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sabato 22 dicembre 2007

I giornalisti e i pennivendoli

C'è una categoria protetta, che quasi nessuno ha il coraggio di contrastare, parlar male, sparlare, se si preferisce: è quella dei giornalisti.
Si vede che il 4° potere è ancora inattaccabile e può distruggereuna carriera, qualsiasi essa sia, presentare e capovolgere i fatti.
Per fortuna esiste Internet, che dà spazio ad altre vovi e questo enorme potere, sino a poco tempo fa, ben controllato nelle redazioni dei giornali, delle televisioni e delle radio, si è incrinato: oggi altre voci si alzano edenunciano, parlano, dicono cose vere, false, belle, brutte, stupidi, acute, intelligenti da perfetti dementi.
Dipende da chi scrive, ovviamente e come scrive: questa società a più voci, con un villaggio globale complesso: con i suoi geni e i suoi scemi.
I giornalisti sanno bene che padrone servire, se vogliono fare un po' carriera, saltare i disperati che cercano di entrare in questomondo affascinante, ma pure difficile, molto faticoso, con tanti ...servi della gleba che lavorano per poco o nulla, in attesa di un futuro migliore.
Io spesso li ho chiamati pennivendoli, ovvero giornalistuncoli di poco valore, sempre pronti a vendersi al miglior acquirente.
Non èsempre così, ma non tutti hanno il coraggio, la presunzione, la facciatosta e l'incoscienza di denunciare ...il marcio, sempre, senza timore, rischiando pure fisicamente, ricevendo insulti dai soliti idioti esaltati, dai ragazzini in preda a crisi isteriche, istigati da adulti flliti e vigliacchi.
I giornalisti sono brave persone?
Forse qualcuno tra loro è pure onesto, ma la maggioranza vende la verità per poco o nulla, per querlla carriera tanto faticosa e oggi neppure stiamata eccesivamente.
Arduino Rossi