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martedì 16 settembre 2008

Brunetta, e le consulenze


Quindi il “giustiziere delle tasse” mal spese non perdona e si inventa pure un sito online, per mostrare chi, dove, quanto sono costati questi consulenti e le loro consulenze: tutti potremo trovare tante cose, come sia importante e complicato progettare l'arredo urbano, quello che tutti hanno definito orrendo.
Sapremo quale genio dell'architettura ha rovinato questa o quella piazza con lampioni così brutti da far accapponare la pelle.
Le fioriere invece, parafrasando il Ministro, erano state scelte da quel architetto che nessuno conosceva, ma che si era fatto pagare molto bene.
Quante polemiche usciranno nelle regioni, nelle province e nei comuni, in particolare in quelli piccoli, dove tutti si conoscono: si scoprirà, in alcuni casi, che la moglie del sindaco, il figlio e tutti i cugini sono consulenti espertissimi, nonostante la loro ignoranza bestiale.
Il Bel Paese si ritroverà nelle piazze a litigare, a borbottare, a maledire.
Invece i sindaci e gli amministratori, dall'alto delle loro cariche democraticamente elette e della fiducia ricevuta alle ultime elezioni, assicureranno, con dati alla mano, che è tutto giusto, che il cugino, scusate, il tecnico si meritava tutti quei soldi.
E' tutto legittimo, tutto legale?
Molto o poco che sia certamente non è tutto in regola: ci sono situazioni non difendibili, né da destra, né da sinistra, ma si sa, quando si va a votare si sceglie il meno peggio.
Se poi non ci sono soldi per le mense della scuola materna e i bambini mangiano cibi scadenti, perché il denaro non basta, che si può fare?
Se nelle case comunali abitano, fra gli altri, i soliti architetti, avvocati, (quelli delle consulenze?) che pagano affitti miseri, miseri, mentre molti poveracci non hanno un buco, che si può fare?
Purtroppo la scelta ideologica ha spinto per troppo tempo noi italiani a preferire i nostri amministratori non per le loro reali capacità e onestà, ma solo per i loro schieramento.
Quindi chiedere giustizia, chiarimenti e pretendere perché non si sono scelti certi liberi professionisti meno costosi di altri, costosissimi, ma fuori mercato per il privato è un dovere.
Non facciamoci fregare anche questa volta: certe giustificazioni per certe spese non reggono ai dubbi e alle obbiezioni.
Non facciamoci prendere per il naso e se la faccenda supera qualsiasi valutazione sensata pretendere anche che la tale giunta, con il sindaco in testa, vada a casa, dia le dimissioni, non è un peccato mortale, che si commette contro le nostre ideologie ammuffite, di destra o di sinistra che siano.
Arduino Rossi