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martedì 16 settembre 2008

L'Italia peggiora


Non so voi, ma io vedo peggiorare la realtà, a vista d'occhio: abbiamo un Capo dell'Esecutivo che risolve tanti problemi, ma non esiste più un'opposizione coraggiosa, decisa e critica.
Abbiamo le strade di Napoli pulite, Alitalia resta italiana, mentre i dipendenti pubblici non si ammalano più.
Cosa possiamo desiderare di più?
Intanto torna il voto in condotta, i sindacati contano sempre di meno e i giovani resteranno precari sino alla pensione.
L'arroganza dei capi e dei capetti non ha limite e nei posti di lavoro o si abbassa la testa o non si lavora.
Pure la politica meritocratica nel pubblico impiego dà risultati folli: da sempre il clientelismo negli uffici ha favorito e favorisce forme di alleanze per scaricare i compiti più gravosi, meno “decorosi” ai soliti indegni, ai paria, ai servi della gleba di turno.
L'arroganza non ha confini e ora, con i tagli dei fondi e il sacro principio del merito, che nel pubblico è sempre più una barzelletta.
Infatti i “meritevoli” quasi mai sanno scrivere un testo scritto di protesta per autenticare il loro “genio”: sono banali, ridicoli, spesso sgrammaticati, sempre con un linguaggio povero di termini, di forme sintattiche, di espressioni sensate.
Che peccato! Certi genialoidi sono privi di doti letterarie, non hanno la capacità di sintesi, neppure il senso del ridicolo.
Queste doti dovrebbero riguardare pure certi personaggi che ci governano.
Inoltre, nella vita reale, le cose non migliorano e i diritti delle persone si assottigliano.
Pure questo è uno dei successi del governo Berlusconi?
Arduino Rossi