Visualizzazione post con etichetta crisi economica. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta crisi economica. Mostra tutti i post

martedì 16 settembre 2008

Rigidità del bel Paese


La crisi economica italiana non ha tregua, nonostante le parole e gli intenti del governo, della Banca d'Italia: il sistema Itala è entrato in crisi proprio con la moneta unica, che ha messo in evidenza i difetti strutturali della nostra economia.
Abbiamo un Paese con rigidità sia nel pubblico che nel privato: mancano reali situazioni di competizione, oltre a privilegi privati, che non sto ad elencare, che ci appesantiscono.
Inoltre siamo legati mani e piedi al petrolio, per quanto riguarda la produzione energetica.
Le infrastrutture sono antiquate, soprattutto per il fatto che le merci trafficano sulle strade e non con i treni, via nave.
Tutto questo ci costa tanto, anche perché esistono realtà monopolistiche per quanto riguarda alcuni settori, come il commercio dei prodotti dell'agricoltura.
Snellire il Paese, tagliando rami secchi significa avere coraggio, combattere poteri locali e nazionali, ostacolare monopoli consolidati in decenni e dare libertà alla stampa, sempre più schiava di interessi e di padroni.
Proprio la stampa nazionale pare sempre più debole, china davanti a chi comanda: i giornalisti sono sempre più dei bravi scolaretti che scrivono bei temi, per la gioia della mamma e della signora maestra, ormai unica.
Che tristezza!
Come si spera di superare la crisi economica del Paese senza svegliare un po' di senso critico e di indipendenza dei giornalisti?
Lo sanno solo i nostri governanti.
Arduino Rossi