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lunedì 16 giugno 2008

Iran e nucleare



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Non voglio far infuriare i soliti esperti di turno, che quando trovano un nemico di ciò che loro sono, occidentali e benestanti, si scaldano e alzano il tiro, vedendo in colui che potrebbe buttargli le bombe sulla testa un amico, se non un eroe.
Io invece ho le solite domande, che non troveranno risposta.
Chi fornisce la tecnologia nucleare all'Iran?
Chi commercia con quello che è stato definito lo sterminatore di ebrei e di libertà?
Perché l'Iran non può avere il nucleare e il Pakistan sì?
Perché non si usano l'arma del controllo di flusso di denaro verso questo Stato detto canaglia?
Perché nessuno manifesta contro altri Stati dittatoriali, dove la libertà è in condizioni peggiori dell'Iran?
Non faccio l'elenco di questi Paesi, ma certamente sono guidati da oligarchie, che hanno buoni rapporti commerciali, oltre che politici, con l'Occidente: non sono elencati tra gli Stati canaglia.
Ora voglio far osservare che l'economia sta alla base di tutto: si compra petrolio e si commercia, si investe in Cina e così si appoggia, involontariamente, il regime comunista, che comunista non è più.
La Cina ha buoni rapporti con la Russia: scambia armi e petrolio, oltre che alleanze strategiche, che a sua volta investe grandi capitali nelle Borse europee e statunitensi.
Si mescolano i dollari, con petroldollari, narcodollari, con gli euro, con i proventi dei trafficanti di morte.
Arduino Rossi