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sabato 24 maggio 2008

Sanatorie di extracomunitari



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La parola sanatoria mette in agitazione il ministro: sostiene che non esiste quel termine nel suo vocabolario.
I fondi si troveranno e certamente saranno tanti, perché il progetto è ambizioso: l'espulsione dei clandestini.
E' questo il punto che mi lascia perplesso: io preferirei l'espulsione dei delinquenti, la loro incarcerazione, se fosse possibile, in un Paese straniero, fuori dall'Europa.
Invece chi viene per lavorare non deve essere considerato come un delinquente: l'equazione straniero povero quindi criminale, ladro e stupratore, non è corretta.
Lo sbaglio è stato nel lasciare troppo spazio agli appartenenti alla malavita, a coloro che commettono reati, magari concedendogli la cittadinanza dopo un matrimonio fasullo con qualche italiano o italiana prezzolato.
Rinchiudere in un Cpt un bracciante agricolo, colpevole di essere in Italia per il pane, mentre si lascia il farabutto, neo cittadino italiano, libero di uscire dal carcere, perché si può permettere un buon avvocato, perché si è ben integrato in Italia, ma nella malavita, non darà sicurezza ai cittadini.
I clandestini non devono più esistere: il miglior sistema è quello di punire chi li sfrutta: i "caporali", negrieri senza pietà, devono finire dietro le sbarre.
Si deve colpire chi fa uso di manodopera in nero.
La scusante solita, che giustificava la presenza di questa massa di disperati in Italia, era che gli italiani non volevano più fare certi lavori.
In verità era corretto dire che gli italiani non volevano svolgere certi mestieri senza un minimo di sicurezza, con quelle paghe da fame: un bracciante extracomunitario guadagna 20 o 25 Euro per 10, 12 ore di lavoro.
Sì, gli italiani non sono più disposti ad essere trattati come schiavi e per questo si sono lasciati entrare tanti poveracci, pronto a tutto per quattro soldi, poi tra loro si sono mischiati dei farabutti, magari già finiti in carcere nei loro Paesi di origine.
L'atteggiamento buonista, tipico di molte organizzazioni sindacali e sociali, era sulla stessa linea, incredibile, ma vero, dei padroncini senza scrupoli, di quegli imprenditori disonesti che assumevano in nero i lavoratori.
La destra rischia di commettere gli stessi errori della sinistra: tutti non differenziano tra lavoratori e delinquenti: i primi proteggevano tutti, i secondi li condannano, senza troppe sottigliezze.
Fare qualcosa è giusto: la sinistra era serva delle sue ideologie e dei sociologismi, la destra invece preferisce colpire duro, con le espulsioni.
Avremo le carceri piene di extracomunitari colpevoli di emigrazione clandestina?
Arduino Rossi