmi tra i colpevolisti e gli innocentisti: ciò che mi stupisce è invece l'uso che si fa delle illazioni, del dico e non dico, delle e.mail firmate, ma non controllate: di e.mail se ne possono inviare a migliaia, ci sono i professionisti delle calugine, delle parolacce tra i commenti dei blog,
Se passassi in una stazione di una città italiana e cercassi tra.....i residenti fissi, testimoni per omicidi, stupri, rapine, insulti e molestie, ma pure falsi in bilancio e bancarotte, li potrei scovare per qualsiasi crimne: basterebbe offrire qualche sigaretta, pochi spiccioli e raccoglierei tutte le firme che si vogliono, tutte le dichiarazioni giurate che si desiderano.
Quanto valgono queste ...prove in tribunale?
Nulla, si spera, ma per la stampa nazionale potrebbero servire parecchio.
Come finirà Don Gelmini?
Probabilmente non si arriverà mai alla sentenza finale per lui: la giustizia italiana conclude mediamente i tre gradi di giudizio in 20 anni e il prete in questione ne ha 82, fatevi i conti voi, se non riuscite usate la calcolatrice.
Alla fine di questa faccenda avremo tante illazioni mai provate, tante scemenze dette e scritte, una verità processuale che non arriverà mai.
Qualche giornale e giornalista dovrà pagare decina di migliaia di euro in risarcimento, dopo una condanna per calunnia, ma si sa, gli scoop hanno il loro.......costo.
Arduino Rossi

I burocrati e chi li protegge


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Esiste una realtà incomprensibile, adatta ad essere protetta da qualche organizzazione come il WWF, incapace di esistere allo stato "naturale": sto parlando dei burocrati italiani.
Per loro il mutare e l'adattarsi si limita a un semplice cambiare i nomi degli istituti: siamo passati da organismi statali alle agenzie, dirette non più dai vecchi capo uffici, mal pagati, insoddisfatti e frustrati.
Oggi abbiamo dirigenti che ricevono lo stipendio dei loro colleghi privati, se non di più, ma non hanno i rischi, compreso quello del licenziamento.
Ora si vuol imporre il merito e premiare chi lavora in ambienti viziati da anni di favoritismi, combutte pure disoneste, stupidità cronica, incapacità a vedere la realtà oggettivo.
La ricerca del lavoro fine a se stesso, ovvero il sentirsi forti, potenti, protetti da emendamenti mal capiti e spesso interpretati in modo stravagante, se non illecito.
L'impiegato pubblico spesso si trasforma in un interprete libero, personale delle norme di legge: da questo abbiamo le mille e mille procedure, talvolta stravaganti.
Inoltre non ci scordiamo dei tanti favoriti e raccomandati, oltre ai numerosi gruppi di potere, all'interno di questo mondo:sindacati, massoni e ....di base, hanno manipolato e traviato, in modo definitivo la pubblica amministrazione.
Scusate se lo dico: non rimane che bonificare sino in fondo queste realtà.
Non so come, non parlo di licenziamenti sconsiderati, ma di ...risistemazione, oso dire di taglio totale dei suoi dipendenti, o quasi, sostituendo l'intera classe dirigente.
Sono drastico?
I riformatori hanno invece ottenuto i risultati che tutti vediamo.
Giudicateli voi?

Arduino Rossi

lunedì 3 dicembre 2007

I concorsi pubblici....facili, facili.


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I concorsi pubblici, che argomento doloroso e triste: furono inventati nella Cina Imperiale e riproposti in Occidente dalla Rivoluzione Francese.
Dovrebbero servire a contrastare le illegalità,se applicati correttamente.
Invece sono spesso uno strumento abusato e non sempre corretto: esiste la cultura che, grazie alla vincita di un concorso, più nessuno ti possa spostare e licenziare.
Abbiamo così i titolari dei posti fissi pubblici, lavori sempre più ricercati in un periodo storico sempre più difficile, dove il precariato è la norma, che si atteggiano a trionfatori, che non mettono più in discussione le loro capacità, come avviene ogni giorno nel privato.
Impiego pubblico quindi come certezza, molto comoda per formare una famiglia, crescere dei figli, ma pure dove il merito è difficilmente riconosciuto o quanto meno valutato.
La famosa e famigerata raccomandazione prende il sopravvento, valgono di più le doti di chi sa ......leccare: il Pubblico Impiego è una realtà protetta, dove sopravvivono esseri che ...morirebbero allo stato naturali.
Arduino Rossi

L'illegalità e la libertà


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Non avete mai notato quanto sia sempre meno libero questo Paese?
Io, in 30 anni, lo sto costatando, amaramente: le libertà di decenni fa sono solo un bel ricordo, per chi se lo può permettere.
Non notate quanta illegalità sta dilagando a macchia d'olio?
Non parlo solo della microcriminalità, della mafia e altre organizzazioni a delinquere: pure il piccolo contrabbando, l'illecito di venditori ambulanti, con tutto un sistema di contraffazioni alle spalle, di importazione illecita dall'estero di merci taroccate se non pericolose ala salute.
Cosa sta alle spalle di tutto questo: la coltura del lasciar perdere, tanto lo fanno tutti.
In questa situazioni organizzazioni e società si arricchiscono sempre più con mezzi illegali e spadroneggiano nel Paese: sembra essere negli anni peggiori della Prima Repubblica, quando ci si vantava addirittura dell'illegalità che avanza.
Arduino Rossi

Il capo dei vigili di Roma è stato sorpeso dal servizio


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Il capo dei vigili urbani di Roma è stato sospeso dal servizio per una grave mancanza e un abuso di potere.
Se la vicenda si dimostrasse autentica, dimostrerebbe quando disprezzo esiste verso le leggi, tra una parte delle persone che hanno un potere pubblico: abusare, per fini personali, dell'autorità che viene data....dall'alto è un vizio tutto italiano.
Si sentono in diritto di calpestare l norme, che si dovrebbero far rispettare
Se ne infischiano delle conseguenze, anzi alzando la testa e si comportano come piccoli tiranni locali, che agiscono al sopra del codice: gli altri devono obbedire e temere l'uomo tutto di un pezzo, determinato e senza remore.
Invece per se stesso, per amici, per parenti le cose non vanno allo stesso modo.
Veltroni, in vena di purificazione dai comportamenti scorretti, è passato subito ai fatti, sospendendo il suo capo dei vigili, probabilmente pure un suo uomo di fiducia.
Il reato di interessi in atti d'ufficio e abuso di potere è molto diffuso nella Pubblica Amministrazione nazionale: in troppi commettono queste illegalità senza accorgersi, quasi considerandoli gesti consentiti o di minore importanza e gravità.
In molti commenteranno, quasi soddisfatti, che pure i vigili urbani sbagliano: è un corpo quello della polizia locale poco popolare, anzi è per nulla nelle simpatie della gente.
Gli agenti locali svolgono l'ingrato compito di punire chi non rispetta il codice stradale: è un lavoro necessario, anzi molto utile, per la prevenzione degli incidenti stradali, per non far degenerare ancora di più il traffico e la sosta vietata nei centri cittadini.
L'errore di usare un documento smarrito dimostra che il comandante era abituato ad approfittare del suo potere: era certo di non essere colpito, sicuro che nessuno avrebbe osato imputargli qualcosa.

Arduino Rossi