domenica 30 dicembre 2007

La stampa pagata dallo Stato



La sovvenzione dei giornali è una forma sempre presente: è una tassa pagata dai cittadini sulla libertà.

Se fosse la raccolta pubblicitaria, come su Internet per i giornali online, o il prezzo del quotidiano, pagato dal lettore, a stabilire quale sia plotiniane e il periodico più letto, non sarebbe grave, invece tutto è falsato: vengono apprezzate sempre più le penne...più servizievoli.
Questo sistema, di finanziare la stampa, che io oso definire interesse.....politico in atti privati, liberi e indipendenti, viola la possibilità dei lettori di scegliere: gli si impone questo o quel periodico, spesso poco letto, spesso diffuso per propagandare questa o quella opinione, a spese dei cittadini.
E' un'abitudine tutta italiana quella di tassare i cittadini per poi costringerlo a vedere la televisione di Stato, lottizzata sino all'ultimo spettacolo notturno, oppure condannare il povero spettatore a subire una televisione privata, protetta come un monopolio, da norme di legge che la Corte Costituzionale ha definito incostituzionali più volte.
Liberalizzare la Rai e dare la giusta concorrenza a Mediaset è un dovere, ma pure per la carta stampata bisogna togliere queste sovvenzioni, che cadono in modo irregolare e neppure a pioggia, su tutti, ma ci sono figli e figliastri.
L'Unione Europea, tanto attenta alla lotta ai monopoli, pare proprio disinteressata a questa delicata faccenda: si vede che temono che gli italiani non sappiano gestire la loro libertà, secondo vecchi pregiudizi...razziali anti italiani.
E' un vero peccato, perché il monopolio sull'informazione favorisce tutte quelle forme di conservatorismo italico: uomini politici datati, sistemi burocratici pesanti e impastati, sindacati che già il premio Nobel Modigliani aveva definito dei dinosauri, superstiti all'estinzione e all'evoluzione.
Speriamo che almeno su Internet la libertà di opinione non venga limitata, imbavagliata, con qualche legge: per ora è impossibile, perché Internet è veramente internazionale.

Arduino Rossi

La stirpe potente che viene da Torino



A Torino, c'è un'antica famiglia...di produttori di auto: la storia insegna che seppero trattare con tutte le forze politiche nazionali.

Iniziarono con Giolitti, lavorarono molto bene con Mussolini, ma seppero approfittare sia delle due guerre mondiali, delle ricostruzioni dei due dopo guerra, dei finanziamenti pubblici per l'industria, di tutte le epoche e per tutte le occasioni.
E' bello sapere che questa valorosa famiglia seppe resistere a tutti i cambiamenti del Paese.
Furono i primi imprenditori italiani e tra i primi nel mondo a sfruttare i rapporti con i comunisti, costruendo uno stabilimento in Unione Sovietica a Togliattigrado, città dedicata allo statista italiano appunto per ricordare e ringraziare gli intermediari italiani.
Si deve dire che tali imprenditori erano al di sopra delle parti: con autentico spirito machiavellico, seppero navigare pure in mari tempestosi, portando conducendo sempre in porto i loro affari.
Ora c'è il sospetto che la stirpe dei fabbricanti di auto, da sempre più potenti e più ricchi, ma superati da un..... umile proprietario di canali televisivi, vogliano riprendere il primato nazionale.
Chi stanno cercando come alleato?
Nel loro stile non disdegnano i nemici giurati di un tempo, quelli che volevano nazionalizzare la fabbrica di famiglia?
Perché no, il loro quotidiano di proprietà, La Stampa, combatte sacre e sante battaglie per la libertà...dei diversi, contro Silvio, per lo Stato laico e ...anticlericale, se si riesce ad ottenerlo.
Con chi lo vuole combattere?
Con i trotzkisti, con i comunisti di vecchia data, irriducibili, con i radical socialisti, con qualche infiltrato dal passato inconfessabile.
Ho qualche dubbio.
Perché questa battaglia.......ideale?
Io temo che dietro ci siano i soliti interessi, il bisogno di sovvenzioni pubbliche, ultimamente negate: sospetto che di idealità e di laicità ce ne sia poca.
I compagni di strada, duri, puri e senza pentimenti, si scordano con chi hanno a che fare?
Se fossi in loro non mi fiderei.
Arduino Rossi

Il delitto di Iole Tassitani,

Il delitto di Iole Tassitani, figlia di un notaio, rapita ed eliminata per richiedere meglio il riscastto, senza lasciare tracce, mostra un mondo squallido e ripugnante, che sta prendendo sempre più piede.
Ora manteniamo il dubbio sul falegname, che pare avesse sempre bisogno di soldi: vediamo il rapitore come un ...anonimo.
Chi ha fatto tutto ciò è sicuramente un criminale tanto feroce quanto stupido: è stato un rapimento insolito, con una persona con cui aveva dei contatti, il riscatto è stato chiesto con il telefonino, controllabile e identificabile.
Queste sono nozioni che tutti conosciamo perché continuamente riferite dalla stampa: non aveva le caratteristiche di un delitto perfetto.
Questo presunto omicida ha certamente una cultura limitata, una miope visione della realtà e scarsa intelligenza.
Tutto questo poi nasconde una cattiveria, una natura feroce e senza scrupoli, da costringerci a rispolverare le teorie sulla brutalità dei delinquenti dell'inizio del Novecento, come quella di Cesare Lombroso.
Senza scomodare i criminologi di un tempo invece io cerco la spiegazione solo in una società che ha perso i suoi legami con ...l'Umanità: con i valori di compassione e rispetto dei propri simili.
Questo assassino è semplicemente un ...predatore, che si riteneva più forte della povera Iole: si è comportato di conseguenza.

Arduino Rossi

I truffatori impuniti



Ci sono sempre più personaggi che vivono di espedienti, che truffano, non pagano, mancano di parola e non rispettano i contratti: costoro spesso cambiano città e villaggio da Nord a Sud con ritorno.

Ci sono quelli che si sono specializzati, sono internazionalizzati e agiscono nell'interno dell'Unione Europea.
Se sono scoperti subiscono pene irrisorie, che terminano quasi sempre in prescrizione, o sono amnistiate e altro.
Tra questi truffatori, piccoli o più esperti, c'è l'abitudine di far ricorso ad avvocati dalla grande faccia tosta, capaci negare anche la presenza di un elefante, davanti a loro.
Solo i processi civili arrivano a conclusione, ma è sempre troppo tardi, perché i truffatori risultano dei nullatenenti.
In troppo, poveracci che hanno lavorato onestamente, che hanno la...colpa di avere un appartamento da affittare, un negozio o una piccola attività, oppure si fidano troppo del prossimo, subiscono gli inganni i questi individui, che fanno i furbi per mestiere.
E' giusto chiedere ai nostri politici leggi che puniscano questi farabutti con il lavoro, serio e vero: questo è ciò che temano d più di tutto.
Forse i nostri politici non vedono di buon occhio......eventualmente queste leggi punitive?

Arduino Rossi

Alcool droga e altri vizi nazionali

Esiste un mondo di giovani e meno giovani dediti da anni all'uso dell'alcool e delle sostanze stupefacenti: è un mondo di disperati, di semi idioti, per colpa delle sostanze a cui sono dipedenti, che talvolta pretende di avere dei diritti.
I diritti li hanno, ma solo nel uscire da questi vizia assurdi che creano delinquenza attorno a loro, se non trasformano tali soggetti in delinquenti veri e propri.
Non è solo l'abuso di sostanze stupefacenti, ma è pure l'alcolismo, fenomeno ancora troppo sottovalutato dalle istituzioni, ma causa di troppi incidenti sulle strade, sui posti di lavoro, nelle abitazioni.
Ora pare che una parte del mondo politico vuole autorizzare l'uso anche delle altre sostanze, si dice per sottrarle dal predominio criminale e delle grandi organizzazioni.
Il risultato sarà tragico, ma questo fatto non basta a far alzare la testa a chi vuole questa legalizzazione.
Il problema è che costoro dovranno lavorare, avranno dei figli da crescere: un è padre tossicodipendente ha abbandonato la figlia, che è caduta dalla sinistra, solo ultimamente.
Costoro non potranno guidare l'auto, ma saranno pericolosi pure a piedi o in bicicletta.
Cosa ne faremo di tutti coloro che abuseranno delle sostanze?
La repressione forse non serve, ma un po' di chiarezza e di decisione sarà utile, per non trovarci in un mondo di balordi che combineranno guai a non finire.

Arduino Rossi

sabato 29 dicembre 2007

Gli ostaggi colombiani



COLOMBIA, al via il piano Emmanuel, per liberare gli ostaggi in mano alla guerriglia:il presidente del Venezuele, Chavez, prova a liberare gli ostaggi.
Gli uomini del FARC sono senza scrupoli e sanguinari, come molte realtà di questo Paese del Sud Ame
rica. La Colombia è una terra ricca, con smeraldi, oro e petrolio, con una popolo buono e simpatico, come tutta la gente del Sud America.

La Colombia ha bisogno di pace e non solo gli ostaci altolocati, con doppio passaporto, meritano rispetto, ma anche la povera gente di quella terra.
A quanto pare la stampa, estera o nazionale, si rammenta della Colom
bia quando si parla di cittadini di un certo peso. I poveracci, i contadini assassinati, dopo essere torturati, tutti i poveracci finiti nelle fosse comuni, perché ...non si sa neppur perché, non contano: non entrano negli interessi di noi occidentali.
Tutto questo capita sotto gli occhi dell'Occidente, indifferente.

Pakistan e Bin Laden in corsa per il potere


Bin Laden ha diversi sostenitori in Pakistan e potrebbe infastidire, favorire la lotta per il potere contro il potere dei militari, spesso ambigui, gli interessi economici interni ed internazionali confusi.
intanto si parla di guerra civile, che incalza, tra rischio di bomba atomica e di conflitti con l'India.


Omicidio, suicidio: dramma della disoccupazione

Tragedia nel Friuli, un disoccupato spara alla moglie e poi si toglie la vita.
La polizia sta ricostruendo la vicenda
La polizia sta cercando altre motivazioni nella tragedia.

Omicidio e suicidio è avvenuto ad Attimis, in provincia di Udine. L'uomo aveva 52 anni, si chiamava Lino Giacomini: ha assassinato la moglie di 63 anni, Avina Scuor, e poi ha fatto il gesto estremo.

Tutto è avvenuto nella casa dei due poveretti: disperazione e morte colpisce ancora, non solo il Friuli, ma molti altri uomini maturi, ce perdono il lavoro e non sanno come proseguire nell'esistenza.

venerdì 28 dicembre 2007

I funerali di Banazir Bhutto


Pakistan, decine di morti negli scontri.
Folla enorme al funerale di Benazir Bhutto. Dopo una notte di scontri e di manifestazioni di protesta centinaia di migliaia di persone hanno partecipato ai funerali e dell’ex premier ...
Sale il bilancio dei morti negli scontri che si sono verificati dopo l'assassinio di Banazir Bhutto in Pakistan: sono almeno 19 le vittime.




Gli scontri







Iole Tassitano e il suo carnefice Fusaro






iOLE TASSITANI, IL CORPO E' STATO FATTO A PEZZI, MA FUSARO NEGA OGNI ADDEBITO: "NON SONO STATO IO!"

Il mostruoso crimine lascia ancora sgomenti e angosciati: come è possibile una tale ferocia?



IL SOTTERRANEO DELL'ORRORE


giovedì 27 dicembre 2007

I politici venduti



I mercenari sono combattenti che si mettono a servizio di chi li paga: non sono sempre delinquenti incalliti, che non hanno scrupoli, o almeno all'inizio non lo erano sempre.

Molti fanno il soldato, anche per un ideale, per la Patria, ma poi restano ...disoccupati e sanno fare solo quel mestiere, brutto, sporco e cattivo, dove si mette a rischio la vita, si uccide, per denaro.
Così questi professionisti si mettono a servizio della guerra e fanno un gioco sporco: conoscono la fedeltà solo al loro padrone.
Anche in politica ci sono dei mercenari?
Finite le ideologie, cadute le barriere culturali tra comunismo, fascismo, democrazia, ecco che in molti si sono trovati spiazzati, specialmente dopo la caduta del muro di Berlino.
Cosa avrebbero potuto fare tutti coloro che si erano arruolati nella politica per cambiare il mondo?
Proseguire la lotta, ma erano abituati ad avere sovvenzioni: erano politici pagati, con un partito alle spalle, che riceveva denaro pure dall'Est Europa, dall'Unione Sovietica.
Ora da chi sono sovvenzionati?
Dal miglior pagatore ovviamente e non si può escludere che i nemici diventino amici e gli amici nemici: è storia vecchia, basta rileggersi le vicende dei Capitani di Ventura.

Arduino Rossi

Don Gelmini e la vergogna nazionale


Don Gelmini se ne vuole andare dalla Chiesa: è l'ultima risposta del prete che ha fondato comunità contro la tossico dipendenza, che ha svuotato le strade di decine di migliaia di drogati e li ha trasformati in ragazzi normali.

Di cosa è stato accusato?
Di aver molestato sessualmente dei tossicodipendenti, ragazzi abituati a tutto e altro.
Ora sarà un laico e non più un prete, rimarrà fedele ai suoi giovani e alla sua missione: se vogliamo resterà fedele alla nostra sicurezza, quando non verremo aggrediti, derubati, minacciati, da quegli zombi che si aggirano di giorno e di notte nelle nostre vie.
Invece di riempire le carceri e gli obitori, invece di avere altri morti in incidenti sulle strade, in casa, con bambini disperati e siero positivi, Don Gelmini ha dato lavoro e un metodo per far tornare a una via normale dei non vivi, dei cadaveri che camminano.
Ha sbagliato?
Cento, mille, centomila volte.
Le accuse di molestie sessuali sono credibili?
Sì, come gli asini che volano, i politici onesti e le fatine nella vita reale.
La Chiesa Cattolica non ha voglia di scandali, ne ha avuti già troppi, veri o creati ad arte: non ne può più, si libera dei figli scomodi, innocenti o colpevoli.
Don Gelmini ora non è più attaccabile perché prete, ma perché.....nemico della tossicodipendenza.
Chi può avere interesse a liberarsi di lui?
Semplice, chi vuole risparmiare denaro e risorse per altri usi.
Le comunità di recupero costano, anche alle finanze pubbliche.
I drogati cosa devono fare?
Per molti devono solo....crepare: vogliono dare a loro tutta la droga che vogliono, anche gratis.
Così si risparmierebbe?
Così non avremmo tanti delinquenti in giro: resterebbe solo il problema delle sepolture.
Basterebbe fare delle fosse comuni o usare dei moderni forni crematori: cari antiproibizionisti questi costano di meno.
Scusate la domanda.
Dentro ai buonisti non si annida forse un'anima....nazista?

Arduino Rossi

Garlasco e Alberto Stasi


Hanno scoperto nel computer di Alberto stasi foto pedo-pornografiche.

Possono bastare queste immagini ripugnanti per colpevolizzare qualcuno?
Si vede che il ragazzone aveva qualche curiosità.
Ora questo suo vizietto, nascosto tra i file cancellati del computer, lo presenta sotto un'altra luce e per di più l'accusa fa uso di questo suo brutto interesse come movente per il delitto: "Se Chiara si fosse accorta di questa sua ....passione non lo avrebbe perdonato."
Cosa avrebbe potuto fare?
Lo avrebbe svergognato davanti a tutti e per un....... bravo ragazzo, la cui carriera sta al primo posto, prima di tutto, avrebbe significato la rovina o quasi, proprio prima del coronamento dei suoi studi, con una bella laurea.
Questo è sicuramente un movente per l'omicidio, ma la difesa a questo punto cerca il cavillo legale: non vuole che la prova in oggetto entri nel dibattimento.
E' meglio un innocente chiacchierato o un colpevole condannato?
Queste immagini repellenti, disgustose, sono sufficienti a provare la colpevolezza di Stasi?
Nell'era dei processi mediatici è l'opinione pubblica che deve decidere chi è colpevole e chi è innocente?

Arduino Rossi

Giù le mani dal Natale


Il Natale è una festa cristiana: se uno non la vuole la può evitare, ma mutarla in una festività ....laica è quanto meno assurdo.
La cultura che generò il nazismo, il comunismo, ovvero lo spirito che voleva scacciare l'oscurantismo, all'inizio del secolo scorso, riempì i cieli notturno con i bagliori delle bombe, i campi di grano con i fuochi fatui.
La prima delle menzogne sta nel negare l'evidenza: si nascondono i morti per colpa del nazionalismo fanatico, o del sogno utopico e infantile di una giustizia fatta di un'uguaglianza improbabile e forzata, che portò solo dolore, persecuzioni, distruzioni.
Marinetti e Majakovskij furono tra i profeti di queste nuove società: esaltarono la guerra come igiene dei popoli, la mitragliatrice era per loro un'arma rinnovatrice e purificatrice.
Marinetti divenne un accademico del regime fascista, Majakovskij morì suicida, deluso del suo nascente regime Sovietico, che di nuovo e di primaverile non aveva nulla.
Ora si vuole riproporre quella stessa cultura di morte, ma questa volta nel nome della laicità liberista e ...liberale, in rispetto delle minoranze religiose.
Le altre religioni sono ben più infastidite dalla pubblicità degli alcolici, della carne di maiale, degli usi, per loro, impuri: non si sono sentite lamentele per le feste natalizie.
Sono i nostri laici nostrani a voler censurare le luci natalizie.
Sono spesso poco colti, si deve dire: non conoscono gli usi delle diverse etnie nel nostro Paese, ma sono sempre anti cristiani.
Provano un astio feroce per tutto ciò che gli ricorda quelle scarse nozioni religiose, apprese nella loro infelice infanzia.
Lasciateci il Natale, non riportateci nonno inverno, come ai tempi della Russia Sovietica, ai tempi di Stalin.

Arduino Rossi

I raccomandati della Rai TV Italia




Alla Rai ci sono raccomandati?

Le voci a riguardo ci sono, sono sotterranee e insistenti: Mamma Rai, come la chiamava Renato Zero in una vecchia canzone, ha forse sempre avuto il vizio di coccolare troppo i suoi figli, specialmente i prediletti.
Comunque tre canali televisivi non possono reggersi con solo degli stupidi e dei scansa fatiche, ben protetti e raccomandati: qualcosa di buono deve esserci.
Si vede che il clima politico è proprio basso, basso: i colpi scorretti non si contano, le intercettazioni sono entrate, nonostante la Privacy, con prepotenza nel dibattito.
Ci fanno ascoltare di tutto: dalle scalate bancarie, con appoggi politici, ai tentativi di conquistarsi il Senato della Repubblica, ai giochi di potere, che tutti sapevano che assistessero, ma non si erano mai arrivati a svelare tali fatti, anzi a svergognare gli avversari così spavaldamente.
La vittima è chi è stato scoperto con le mani nella marmellata e urla allo scandalo?
E' vero che nel privato si odono e si dicono molte cose, anche scherzose: se si rendessero pubbliche tutte le nostre battute, le nostre esternazioni dette in famiglia o tra amici, saremmo tutti accusati di essere dei calunniatori.
Voglio invece tornare a parlare di Silvio Berlusconi.
E' proprio così ingenuo e spavaldo?
Pare che ami, negli ultimi tempi, esprimersi in modo...informale.
E' spontaneo? E' sincero?
Arduino Rossi

UCCISA BENAZIR BHUTTO,

Uccisa l'esponente dell'opposizione in Pakistan in un attentato che è costata la vita ad altre 35 persone tra cui anche altri tre leader del Partito del Popolo Pakistano (Ppp), Zumarad Khan, Shert Rehman e Rehman Malik.




Questo è la prova che il potere politico in questi Paesi è sempre in mano a forze e potenze che non hanno scrupoli, sotto accusa è il governo filo occidentale.

Strage in un incidente stradale nel bergamsco, distrutta famiglia

Ubriaco alla guida fa una strage: distrutta una famiglia. Un trentaduenne ha investito una Fiat Punto, a bordo della quale viaggiavano padre, madre e le figlie di 10 e 11 anni. La ragazzina di maggiore età è l'unica sopravvissuta: è ricoverata in gravi condizioni. E' rimasto senza un graffio il conducente del fuoristrada. La tragedia è avvenuta a Grumello del Monte, nel bergamasco.




Bombardamenti turchi nel Kurdistan iracheno

Raid aereo turco in Iraq, bombardamenti contro le postazioni del PKK, ma le posizioni e le dichiarazioni sono diverse: la propaganda da una parte e dall'altra porta a smentite ufficiali e dichiarazioni di vittoria.







sabato 22 dicembre 2007

L'omicidio di Perugia

Per Meredith ci fu un omicidio di gruppo, o così pare dalle indagini
E' giusto chiedersi cosa ci sia dietro a questo assassinio.
Si dice che i ragazzi ripropongano i veri valori dei genitori, senza ipocrisie.
Forse non è così e non è sempre giusto dare la colpa ai padri e alle madri.
Comunque questi tre moventi, sempre più diffusi, stanno soppiantando qualsiasi altro valore, sentimento, interesse: droga, sesso e denaro facile.
E' banale la mia affermazione? E' un po' moralista?
Non credo, gli assassini di Meredith, chiunque essi siano, sono dei giovani che ritenevano di essere onnipotenti: sono a questo punto proprio figli nostri.
Chi non spera in un futuro splendido per i propri ragazzi? Chi non ambisce per loro felicità e denaro in abbondanza?
Ora voglio far notare che i sospettati sono diversi per origine, appartengono a continenti lontani, a realtà differenti: hanno avuto tutti occasioni di successo e grandi opportunità.
Cosa li unisce?
Il desiderio di avere tutto e subito: questo sentimento è tipico dei giovani di tutte le generazioni, ma oggi pare un diritto assoluto, da non rinunciare.
Io dico che il quadro accusatorio, se confermato, dimostra che il ...male ha variegate fonti e non sono sempre quelle sociali, razziali, di usi e costumi: ognuno è libero di scegliere e di agire come preferisce.

Arduino Rossi

La moratoria della pena di morte all'ONU

E' passata la risoluzione, per la moratoria universale delle esecuzioni capitali, al Palazzo di Vetro di New York.
A cosa servirà questa votazione?
Forse a nulla, io sono convinto che sia un risultato simbolico.
Anzi gli Stati favorevoli al lavoro del boia si intestardiranno di più, per orgoglio nazionale, per proseguire in una politiche dure e......punitive.
La lotta contro la pena di morte si conduce con una diplomazia estera coraggiosa: sinceramente non so quanto possa servire una propaganda contraria alla pena di morte, ma nel frattempo non ricevere il Dalai Lama, simbolo della lotta per la libertà in Cina, perché quel governo ha minacciato ripercussioni economiche contro chi ospitava il leader religioso buddista.
La scelta quindi di proporre certe posizioni democratiche non deve avere tentennamenti, non solo agire in alternanza e per motivi di comodità.
E' proprio la politica estera italiana che è debole: pone spesso gli interessi commerciali prima di ogni cosa e alla fine non ottiene vantaggi reali.
La timidezza dell'Italia è storica, dal dopo guerra in poi, in contrapposizione alla linea ...spavalda del Ventennio, gli italiani si sono insinuati e non si sono imposti, come altri Stati Europei a noi vicino.
E' vero che la fragile Italia, con tutti i suoi acciacchi, non può .....pretendere nulla, neppure proporre timidamente qualcosa agli altri Paesi, senza l'appoggio coordinato del resto dell'Europa.

Arduino Rossi

Google Zeitgeist 2007

Google Zeitgeist 2007 indica la classifica delle parola più cliccate su Google dagli italiani.
Sono dieci termini diversi come significato e utilizzo pratico: Beppe Grillo, Youtube, Badoo, Inps, Agenzia delle Entrate, Myspace, Inter, Alitalia, Milan, Superenalotto.
Si nota subito il grande successo del comico genovese, unico personaggio a conquistare un suo spazio personale, in questa lista variegata.
I video di Youtube non stupiscono, sono nel cuore e negli interessi degli italiani, poi abbiamo le pensioni con l'Inps: questa è una sorpresa perché l'età media dei navigatori di Internet è bassa.
Abbiamo, senza stupirci, pure un'Agenzia delle Entrate, che corrisponde a tasse da pagare, con informazioni e scadenze da rispettare.
Abbiamo l'Alitalia, probabilmente per i viaggi turistici e le due squadre di calcio Milan e Inter.
Non c'è molto da sorprendersi quindi: gli interessi degli italiani sono quelli della televisione, c'è sono pure Badoo per presentarsi e farsi conoscere, oltre a Myspace, luogo di curiosità e notizie varie.
Manca la ricerca del mercato finanziario e gli affari, gli italiani non amano troppo i soldi guadagnati con la ragione, ma preferiscono i più facili, ma improbaileida vincere, del Superenalotto.

Arduino Rossi

Disoccupati dopo i 40 anni

Disperati, senza lavoro o con molti debiti decidono di uccidersi e di fare stragi all'americana.
Sinceramente trovarsi da soli, dopo i 30 anni, i 40 anni, i 50 anni senza un posto stabile, con problemi personali con i colleghi, in impieghi che non si amano, con il terrore di perdere il posto, o peggio senza più lavoro e stipendio, se si vuole anche con debiti, può spingere verso l'angoscia chiunque.
Un tempo la gente, figli dei due dopo guerra, sapevano che c'erano anni di abbondanza e anni di carestia, che conveniva risparmiare, per non trovarsi senza nulla, in mezzo a una strada, in modo da poter superare le difficoltà.
Per anni la disoccupazione era un male tipico dei giovani, ma oggi, invece di restare solo tra i ragazzi in cerca del primo impiego stabile, si sta diffondendo tra le persone mature, con figli a carico e difficoltà di vario genere.
Un padre che non sa più cosa fare per mantenere i suoi cari è un uomo perso, di nessun valore, o così crede di essere.
Poi c'è la categoria delle mamme sole, con i figli magari capricciosi e ribelli, che devono sostenere situazioni psicologiche pesanti, in circoli viziosi emotivi che non trovano scampo, perché tutto resta chiuso nelle mura domestiche: forse basterebbe ...staccare la spina, o meglio trovare un periodo di riposo per la donna, permettendo a loro di avere un po' di spazio proprio, dando sfogo ai figli con gruppi di compagni, lontano dalla famiglia, come capitava un tempo.
Invece queste donne e questi uomini depressi, confusi, si sentono assediati dal mondo, che vedono nemico e pronto ad aggredirli: decidono di fare il gesto più assurdo, ma per loro necessario: la loro pazzia li porta a credere di fare del bene, non facendo soffrire moglie e figli.

Arduino Rossi

I giornalisti e i pennivendoli

C'è una categoria protetta, che quasi nessuno ha il coraggio di contrastare, parlar male, sparlare, se si preferisce: è quella dei giornalisti.
Si vede che il 4° potere è ancora inattaccabile e può distruggereuna carriera, qualsiasi essa sia, presentare e capovolgere i fatti.
Per fortuna esiste Internet, che dà spazio ad altre vovi e questo enorme potere, sino a poco tempo fa, ben controllato nelle redazioni dei giornali, delle televisioni e delle radio, si è incrinato: oggi altre voci si alzano edenunciano, parlano, dicono cose vere, false, belle, brutte, stupidi, acute, intelligenti da perfetti dementi.
Dipende da chi scrive, ovviamente e come scrive: questa società a più voci, con un villaggio globale complesso: con i suoi geni e i suoi scemi.
I giornalisti sanno bene che padrone servire, se vogliono fare un po' carriera, saltare i disperati che cercano di entrare in questomondo affascinante, ma pure difficile, molto faticoso, con tanti ...servi della gleba che lavorano per poco o nulla, in attesa di un futuro migliore.
Io spesso li ho chiamati pennivendoli, ovvero giornalistuncoli di poco valore, sempre pronti a vendersi al miglior acquirente.
Non èsempre così, ma non tutti hanno il coraggio, la presunzione, la facciatosta e l'incoscienza di denunciare ...il marcio, sempre, senza timore, rischiando pure fisicamente, ricevendo insulti dai soliti idioti esaltati, dai ragazzini in preda a crisi isteriche, istigati da adulti flliti e vigliacchi.
I giornalisti sono brave persone?
Forse qualcuno tra loro è pure onesto, ma la maggioranza vende la verità per poco o nulla, per querlla carriera tanto faticosa e oggi neppure stiamata eccesivamente.
Arduino Rossi

I notabili e le logge del potere

Più passa il tempo e maggiore pare l'arroganza di personaggi legati a interessi particolari clientelari: si vede che la politica del favore per favore sta premiando sempre più individui che definire loschi è obbligatorio:anni fa costoro si nascondevano, quasi timorosi, della Magistratura, sapendo che qualche giudice onesto li avrebbe colpiti, prima o poi.
Così capitava, ma costoro se la cavavano sempre con un insabbiamento, che li poteva proteggere da situazioni gravi: evitavano il carcere o si limitavano a pochi mesi di reclusione nelle peggiori delle ipotesi.
Così era un tempo, perché c'erano giudici indiscussi e indiscutibili: oggi il potere dei giudici invece è in mano alle decisioni alte e ...politiche.
Possono essere trasferiti? Possono subire ripercussioni?
Sicuramente l'arroganza di certi ...uomini di potere, che assomigliano sempre più a uomini di panza, uomini di importanza: sto parlando del clientelismo e non della mafia, della criminalità organizzata.
Prima di combattere la delinquenza è necessario ostacolare, contrastare tutti i gruppi di potere, quelle situazioni che favoriscono interessi .....particolari, nei sindacati, nelle categorie imprenditoriali, nella gestione della Pubblica Amministrazione.
Oggi vediamo dirigenti pubblici che si atteggiano con quella prepotenza disgustosa che un tempo si era ridotto e limitata, anche legalmente: i politici sono arroganti, i faccendieri poi non anno remore e si vantano,quasi apertamente dei loro metodi per far soldi.
I magistrati troveranno il coraggio di agire quando il Paese sarà ancora con loro, chiedendo e pretendendo giustizia.

Arduino Rossi

Notai eredi dell'anno Mille

I notai, casta potente e antichissima, continuano a imperversare in questa Italia, vecchia e incapace di rinnovarsi: la loro.....genia nacque circa mille anni fa, agli arbori dei liberi comuni: il loro scopo era quello di creare un servizio pubblico, convalidante il debole potere dei comuni, ai privi vagiti.
Nella storia del nostro Paese, contrassegnata da cambiamenti e trasformazioni anche violente dei principati e dei dominatori, divennero un surrogato del potere centrale, spesso assente, lontano o debole.
Ora siamo gli ultimi in Europa ad avere ancora i notai, o meglio a dare così tanto potere a questa casta sempre compatta a difendere i propri interessi.
Quanto ci costa questa ....tradizione medioevale?
Tanto, troppo.
Che si può fare?
Mutare mentalità e pretendere che pure questi signori notai, sempre gente molto ricca, grazie ai loro ...pesanti onorari, ritornino a copiere un semplice lavoro di consulenza, di quasi avvocati civili, restituendo certi potere allo Stato, o se preferite alle agenzie fiscali, per esempio alle Agenzie delle Entrate.
Se non fosse possibile a breve una riforma simile, almeno rimettiamo i potenti notai al ...giudizio del mercato: aumentiamone il numero, dando così autonomia a molti ragazzi di studio, costretti ad anni di attesa, di lavoro in semi schiavitù in attesa di un concorso che non li renderà mai liberi professionisti, perché......
Lasciamo perdere le motivazioni, ma sono le solite dei concorsi nazionali.
E' comunque assurdo un balzello di 1.000 o 2.000 Euro per un mutuo, somme ben più alte per compravendite e altro.
Dobbiamo sempre tacere davanti a queste spese ingiustificate e ingiustificabili?
Un Paese moderno deve rimettere i notai, così concepiti, nei libri storici, come ricordo dei progressi dopo l'anno Mille.

Arduino Rossi

I nuovi disperati e i nostri poveri

C'è la nuova corsa all'assunzione del lavoratore straniero e si è già arrivati a superare quota 200 mila: si parla che si raggiungerà la cifra di 400 mila e oltre.
Perché questo incredibile bisogno di lavoratori dal Terzo Mondo?
E' semplice, perché costano poco e in genere non si lamentano troppo, almeno con il padrone.
Io parlo di padrone e non di datore di lavoro, perché in questo caso il rapporto è proprio tra padrone e servo, con pochi diritti e tanta fatica.
Ora le nostre città sono sempre più piene di stranieri che svolgono servizi mal pagati e per di più ci sono problemi di integrazione, chiamiamoli così: abbiamo scontri e odi profondi che crescono tra etnie lontane o addirittura in guerra antica tra loro.
Tra questa massa poi c'è pure una presenza forte di non adattati e adattabili: questi confluiranno nella folla dei delinquenti.
Ora ad aprire la porta di questa nuova carica di disperati sono proprio i sindacati, le associazioni che si propongono , ufficialmente, di difendere i lavoratori.
Le leggi del mercato danno così maggiore spazio a questi ultimi arrivati, perché con meno diritti, perché disposti a far qualsiasi lavoro, perché disperati ed affamati.
I nostri disoccupati si dovranno mettersi in coda.
Come viene chiamata questa operazione?
Non crumiraggio, nel senso storico del termine e non come insulto: un tempo si assumeva gente delle montagne o della campagna, per tenere bassi i salari, specialmente durante le lotte sindacali.
Questa folla di fuggitivi dalla miseria dei loro Paesi la chiamano....risorsa per l'Italia.
La guerra tra poveri non ci sarà?
Certamente, avremo violenza e asti profondi, ma non riguarda i sindacalisti, i giornalisti, sempre ben raccomandati in genere, i funzionari di alto livello, super prezzolati.
Io resto sempre del parere che questo è solo uno sporco gioco per indebolire i ceti meno abbienti nazionali, favorire scontri...etnici nel nostro Paese e poi ingrassare una cultura, chiamatela come vi pare, di destra o di sinistra, ma certamente repressiva.
E' una cultura stalinista o fascista?
Non so da quale gruppo politico partirà la caccia allo straniero non...integrato, ma ci sarà, prima o poi: tutto porta a un futuro infausto e violento.
Comunque ringrazio sempre chi ci governa e i rappresentanti sindacali per tutto questo.

Arduino Rossi

lunedì 17 dicembre 2007

Beppe Grillo, italiani, Internet, la classe politica

Non è solo la politica che fa infuriare e delude sempre più gli italiani, c'è un mondo falso e assurdo che da anni pretende di mentire, alza la voce e vuole comandare, negando l'evidenza.
Il ridicolo lo si trova sulla carta stampata, nel mondo sindacale, pure nei commenti degli esperti: così un comico in disgrazia presso le emittenti televisive si alzato e ha imposto, semplicemente denunciando da comico, le malefatte, le contraddizioni, le bugie demenziali, di chi ha il potere, spesso una frazione microscopica di potere, ma se lo tiene ben stretto.
Beppe Grillo è solo un comico, ma si permette di denunciare, deridere, umiliare i signori della politica italica.
Pare inoltre che molti politici nazionali sappiano cosa sia Internet, basta notare la legge proposta per imbavagliare i blog: solo uno che non ha passato neppure 5 minuti di navigazione su Internet poteva proporre una leggina così ridicola.
Infatti i blog si aprono e si chiudono in pochi minuti, sono spesso gestiti da società straniere, che se ne infischiano, spesso non lo sanno neppure, chi e da dove si sta aprendo il blog.
Può essere un italiano, uno che non ha la cittadinanza italiana, ma ha solo origine italiana oppure uno che conosce la lingua italiana.
La legge sull'editoria dovrebbe colpire solo i cittadini italiani, ma non si vede come sia possibile controllare i dati sulla cittadinanza.
Chi lo farebbe? Le società che gestiscono i blog, in particolare quelle estere, daranno informazioni alla burocrazia italiana?
La pubblicità italiana dei blog, fonte di guadagni non indifferenti, andrebbe a questo punto tutta all'estero, o quasi, mentre tutti i blogger si trasferirebbero, virtualmente fuori dall'Italia.
Da questo fatto si capisce che ci governa sia lontano decenni dalla realtà attuale e questo deve preoccupare non poco,noi poveri italiani.
Arduino Rossi

sabato 15 dicembre 2007

Il New York Times e la povera Italia

L'Italia sta diventando un Paese di vecchi e per di più depressi?
La prima risposta da dare è proprio nel grande macigno demenziale e schizofrenico che ci sta sopra le teste: gli incartamenti ammucchiati a tonnellate, costosi e inutili, che costituiscono, almeno per il 90%, qualcosa di insensato, simbolo di uno Stato burocratizzato, senza scopo pratico se non quello di infastidire i cittadini.
Come per i Mandarini cinesi, signori feudali e con funzioni amministrative, il potere che viene dagli uffici pubblici è spesso senza scopo, fine a se stesso.
Purtroppo conosco bene questa realtà e ancora oggi, dopo anni e anni, non finisce di stupirmi: il dramma sta nel fatto che stanno sorgendo nuove generazioni di burosauri.
Quando avevo vent'anni ero certo che si sarebbero estinti, invece scopro, con angoscia, che la razza dei cacciatori di cavilli legali, di inghippi pretestuosi, che provano quanto un funzionario è valido quanto più è inutilmente puntiglioso, continuano a proliferare come una malattia contagiosa.
Non si capisce se è la classe politica che ha generato tali....mostri, o i nostri "non morti", che si aggirano in uffici polverosi, siano loro ad allungare la vita ai politicanti, che meriterebbero di ...tornare a casa, solo per come stanno trattando l'Italia.
Dietro e probabilmente a sostegno di tutto ciò, c'è una stirpe di imprenditori rassegnati, vittime e complici, per ottenere favori, per non pagare tasse, in questa confusione generale, ma certamente non disposta a confrontarsi ad armi pari con i concorrenti interni.

Arduino Rossi

Le assassine della suora di Chiavenna

Sta uscendo dal carcere l'ultima ragazza che uccise, con due amiche, una suora a chiavenna, in provincia di Sondrio.
Uccisero perché ....
Non si sa esattamente il perché, pare che ci fosse un movente satanico: le tre fanciulle ribelli erano simpatizzanti di qualche balordo gruppo di satanisti e commisero l'omicidio come fosse un rito sacrificale, iniziatico.
La colpa della suora era quella di essere troppo buona, disponibile, pronta ad aiutare chi era in difficoltà, specialmente i giovani del mondo della tossicodipendenza.
Era troppo brava, inattaccabile, neppure....dai cronisti d'assalto: non aveva doppi fini, ne vizi sessuali, ne manie losche ed era da eliminare.
Era l'agnello sacrificale da presentare a Satana.
Quale diavolo vuole questo?
Io non lo vedo con le corna, brutto e tutto rosso, ridacchiante: ridere spesso ride, ma non è questo il problema.
Il diavolo di cui parlo è figlio di atteggiamenti culturali e comportamenti molto diffusi.
Di cosa parlo?
Della mentalità che vede sempre l'interesse dietro ogni atto, che confonde il giorno con la notte e la notte con il giorno, che difende il corrotto, anzi i corrotti di ogni specie e genere, ponendo tutto allo stesso livello, basso e maligno.

Arduino Rossi

Lo sciopero degli autotrasportatori

Un Paese può essere messo in ginocchio da una minoranza violenta? A quanto pare sembra proprio di sì: chi blocca le strade vince ed ottiene. Ora, per pretendere qualcosa bisogna scendere in piazza e urlare, se non basta usare i bastoni e i manganelli, fermare i treni e bloccare le strade. Questo è un discorso generale e generico, che però nasconde un tranello: il metodo usato in apparenza è morbido. Si imposta pure la tecnica di proporre, imporre, facilitare e non cambiar nulla, ma di mutar tutto, in una lentezza incredibile, decennale. Io non desidero i metodi di altri Stati, spesso duri e pure repressivi verso tutte le illegalità, ma in questo caso non si può solo disapprovare e arrendersi. Il sistema dei trasporti deve essere rinnovato e non si può più permettere che quasi tutto sia su gomma: rendere meno vincolante e potente questa categoria, come molte altre, è una necessità L'Italia è ancora la nazione delle corporazioni di stampo Medioevale ed è ora che più nessuno ricatti la maggioranza dei cittadini. Non è una guerra contro una categoria di lavoratori: sarebbe una politica sbagliata e disastrosa. Posso fare una proposta semplice? Chi ha commesso dei reati paghi per ciò che ha fatto e basta. Arduino Rossi

Kosovo, Russia e la debole Europa


Prevedere guai per quella regione e da quella terra martoriata è fin troppo facile.
Invece bisogna far notare l'ambiguità della politica estera europea, che si muove con strategie differenti e linee anche un po' demagogiche: il rischio di un rinascente nazionalismo slavo, che avrebbe la componente religiosa per la sua componente con la fede Ortodossa, legata ai Patriarchi locali e nazionali, è spesso sottovalutato.
Arduino Rossi

mercoledì 12 dicembre 2007

La sinistra arcobaleno

La sinistra arcobaleno, pur avendo come prevalenza al suo interno la falce e il martello, ha rinunciato ai suoi simboli storici e un po' scomodi, prendendo appunto la bandiera arcobaleno come emblema.
I motivi sono soliti: in questa epoca il comunismo, o il suo richiamo ideale, è sempre meno popolare, dopo la fine dell'Unione Sovietica e la scoperta dei crimini di quel regime: per aver qualche voto in più è meglio nascondere simboli improponibili.
Cosa vogliono gli esponenti della nuova sinistra?
Toccano argomenti delicati e complessi. l'ambiente, gli esclusi e gli emarginati, per diversi motivi, dalla nostra società, aggiungendo il precariato e le morti sul lavoro.
Inoltre c'è la questione del salario, delle pensioni, degli extracomunitari.
In pratica tutte le emergenti nazionali e planetarie sono trattate con passione da questa formazione politica.
Per questo motivo bisogna riconoscere il merito di essere gli unici ad aver capito quali siano le priorità di questo inizio millennio.
Sanno dare delle risposte, delle soluzioni?
A dire il vero è proprio qui che la faccenda si fa complessa: non si capisce bene che analisi stia alle loro spalle, che pensiero utilizzino per comprendere la realtà: il marxismo ormai non può essere più utilizzato, vecchio di quasi due secoli.
C'è del terzomondismo, dell'ecologismo, questo d'importazione, con pure un pizzico di spirito liberal, all'americana, per la lotta dei diritti umani.
Arduino Rossi

I cristiani ...in croce

E' incorso un attacco ai valori cristiani?
Questo argomento è stato già trattato più volte, ma è giusto riproporlo: i principi basilari del messaggio evangelico, che si può vedere incarnato nella persona di San Francesco, contrastano fortemente con i valori dominanti e prevalicanti di questi anni.
Il Cristianesimo ci fa apprezzare la povertà, concepita come essenzialità, la semplicità vista come mancanza di esibizionismo, il lavoro nascosto e umile, la disponibilità verso tutti, ricchi o poveri, ultimi o persone importanti.
Tutto questo è considerato una follia dalla genti: la croce è sempre una pazzia e scaldalo per molti.
Eppure nel messaggio di Cristo ci sono risposte che possono dare chiarimenti esistenziali, fondamentali: potrebbero dare senso alle esistenze e dire perché esistiamo.
Questo vivere e sofrire verrebbero visti sotto un'altra luce: quella che rende tutto più bello e sereno.
Non c'è follia più grande di ciò, ma ne vale la pena, il rischio.
Se si rispolvera quindi l'immagine di Cristo, se si vuole con l'aiuto di un suo grande imitatore come San Francesco, si può ritrovare l'amore per la natura, per la bellezza e per ...il prossimo, operazione veramente complessa: per questa difficile decisione di amare chi ci è vicino non ci rimane che chiedere aiuto a Lui, in persona, a Dio.
La specie umana è veramente colma di difetti, chiamiamoli così e di errori, se non di orrori: se si sa superare ciò tutto andrà per il meglio.

Arduino Rossi

Montezemolo e gli statali

Tra le belle parole di pace del Presidente della Confindustria c'è pure un attacco all'assenteismo del Pubblico impiego:
''L'assenteismo non è diverso dall'evasione fiscale: si incassa uno stipendio non guadagnato a scapito dei lavoratori onesti, per questo chiedo al sindacato di mettersi al nostro fianco in questa battaglia."
Le cifre sono pesanti: i dipendenti pubblici sono assenti dal lavoro il 30% in più dei loro colleghi privati.
Queste assenze costano al PIL nazionale un bel 1%: è quasi una finanziaria.
A questo punto, prima di accusare un'intera categoria di lavoratori, bisogna fare alcuni chiarimenti: per anni, grazie al sistema del voto di scambio, si è donato impieghi e non vere funzioni lavorative utili, a persone che nella vita avrebbero forse fatto belle carriere o forse sarebbero finiti sul lastrico.
Certamente il posto fisso e sicuro dava certezze: proteggeva...... molte specie in via di estinzione, non ultime proprio quei gruppi di potere economici che temevano, più di ogni altra cosa, i cambiamenti.
La FIAT, con la sua amministrazione e i suoi interessi nazionali, dove stava all'epoca della lottizzazione dei posti pubblici?
Quali sono i ceti che si spaventano davanti ai mutamenti?
Il liberismo è bello in teoria, ma può essere doloroso.
Gli statali sono stati per decenni l'ossatura conservatrice dell'Italia e su questa gente si sono imposte politiche che premiavano interessi industriali patriottici prima e nazionali poi, prima e dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Oggi questi ...poveri statali non servono più?
E' giunta l'ora di sostituirli con moderne società gestite da privati?
Costerebbero di meno e darebbero buoni servizi, così si dice.
Arduino Rossi

I nazisti di fatto e nelle chiacchiere


Support independent publishing: buy this book on Lulu.





LINK-UTILI
A Treviso il solito leghista ha detto qualcosa che non doveva affermare: usare i mezzi delle SS naziste contro gli extramunitari.
C'è stato il solito puttiferio e in parte il signore in questione ha ritrattato la sua brutta battuta.
In molti invece, a bassa voce, ma non troppo, hanno assecondato questa orrenda affermazione: è un fatto ormai assodato, diffuso tra la gente, nei ceti più deboli, l'ostilità e la diffidenza crescente verso gli ultimi arrivati
Condanniamo chi ha parlato in questo modo, ma stiamo attenti a non trasformare in martire uno che ha detto un'enormità, una grandissima stupidaggine.
Le esternezioni ormai non interessano a quasi nessuno, tranne i fedelissimi e i militanti, che rappresentano una minoranza insignificante della popolazione: non ci sono più le avanguardie di Lenin e oggi pure lui è solo una scomoda mummia.
Invece di enfatizzare commenti su sciocchezze incredibili sarebbe meglio stare attenti a pericolosi movimenti sotterranei tra la gente.
In provincia di Bergamo si era formata una banda di uomini delle forze dell'ordine e di civili, dediti a spedizioni punitive contro la malavita straniera.
In questo caso sono stati bloccati i presunti responsabili, ma nella popolazione locale l'omertà era grande e ha permesso a queste persone di agire impunemente per lungo tempo.
Questo fatto dovrebbe preoccupare di più della frase detta in un momento di rabbia.
In futuro si potrebbero formare degli squadroni della morte, come in America Latina?
Troverebbero la complicità delle istituzioni e il silenzio delle popolazioni?
Il rischio di una giustizia fai da te, spicciola e ...nazista c'è: bisogna vigilare, ma soprattutto dare risposte, non retoriche.
In una situazione di illegalità generale, di giudici sempre meno indipendenti, un quadro nefasto di semi-dittatura, con pulizie etniche in azione, potrebbe realizzzarsi in situazioni di grave emergenza dell'ordine pubblico.
Solo la certezza del diritto ci potrà salvare, tutto il resto sono chiacchiere.

Arduino Rossi

Lo sciopero generale dell'avvenire

Ci sarà lo sciopero generale?
Non credo, anzi, sicuramente si arriverà a un accordo......soddisfacente prima dello scoccare dell'ora decisiva, prima dello sciopero, che potrebbe veramente far cadere il governo Prodi, ma dubito che i sindacati abbiano interesse a far ruzzolare la maggioranza di centro sinistra.
E' interessante notare che il Paese si divide ancora in due fronti sociali: da una parte i lavoratori dipendenti, veramente tartassati da destra e da sinistra, dall'altra i lavoratori autonomi, da sempre accusati di essere degli evasori.
In verità lo scontro è sempre più sui così detti....privilegi: in genere, tranne per alcune categorie che non elencherò, si tratta di gente che lotta se non per sopravvivere, per difendere un benessere minimo ed accettabile.
Di lusso tra i lavoratori non c'è proprio: chi guadagna di più lo deve barattare con il rischio, con l'incertezza e spesso con l'insicurezza personale, come per molti negozianti, gestori di pompe di carburante.
Tutti i lavoratori hanno le loro croci, o quasi tutti: ci sono pochi soldi, c'è scarsa soddisfazioni, si sono molti fastidi e tanta stanchezza.
Ora la guerra tra poveri o quasi continua, mentre il reddito da lavoro è passato, negli ultimi 30 anni, dal 60% sul PIL al 40% sul PIL nazionale, invece è cresciuto la percentuale di ricchezza da reddito da capitale.

Arduino Rossi

sabato 8 dicembre 2007

Repubblica e la Chiesa Cattolica


Support independent publishing: buy this book on Lulu.





LINK-UTILI


Arduino Rossi


Cantava Giorgio Gaber: "Quando ero piccolo non stavo mica bene...."
Era la derisione di certi atteggiamenti giovanili, di rivolta, che poi si.... normalizzano con l'età.
Pure io cantavo qualche canzone da rivoltoso, attorno ai vent'anni e parafrasavo una vecchio canto anarchica: "Repubblica borghese, un dì ne avrai vergogna...."
Di che Repubblica parlavo?
Era "La Repubblica", ovviamente: il fuoco della rivolta giovanile e il bisogno di chiarezza e onestà mi spingevano a non amare il neonato quotidiano, che non mi piaceva.
Litigavo con i lettori accaniti, con quelli che si vantavano di avere sotto braccio il ...valoroso quotidiano e io li denigravo, preso dal furore giovanile, con il nomignolo di "repubblichini".
Il tempo è passato e quel furore lo dovetti ...ringoiare tutto, ma l'antipatia per il quotidiano romano mi rimase.
Maturai pure il mio pensiero, ma conservai dubbi atroci nei confronti di "La Repubblica".
Quanto di ....puro e lindo c'è nel primo quotidiano nazionale, quello di centro sinistra, quello un po' progressista, rivolto all'Europa?
Ora lo trovo impegnato nella guerra contro la Chiesa Cattolica, che un tempo combattevo.
Mi guardo in giro, vedo solo cattolici a distribuire cibo e vestiti ai bisognosi, ai senza tetto, vedo l'integrazione negli oratori, quelli che verrebbero tassati se le proposte di "La Repubblica" passassero.
Pure i ricoveri per anziani funzionanti sono gestiti da ordini religiosi, abbiamo ottimi ospedali, come quello di San Giovanni Rotondo, si dice il migliore del Sud Italia.
Non scorgo solo cose buone, ma anche criticabili, però i frutti in genere sono ottimi.
Questa Repubblica borghese cosa vuole?
Posso ipotizzare risposte, i repubblichini sono di ceto medio e non mandano i loro figli negli oratori: oggi ci vanno quelli di ceto medio basso e i figli degli extracomunitari, gli altri, quelli di sinistra, ma non troppo, non se ne importano dei barboni, dei lavavetri.
Sono tolleranti, ma non troppo: lo sono in teoria, ma non sotto casa loro.
Mi dispiace dirlo, ma io non amo i "repubblichini", come non li amavo allora: non credo nella loro buona fede.
Vorrebbero tagliare i soldi alla Chiesa, denaro che finisce in gran parte in opere sociali, pagate oltretutto dallo Stato italiano veramente poco, per avere qualche vantaggio in più.
Non mi voglio censurare questa volta e dirò tutto ciò che penso, sperando che qualche giornale abbia il coraggio di pubblicare la mia lettera.
Perché non si attaccano i dirigenti pubblici, quelli che hanno ridotto il sistema pubblico italiano in queste condizioni vergognose: se fossimo nel privato sarebbero stati licenziati in massa.
Questi signori continuano a costarci tantissimo: ci sono poi moltissimi sprechi nel parastato, nei comuni, con tantissimi ladrocini sotto gli occhi di tutti e nessuno interviene.
Perché "La Repubblica" borghese non attacca, con coraggio e onestà queste schifezze?
Non mi risulta che da questi denari spesi escano servizi per gli anziani, né centri sportivi per tutti, né mense per i mendicanti.
Mi dispiace, ma mi torna la voglia di cantare: "Repubblica borghese un dì ne avrai vergogna...."

I soldi della mafia

Support independent publishing: buy this book on Lulu.





LINK-UTILI


Arduino Rossi
90 miliardi d’euro per le cosche mafiose sono troppi: è un fatturato enorme, degno da una multinazionale di primo piano, a livello mondiale.
La mafia, la camorra, la ndrangheta, la sacra corona unita sono organizzazioni frammentate al loro interno e spesso in guerra, quindi, per nostra fortuna, non si tratta di una sola grande associazione a delinquere: con il suo immenso potere finanziario schiaccerebbe il Paese e lo dominerebbe totalmente.
Quali sono i complici di questo potente sistema criminale?
Ci sono politici coinvolti e quali sono?
Molte aziende, grandi o piccole, trattano affari con questa malavita?
Le risposte sono ovvie: costoro agiscono per interesse, per paura, per una complicità “necessaria”.
Invece una domanda è poco considerata.
Come si può agire per sconfiggere la criminalità organizzata?
Si propone sempre più poteri alla magistratura, più forza alla polizia: io sono convinto che contro potenze economiche così grandi non si possa fare molto.
La guerra contro la mafia la si deve combattere su due livelli: il primo è quello culturale, ovvero ostacolare tutti quegli atteggiamenti para mafiosi, come le raccomandazioni, i favoritismi corporativi.
Il secondo livello è quello dei sequestro dei beni mafiosi: è qui che si combatte la vera guerra, ma deve essere condotta su scala internazionale, perché non si può permettere a queste organizzazioni di trovare “paradisi” dove depositare il proprio tesoro.
In questo caso è la politica, la diplomazia, che può fare miracoli.