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lunedì 15 settembre 2008

I giudizi sul governo Berlusconi


Stanno arrivando i primi giudizi positivi da qualche giornale autorevole estero per il governo Berlusconi: il settimanale statunitense Newsweek esalta i risultati dei primi 100 giorni di governo.
Qualcun altro, sotto sotto, borbotta, che questo è il governo dei treni in orario, anzi delle strade pulite di Napoli, degli statali che faticano, come al tempo di quello là.
Le nostre opposizioni tacciono, tranne l'ardimentoso Antonio Di Pietro, che non perdona l'immunità al Cavaliere.
C'è sempre il Grillo nazionale che ci descrive a tinte fosche, battendo con il suo blog tutti in Italia, nonostante gli sforzi degli altri, compreso Rai e periodici di grande tiratura: la rete di Internet è la nuova foresta di Sherwood per i moderni Robin Hood.
A sorpresa una parte della realtà cattolica non tace e proprio dalle pagine di “Famiglia Cristiana” piovono critiche al governo per le impronte digitali prese ai rom e per tutto il resto, come aiuti ai più poveri, emigrazione: la stampa del Cavaliere si è addirittura scomodata per presentare, con tanto di fotografia in primo piano, il prete che osa tanto contro di loro sul settimanale cattolico, definendolo un giornalista d'assalto.
Proprio il giornale Newsweek sostiene che il sistema del Cavaliere sia quello di un pugno di ferro dentro un guanto di velluto: chi se lo prenderà in faccia se ne accorgerà.
Invece l'opposizione della sinistra estrema tace: si lecca le ferite, dopo la sconfitta storica alle ultime elezioni.
La crisi economica avanza e nelle fabbriche, negli uffici, avere ancora il posto di lavoro pare già molto.
Arduino Rossi