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domenica 30 dicembre 2007

La stirpe potente che viene da Torino



A Torino, c'è un'antica famiglia...di produttori di auto: la storia insegna che seppero trattare con tutte le forze politiche nazionali.

Iniziarono con Giolitti, lavorarono molto bene con Mussolini, ma seppero approfittare sia delle due guerre mondiali, delle ricostruzioni dei due dopo guerra, dei finanziamenti pubblici per l'industria, di tutte le epoche e per tutte le occasioni.
E' bello sapere che questa valorosa famiglia seppe resistere a tutti i cambiamenti del Paese.
Furono i primi imprenditori italiani e tra i primi nel mondo a sfruttare i rapporti con i comunisti, costruendo uno stabilimento in Unione Sovietica a Togliattigrado, città dedicata allo statista italiano appunto per ricordare e ringraziare gli intermediari italiani.
Si deve dire che tali imprenditori erano al di sopra delle parti: con autentico spirito machiavellico, seppero navigare pure in mari tempestosi, portando conducendo sempre in porto i loro affari.
Ora c'è il sospetto che la stirpe dei fabbricanti di auto, da sempre più potenti e più ricchi, ma superati da un..... umile proprietario di canali televisivi, vogliano riprendere il primato nazionale.
Chi stanno cercando come alleato?
Nel loro stile non disdegnano i nemici giurati di un tempo, quelli che volevano nazionalizzare la fabbrica di famiglia?
Perché no, il loro quotidiano di proprietà, La Stampa, combatte sacre e sante battaglie per la libertà...dei diversi, contro Silvio, per lo Stato laico e ...anticlericale, se si riesce ad ottenerlo.
Con chi lo vuole combattere?
Con i trotzkisti, con i comunisti di vecchia data, irriducibili, con i radical socialisti, con qualche infiltrato dal passato inconfessabile.
Ho qualche dubbio.
Perché questa battaglia.......ideale?
Io temo che dietro ci siano i soliti interessi, il bisogno di sovvenzioni pubbliche, ultimamente negate: sospetto che di idealità e di laicità ce ne sia poca.
I compagni di strada, duri, puri e senza pentimenti, si scordano con chi hanno a che fare?
Se fossi in loro non mi fiderei.
Arduino Rossi