Visualizzazione post con etichetta poteri locali. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta poteri locali. Mostra tutti i post

lunedì 15 settembre 2008

Prepontenti antichi e nuovi


Prepotenti e arroganti li trovi in ogni angolo di strada: sono forti o si fanno forza con gli amici, con il gruppo, con le loro associazioni di vario genere.
Non importa se sono di sinistra, di destra, di centro, non importa se appartengono ad associazioni culturali, di dopo lavoro, con scopi benefici religiosi, con hobby e altro, il loro scopo sta nel sentirsi uniti contro tutti i più “deboli”, ovvero i non associati.
Non è così per tutto e per tutti, ma per qualcuno, che però rovina realtà buone, positive, con una cattiva fama.
Naturalmente dove entrano i signori politici, anzi i signorotti, specialmente se locali, di amministrazioni periferiche, con legami storici con il territorio, questa arroganza diventa scandalosa, sfiora o addirittura si sposa con la criminalità organizzata, in genere al Sud, ma non solo e non sempre.
Non scordiamoci che l'Italia è un Paese con molti antichi e nuovi poteri locali, specialmente nella provincia, nelle province: mi ricordo di casi di abusi di potere eclatanti, da parte di famiglie quasi nobili, o radicate sul territorio anche da secoli, che sfioravano “l'autodeterminazione”.
Sì, i prepotenti si potevano permettere di affermare assurdità, di pretendere diritti illegali, di negare l'evidenza e di minacciare pure la stampa e i giornalisti.
E' questa l'Italia federale che vigliamo?
Arduino Rossi

Prepontenti antichi e nuovi


Prepotenti e arroganti li trovi in ogni angolo di strada: sono forti o si fanno forza con gli amici, con il gruppo, con le loro associazioni di vario genere.
Non importa se sono di sinistra, di destra, di centro, non importa se appartengono ad associazioni culturali, di dopo lavoro, con scopi benefici religiosi, con hobby e altro, il loro scopo sta nel sentirsi uniti contro tutti i più “deboli”, ovvero i non associati.
Non è così per tutto e per tutti, ma per qualcuno, che però rovina realtà buone, positive, con una cattiva fama.
Naturalmente dove entrano i signori politici, anzi i signorotti, specialmente se locali, di amministrazioni periferiche, con legami storici con il territorio, questa arroganza diventa scandalosa, sfiora o addirittura si sposa con la criminalità organizzata, in genere al Sud, ma non solo e non sempre.
Non scordiamoci che l'Italia è un Paese con molti antichi e nuovi poteri locali, specialmente nella provincia, nelle province: mi ricordo di casi di abusi di potere eclatanti, da parte di famiglie quasi nobili, o radicate sul territorio anche da secoli, che sfioravano “l'autodeterminazione”.
Sì, i prepotenti si potevano permettere di affermare assurdità, di pretendere diritti illegali, di negare l'evidenza e di minacciare pure la stampa e i giornalisti.
E' questa l'Italia federale che vigliamo?
Arduino Rossi