lunedì 16 giugno 2008

Clinica Santa Rita



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La clinica degli orrori ha aperto una voragine nella sanità più efficiente d'Italia.
I medici coinvolti per ora non si possono radiare, cosi dice Il vicepresidente dell'ordine dei medici, Garbarini: ''Mani legate sulla radiazione dei camici bianchi del Santa Rita finiti agli arresti."
Sarà necessario attendere i tre gradi di giudizio prima di impedire totalmente ai medici, accusati di omicidio, di tornare alla loro professione.
La rabbia è tanta: era un sistema di sfruttamento dei pazienti, visti come strumenti per arricchirsi subito e null'altro, con tanto cinismo quasi sadico.
Sono state eseguite operazioni non dovute, ci sono stati strumenti infetti riciclati e anziani malati usati come vuoti a perdere.
Si dice che spesso i medici abbiano atteggiamenti poco umani verso i pazienti e siano dei mestieranti: non è per tutti così, ma questa tendenza è dovuta alle necessità contingenti della professione.
Non ci si può certamente commuovere verso il dolore e la morte, ogni giorno, ogni ora: l'indifferenza sorge spontanea.
Il desiderio di guadagno poi è sempre più comune in ogni angolo della nostra società e i medici non sono da meno.
Quello che sono mancati in questo caso sono stati i controlli: in Italia la categoria dei medici è ancora una categoria di intoccabili, che si chiude in una logica corporativa.
Arduino Rossi

Bulli e bullismo



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Chi si dedica ad atti violenti può essere un "perdente", uno che non avrà un avvenire di successo, oppure può essere un figlio di papà a cui tutto è lecito e si esercita, sin da piccolo, a far valere il diritto a stare sopra le regole e le leggi.
Il secondo genere di bulli entrerà presto nella ditta o nello studio, ben avviato, di papà.
I violenti, se non hanno le spalle coperte, invece si dovranno dare ai lavori peggiori, quelli che cadono, prima o poi, sugli ultimi.
Nella scuola, come nella società il merito sta sulle labbra dei politici, nei discorsi ufficiali dei grandi imprenditori, ma nella realtà la nostra società dà ai giovani poche possibilità di farsi una vita migliore di quella dei genitori.
La mia non è una giustificazione al bullismo: è solo la convinzione che la repressione degli studenti violenti, o la loro espulsione, sposterà il problema dalla scuola al mondo esterno.
Bisogna ridare alle persone dignità, spiegando che non ci sono lavori per perdenti: è fondamentale.
Bisogna riconoscere il merito in ogni situazione e per ogni categoria, senza esaltare unicamente i soliti potenti.
E' doveroso combattere ogni forma di illegalità, specialmente tra coloro che si sentono superiori alle leggi.
Ottime iniziative sarebbero quelle che puniscono severamente ogni turbativa di mercato (da quello azionario a quello degli artigiani, dei liberi professionisti), sconfiggendo tutte le caste protette, riproponendo un po' di liberismo in ogni settore.
Chiunque, se si impegna onestamente, potrà avere il suo posto al sole.
Arduino Rossi

Laici e cattolici



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Lo scontro tra laici e cattolici, pare ancora quello di cento anni fa: si rispolverano vecchie teorie Positiviste, con i relativi termini e i soliti ragionamenti, come se non fossero trascorse generazioni, lutti, conflitti: pure la scienza (tanto adorata dai seguaci di August Comte) non è più quella dell'inizio del secolo scorso.
E' interessante osservare proprio la buona Rosy Bindi parlare di idee arretrate:
ci sono i progressisti e gli oscurantisti a quanto pare anche tra i cattolici.
Questa dicotomia presente all'interno del Partito Popolare è pure nella società, dove chi pretende di avere ragione strilla di più: una minoranza laicista insulta, denigra, ridicolizza (come comici valgono poco) i sostenitori di una vita sociale tradizionale, normale, antica 2.000 anni e più.
Sarà possibile al volenteroso Walter Veltroni tenere unite posizioni così distanti?
Sembrano faccende di poco conto, interne al PD, ma invece ci riguardano tutti: la pace tra cattolici e i laici potrà ridare vigore al primo partito di opposizione, rendendolo credibile e pronto a diventare un partito di governo alla prossima legislatura, nello spirito dell'alternanza.
Arduino Rossi

Intercettazioni telefoniche



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La Magistratura pretende una sua indipendenza, la possibilità di indagare con tutti gli strumenti possibili e legali.
Spesso le intercettazioni telefoniche sono invece servite come armi improprie contro gli avversari politici, non per svelare reati, o non solo per questo, ma per denigrare, ridicolizzare.
La stagione dei veleni finirà con una legge severa e dura?
Cinque anni di carcere per tutti coloro che intercettano o favoriscono le spie, o utilizzano le intercettazioni telefoniche, saranno sufficienti ad arrestare il fenomeno?
Nell'era di Internet, dove tutto può essere messo in rete e la rete non ha confini nazionali, se ci saranno notizie "interessanti" saranno lette, viste e ascoltate senza che nessuna censura potrà fermarle.
Poi le intercettazioni sono troppo importanti nella guerra sporca per il potere politico ed economico: il rischio del carcere renderà solo più accorti gli spioni.
La speranza di Silvio Berlusconi, di tappare le lunghe orecchie di chi ascolta è illusoria.
Pure la nuova legge sull'illimigrazione clandestina è argomento di attrito: i tribunali verrebbero soffocati da migliaia di procedimenti contro i clandestini, mentre le carceri non potrebbero contenere i condannati.
Ci sono invadenze di campo tra i due poteri dello Stato?
Arduino Rossi

Magistratura



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La Magistratura è vista come forza pulita e o nemica da abbattere, a secondo dei casi e delle situazioni.
Un fatto è erto: i nostri Magistrati sono presentati come eroi o come super garantisti, che fanno uscire gli stupratori, che poi uccidono ancora, che violentano i bambini.
Sono sempre loro, così talvolta sono presentati, che lasciano uscire gli spacciatori, che impediscono l'arresto dei terroristi.
Sono pure coloro che combattono la corruzione, che ci salvano dai politici legati con la mafia.
Chi sono in realtà?
Un fatto è erto, rispondono sempre come gruppo, come corporazione e difendono sentenze non sempre sensate, proposte dalla stampa come buffe o pazzesche, con giustificazioni che lasciano perplessi.
Si sa che la Magistratura fa paira e mi è capitato, che giornali non mi pubblicarono articoli con critiche lievi, lievi.
Quello che non piace è però l'invadenza di questo potere nel campo del politico: esistonogruppi di cittadini, perché in divisa, per le cariche pubbliche di cui sono investiti, non possono far politica, ma i nostri magistrati spesso lo fanno.E' un loro diritto criticare le leggi, ma solo come cittadini singoli.
Quando lo fanno come categoria sono dalla parte giusta? Non sono oltre alle loro competenze?
Arduino Rossi

Clientelismo



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Non ne posso più dei clientelismo, dei poteri degli arroganti, dei figli di una classe politica bugiarda.
Non so voi, ma io li manderei tutti a lavorare: a spaccare pietre, a raccogliere pomodori sotto il sole dell'estate, a scopare le strade.
Il merito è una fiaba che si racconta nel pubblico impiego.
Pure il ministro Brunetta se ne è accorto: manca l'interesse di un padrone, o se preferite di un datore di lavoro.
I politici ripudieranno i loro cari bambini?
Io non posso immaginare i nostri signorotti della politica senza intrallazzi, senza rapporti strani con faccendieri, mafiosi e zecche che succhiano il nostro sangue.
Un tempo i ragazzi non troppo intelligenti delle famiglie bene, dopo tanti soldi spesi per farli studiare trovavano la loro giusta collocazione nel pubblico: non guadagnavano troppo, ma facevano carriere brillanti, sino a diventare dirigenti.
Oggi come vanno le cose?
I governi precedenti hanno traformato i ragazzoni di buona famiglia in dirigenti super pagati, con contratti privatistici.
Che cosa significa?
In pratica si può tradurre così: guadagnare come un dirigente privato, ma senza i rischi e le fatiche.
Ora Brunetta vuole cambiare le cose: trasformare il sistema da privatistico a privato.
Lo farà?
Non ci credo: dovrebbe mandare a casa troppi fannulloni, proprio tra gli amici dei suoi colleghi politici.
Arduino Rossi

Vanna Marchi



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Quella di Vanna Marchi e figliola è la triste storia tutta italiana, di complicità e di indifferenze, che è stata sventata grazie a una trasmissione televisiva popolare. Striscia la Notizia.
Il fatto che le due donne siano le uniche a pagare o quasi, mentre altri farabutti noti se la cavano ancora con poco o nulla sta nel vizio tutto italiano di cercare dei colpevoli da mettere in bella vista, al pubblico ludibrio.
Non spero nell'innocenza e nella buona fede delle due donne: è tutto troppo palese, anche perché non ho mai creduto nella magia, nella cabala, nel malocchio.
Non mi sono mai piaciuti gli urlatori televisivi, imbonitori per le signore Maria, tanto derise e maltrattate dai popolareschi venditori di cianfrusaglie.
Pare che tutto sia chiaro: essere imbrogliati come allocchi è tipico di chi è credulone, di chi si fa prendere per il naso come un pollo, di chi è ignorante.
C'è chi ha visto nel fenomeno mediatico della Marchi un certo tipo di TV per donne del popolo, per gente sempliciotta: loro non si farebbero imbrogliare così, in quel modo e in nessun'altro.
Invece capitò pochi anni fa che nelle banche italiane, abili professionisti, esperti di finanza pluri-laureati, consigliassero ai loro clienti, dal fattorino sino al libero professionista, di acquistare dei titoli sicuri, dei Bond di una ditta in forte espansione.
Erano delle obbligazioni che erano state vendute pure alla suocera, alla moglie, all'amante del promotore finanziario: erano i Bond della Parmalat.
All'epoca era veramente facile ricevere il consiglio, confidenziale e mai richiesto di fare quel bel investimento: pareva che queste obbligazioni fossero più sicure dei titoli di Stato.
Tutti sappiamo come andò a finire la faccenda e come in molti videro svanire i risparmi di una vita.
Arduino Rossi