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mercoledì 15 ottobre 2008

Stefano Rosso

(cantanti cantautore musica musicisti canzoni anni settanta due amii una chitarra e uno spinello)


Stefano Rosso, involontariamente, per una provocazione, forse premeditata o forse no, segnò la fine di tutte le utopie, che imperversavano in quegli anni.
Questo non aprì la via a una fase di revisione intelligente e critica di tutti gli estremismi, ma solo a un'era di affari personali e di vantaggi individuali.
Sì, la musica allegra, dissacratoria, ironica, popolare di Rosso fece da sottofondo a una trasformazione epocale: fu la fine degli eschimi, delle giacche militari con le sciarpe rosse e l'arrivo delle giacche, camice e cravatte ben stirate, di giovani un po' invecchiati, ex-sessantottini, che si trasformavano in buoni borghesi.
Sì, gettavano i simboli della rivoluzione e rientravano nei ranghi della borghesia, con la differenza che non avevano limiti morali, ideali, né remore: molti divennero degli arrampicatori sociali, degli yuppies in versione italiana (noti speculatori e affaristi senza scrupoli degli anni Ottanta), che si arricchirono e fecero sfavillanti scalate sociali, in diversi casi poi terminate in rovinose cadute.
Forse Stefano Rosso non voleva segnare tutto questo, ma certamente la sua canzone più popolare, forse la più piacevole, risuona ancora in molte orecchie.
Non so quanti seguirono l'invito del cantautore a spassarsela con una chitarra e uno spinello, con la ragazza giusta, convinto che tutto il resto non avesse importanza.
Mi auguro che furono in pochi a mettere in pratica questo consiglio, comunque furono in tanti, in quegli anni di disincanto, a scivolare invece nell'oblio dell'emarginazione, proprio per gli spinelli: scusate se sono un po' drastico e nemico delle droghe pure leggere, ma ho visto diverse tragedie, di bravi ragazzi finiti male per aver creduto che la vita fosse solo bella con una chitarra e uno spinello.
Oggi la situazione è molto diversa e certe situazioni sono lontane, paiono addirittura ingenue.
Proprio il ricordo di questa canzone ha caratterizzato, forse, non sempre bene la carriera di Rosso.
Invece sono cadute come foglie morte le speranze, le utopie di quella generazione.
Arduino Rossi
I punk best (punkabbestia) si organizzano con sms, o messaggi via posta elettronica, per superare il controllo delle forze dell'ordine.
A questo punto sarebbe troppo facile parlare di giovani senza valori, sbandati, che hanno bisogno di paletti, anzi di disciplina: ancora tante altre frasi comuni, banali, si possono dire, ma non so a quanto possano servire.
Io invece, pur restando un nemico assoluto dell'uso della droga, degli eccessi in genere, che fanno male alla salute, alla mente se non addirittura portano alla morte, cerco altre risposte.
Vedo in questi giovani la voglia di libertà, la ricerca di un avvenire, ma forse non riescono a capire cosa desiderano realmente: ambiscono a spazi e speranze per un futuro senza inutili obblighi restrittivi.
Mi dispiace dire che da troppo tempo si nega ai giovani, non solo quelli di oggi, la possibilità di sviluppare le loro personalità, di essere se stessi, di crescere come meritano.
La nostra società è proprio libera?
Forse è proprio nella mancanza di alternative, o nella possibilità di essere ciò che si vuole, che sta la spiegazione a certi atteggiamenti asociali.
Molti ragazzi si trovano dentro abiti stretti da schemi e da abitudini sociali, da rigide concezioni, non imposte con la forza, ma proposte subdolamente da imbonitori mediatici.
Arduino Rossi
La borsa è ancora in crisi, ma è pure ai minimi ed è quasi giunta l’ora di reinvestire, con molta cautela e intelligenza, selezionando i titoli più stabili e tranquilli: un tempo si consigliavano i bancari e gli assicurativi, ma oggi anche in questo settore è tutto da vedere.
Chi quindi vuole rischiare qualche graffio dell’orso (la borsa in discesa è indicata è simboleggiata dall’orso) si può azzardare: ci sono ancora rischi di crolli in questi mesi, ma altre grandi perdite non dovrebbero esserci.
Se l’indice Mibtel scende sotto i 20.000 si può stare quasi tranquilli ed avere guadagni a medio termine (settimane e mesi).
La cautela è necessaria, ma come sconsigliavo di entrare nel mercato finanziario a primavera del 2007, così consiglio di cercare qualche discreto guadagno ora, con calma e cautela.
Il mercato finanziario è sempre pericoloso, da trattare con i guanti e con le pinze: non bisogna scherzare con l’orso, né esaltarsi in groppa al toro (quando la borsa sale rapidamente).
Non bisogna mai sentirsi dei geni della finanza: quando ci si sente troppo sicuri si casca come asini: ci sono tanti volponi che si sanno muovere bene e sanno attendere, poi hanno tanti capitali e in Borsa questo serve tanto.
E’ u grande vantaggio avere tanta liquidità e noi piccoli risparmiatori ci muoviamo con pochi soldi, che fanno ridere per l’esiguità i grandi speculatori.
Arduino Rossi